XXXI. Cuore innamorato e ossa frantumate.

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"Se gli occhi potessi uccidere... A quest'ora sarei polverizzata..."

Ridacchio sotto i baffi, mentre mi accomodo sul sedile di pelle ancora sotto lo sguardo di fuoco del russo. So che facendo così sembro una perfetta stronza, ma non posso farne a meno; mi ha ferito profondamente il suo comportamento menefreghista. Non può comportarsi come se non fosse successo nulla.

Eppure continuo a chiedermi... A domandarmi... Chi sia stata la persona, o l'evento, che ha cambiato il suo essere, ma anche solo in parte. Non riesco a darmi una valida motivazione per il suo comportamento così astioso...

-Andiamo o no?- mi sprona Manuel, tirando la manica della felpa nera che ho messo questa mattina.

-Si si, tranquillo che il pranzo non scappa- lo tranquillizzo, accedendo il motore della Lamborghini che si diffonde prominente in tutto l'abitacolo.

-Sai com'è.- incomincia, facendo spallucce-Noi ragazzine ciclate mangiamo in continuazione-.

Scuoto la testa, ingranando la prima e pigio l'acceleratore dirigendomi verso la porta nascosta. -Stai zitto, che è meglio-.

Manuel incrocia le braccia al petto, mettendo il broncio e sbuffa sonoramente, come un bambino piccolo. -Sei cattiva-.

-Ne sono consapevole- concludo, piazzando la Centenario davanti l'ingresso. Fisso il muro bianco perplessa, come se aspettassi un segno del cielo e si aprisse da sola, per magia.

-Uhm... Devo pronunciare "Apriti sesamo" o "Abracadabra" affichè si apra? No sai, perchè non voglio rimanere a fissare questo muro per il resto della giornata- constato, poggiando il capo sullo sterzo con fare sconfitto.

-Francesco fa sesso con il cane- dice Manuel, lasciandomi perplessa.

Aggrotto le sopracciglia, voltando il capo nella sua direzione. -Non mi interessa sapere della sua vita sessuale, nè tanto meno i dettagli. Voglio solo che apri questo maledetto passaggio-.

-Francesco fa sesso con il cane- ripete lui, convinto.

-Oh, ma insomma! Cosa è? Uno slogan?- sbotto io, guardandolo con gli occhi spalancati.

-No, è la password- rivela infine lui, ridacchiando.

Scuoto il capo, allibita. -Mi stai prendendo in giro, vero?-.

Manuel cerca di trattenere le risate, mentre mi fa cenno di negazione con la testa. -Se pigi il bottone giallo sulla parete, si attiva un comando vocale. Riconosce solo le voci registrate da me attraverso un'app, inoltre devi sapere la password.-

Alzo le mani in aria, facendo una smorfia e poi, senza dilungarmi, apro la portiera, raggiungendo il muro di fronte. Individuo il piccolo bottoncino e vi applico pressione, facendo scattare una breve suoneria.

-Password n 1, uscita cortile. Identificarsi- dice una voce metallica.

-Anna Black. Francesco fa sesso con il cane...- sussurro, come se stessi rivelando un segreto di Stato.

-Ragazza scorbutica: voce riconosciuta. Permesso accordato- conclude la voce.

Lancio un'occhiataccia al bottone, anche se sono perfettamente cosciente che è un robot. -Scorbutica lo dici al tuo software, tizia antipatica-.

-Parla per te- ribatte la voce, piatta.

Strabuzzo gli occhi, maledicendo la mia boccaccia ma rimango stupita dal fatto che la voce mi abbia risposto. -Ma... Tu sei viv...a?-.

L'Incantatrice - Fino alla fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora