XXX. Identità svelate.

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Esco dall'ascensore, lasciandovi dentro un pezzo del mio cuore ma serbando un ricordo che non cancellerei mai.

I miei occhi vengono leggermente abbagliati dalla luce al neon, ma poi si abituano, individuando la figura di Manuel appoggiata a una McLaren arancione e nera.

-Hai un programma per riconoscimento targhe?-domando subito, senza nemmeno salutare.

Lui mi guarda smarrito, da qualche metro di distanza e io infilo le mani in tasca, a disagio. -Si, perchè?-.

-Ne ho bisogno, prestamelo per qualche minuto. Per favore- chiedo cortesemente, mentre sento le porte dell'ascensore chiudersi e la presenza del russo alla mia sinistra.

Manuel annuisce, alzandosi dal cofano della McLaren e viene verso la Centenario, parcheggiata alla mia destra. Ne apre lo sportello, tirando fuori un portatile grigio scuro e me lo porge, scrutandomi in volto con i suoi occhi verdi.

Lo acciuffo e lo poggio sul tettuccio della Lamborghini, aprendolo. Individuo il programma sulla home page, vi clicco sopra e digito velocemente la targa della BMW M3.

-Bingo...-sussurro, osservando le diciture comparire sotto i miei occhi.

- Come fai a sapere la targa a memoria?- si intromette Manuel, curioso di sapere.

Mi volto verso di lui, affiancato da Ilyà e gli faccio un breve resoconto dell'accaduto in strada. Alla fine lui mi guarda perplesso, come se stessi delirando.

-Sei sicura di ciò che stai dicendo?- domanda, incrociando le braccia al petto, sempre più incuriosito .

Gli lancio un'occhiataccia, riportando lo sguardo sullo schermo. -Non sono cieca fino a questo punto. So quel che vedo-.

-Non ce lo assicura nessuno... Dato che porti gli occhiali- ribatte, facendo una smorfia.

Blocco le dita sui tasti, irrigidendo i miei muscoli e altamente irritata.

-Ho detto: so quel che leggo.- scandisco bene le parole, stingendo i denti e socchiudendo gli occhi.

-Cosa è? Anche tu sei nella fase ciclata? E poi ti lamenti di me... Tsè.- ribatte lui, deridendomi.

Faccio un piccolo sorrisetto ironico, lanciandogli una breve occhiata. -Attento a ciò che dici, Manuel. Non tutte le ragazze sono rose e fiori.-

Il ragazzo rimane sbigottito, da tanta schiettezza e deglutisce sonoramente, a disagio. Riporto lo sguardo sulla schermata bianca e nera, sperando che nessun'altro abbia intenzione di disturbarmi.

Leggo attentamente le diciture che sono comparse, dopo aver riportato la targa in un riquadretto.

-Nicolò Castelli, ventisette anni, nato a Bologna. Il padre è morto in seguito ad un'incidenza stradale, a Cuba: guida in stato di ebrezza. Della madre non vi sono notizie dettagliate, purtroppo...Eppure qui vi è scritto che, dopo aver dato alla luce il bambino, sia scomparsa dalla circolazione, forse scappando in Gran Bretagna. Nicolò è cresciuto con una famiglia adottiva, agiata e composta solo da pochi membri... Guida una BMW M3 bianco ghiaccio, chiaramente modificata, che usa per corse clandestine in tutte le città del mondo... Vi sono delle segnalazioni, provenienti dagli autovelox autostradali... È stato dentro il carcere di San Diego per 5 anni; spaccio di droga. Attualmente è un membro del circolo degli Scorpions, un giro di piloti clandestini... I quali fanno... O mio Dio! Gare tra i ghiacciai del Canada! Ma siamo seri?!- sbotto, chiudendo di scatto lo schermo del computer.

-Ma è da folli!- continuo, agitando le mani in aria-Ma questi qui nel cervello hanno in mente solo il suicidio? O hanno una particolare propensione nel voler morire ibernati, dentro le acque Polari?-.

L'Incantatrice - Fino alla fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora