-Manuel, dato che io e tuo padre non accettiamo la tua presenza in giri loschi, abbiamo deciso di toglierti l'appartamento e chiuderti il conto.-
-Mamma! Ma cosa dici!- sbraita l'altro, stritolandomi la mano dalla rabbia. –Dove starò?-
-Immagino che tu guadagni abbastanza per poterti mantenere da solo. Francesco tornerà a casa da noi e tu dovrai riconsegnare la Lamborghini a tuo padre.- conclude Ginevra, impassibile.
-Ma se tutto ciò che guadagno lo do a voi!- esclama Manuel, rosso in volto. La madre fa spallucce, tornando con lo sguardo sul tablet.
-Starai da me...- sussurro, attirando la sua attenzione e quella del padre, che sembra stordito dalle parole della moglie. –Potrei lasciarti il mio posto in camera, e andrò a dormire con Alyssa. Ti toccherà dividere il letto con il mio fratellastro, ma è il massimo che posso fare affinché tu stia comodo.-
-Anna... non sei costretta.- ribatte, evitando il mio sguardo, imbarazzato.
Scuoto la testa, rifiutandomi categoricamente. –Non ti lascerò per strada e non dormirai sul pavimento, né tantomeno su quel divano scomodissimo. Farò qualche gara in più per racimolare qualche somma da poterti dare, o posso darti l'Audi... hai l'imbarazzo della scelta. Ma non la 911, lo sai.-
-Non voglio essere in debito con te.-
-Consideralo un ringraziamento per avermi fatto guidare la Centenario.- Gli strizzo l'occhio, per tranquillizzarlo. –Attento a Jordan però, abbraccia tutto ciò che gli capita a tiro la notte e il tuo risveglio potrebbe non essere dei migliori.-
-Anna... non ci sarà bisogno.- ribatte, sorridendomi furbamente. -È uno scherzo.-
Inclino di poco la testa sulla sinistra, aggrottando le sopracciglia e spalanco la bocca, a corto di parole. Quando finisco di elaborare ciò che mi è stato detto – un minuto buono dopo -, acciuffo il tovagliolo e lo tiro sulla sua faccia divertita.
-Se non ci fossero i tuoi genitori, ti prenderei a calci in culo seduta stante.- sibilo tra i denti, vicino al suo orecchio in modo che Ginevra e Desmond non mi sentano.
-Cara.- mi richiama Ginevra, dolcemente. –Sono spiacente per le brutte parole e occhiatacce che ti ho rivolto, ma io e mio marito dovevamo accertarci che il tuo interesse nei suoi confronti non sia dovuto solo ai soldi.-
-Hai dato prova di essere una persona onesta, che non si fa intimidire da una madre ciclata.- ammette Desmond, usando parole gioviali. –Sappiamo chi sei, conosciamo i Black ma volevamo essere sicuri lo stesso.-
-Manuel ci aveva detto che eri una brava ragazza, e adesso ne abbiamo avuto prova.- conclude Ginevra, porgendomi una mano in simbolo di pace.
Scuoto la testa, ridacchiando ma ricambio la stretta con la mano libera; l'altra è ancora stretta a quella di Manuel, che non accenna a mollare l'osso. –Vi giuro che mi stavo per sentire male... non riuscivo a credere che stavate buttando fuori di casa vostro figlio, togliendogli la cosa che ama più di se stesso: la Centenario.-
Desmond sorride dispiaciuto, mentre arrivano una schiera di maître con i nostri piatti. Il primo piatto che Manuel ha scelto per me sono degli spaghetti con calamari e gamberetti.
Assottiglio lo sguardo sulla porzione, scuotendo la testa meravigliata. –Chi ti ha detto che è il mio piatto preferito?-
-Alyssa mi ha dato qualche dritta.- ammette il bruno, senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi.
-E quando?-
-Durante la gara di ieri sera... mi ha detto un paio di cosucce su di te che ci sono da sapere per non farti diventare irascibile.- Si trattiene dal ridere, fintanto che continuo a guardarlo stupita.
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L'Incantatrice - Fino alla fine
Action{COMPLETO/IN REVISIONE} Tutto può accadere, come un fulmine a ciel sereno. Trovare ragazze con la passione per le auto, è raro. Trovarne con l'adrenalina che scorre nelle vene quando tiene una Porsche a duecento chilometri orari in autostrada, lo è...