Mi blocco sul posto, tentennando sulla risposta da dare ma opto per ripagarlo con la stessa moneta. -E tu?-
-Ho chiesto prima io.- ribatte, ghignando.
Alzo gli occhi al cielo, però rispondo ugualmente. -Io credo che... cioè, non ti conosco quasi per niente. Non posso giudicare una persona senza conoscerla. È vero, mi sono lasciata da nemmeno un mese e ho bisogno di tempo per elaborare il tutto, ma credo che conoscerci non possa far male a nessuno dei due. Se poi vediamo che siamo incompatibili... Amen... Ce ne faremo una ragione e rimarremo amici. Ma non voglio correre.-
Si pronuncia in un'espressione stupita, arrossendo visibilmente. Trattengo un sorrisetto, infilando le mani in tasca a disagio. Non sono mai stata mai coraggiosa nell'affrontare i miei sentimenti e ho intenzione di cambiare, di prendere ciò che di buono la vita mi pone davanti. La vita è troppo breve per non essere affrontata.
Il ricordo di Giammarco è ancora impresso nella mia mente, e dubito che lo metabolizzerò facilmente, ma devo andare avanti, altrimenti mi richiuderò in me stessa. E ciò non porterebbe a nulla di buono.
-Sono sorpreso.- ammette Manuel, sostenendosi con un mano sul cofano della 911. -Credo che... possiamo provare. Non sono il ragazzo più adatto se vuoi vivere una vita serena, senza pensieri. Anna, io faccio parte della Piramide da anni, e a causa di Brian mi sono fatto molti nemici che un giorno potrei trovarmi davanti alla porta di casa.-
Faccio spallucce, senza dare particolare peso alle sue parole. -E ci sarò io che li stenderò con un pugno ben assestato. È il bello di avere un'amica pugile. Ho capito che non potrei mai avere una vita semplice, come una normale ragazza i cui unici problemi sono i compiti in classe e il primo amore. Sono più invischiata in questa faccenda di quanto possa immaginare. So che ogni giorno ci sarà sempre qualcosa di nuovo. Ed ecco perché ti avviso che anche io ho degli scheletri nell'armadio di cui non vado fiera, e vivo perennemente con il timore che possano ripresentarsi.-
-Gli scheletri sono di persone morte, che non esistono più.- Si avvicina a me, poggiando le mani sulle mie spalle. -Sei nuova, è vero. Ma sei abbastanza cazzuta da farti rispettare.-
Mi osserva attentamente, tacendo come se volesse trovare tracce di rimorso in ciò che ho detto ma si rende ben presto conto che sono sincera e mi abbraccia forte, stringendomi al suo petto. Arrossisco violentemente, alzando le braccia per ricambiare ma tentenno; non sono abituata ad abbracciare le persone al di fuori di Giulio e Giammarco.
-Ti dimostrerò che non sono come loro.- sussurra al mio orecchio, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lascia un bacio poco sotto di esso.
Rabbrividisco, spintonandolo all'indietro giocosamente. -Staremo a vedere, Mr Convinto.-
Fa un occhiolino, ricambiato da un'occhiataccia che lo fa scoppiare a ridere. -Io Mr Convinto? Parla quella "dalle mani svelte."-
Gli lancio l'ennesima occhiataccia, trattenendo un sorriso mal celato. -Adesso andiamo, è tardi. Voglio tornare a casa il prima possibile.-
Annuisce, accarezzandomi una guancia con le sue dita affusolate ma forti. -Fai attenzione, Anna, ti sei immischiata in una gara che va oltre le tue competenze.-
-Mi hanno tolto il gesso senza che io gli svenissi davanti, posso sopravvivere ad un'autostrada.- cerco di ironizzare, con una punta di ansia a causa del suo sguardo eccessivamente preoccupato.
Scuote la testa. -Un punto della strada è crollato, An. Dovrai correre forte per non finirci dentro e annegare nel fiume sottostante. È definita "vecchia autostrada" proprio per questo. In seguito al crollo di alcune parti della strada è stata chiusa. Maxi è un esperto in questo genere di tracciati perché si allena costantemente, ma tu... tu sei abituata alle piste.-
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L'Incantatrice - Fino alla fine
Action{COMPLETO/IN REVISIONE} Tutto può accadere, come un fulmine a ciel sereno. Trovare ragazze con la passione per le auto, è raro. Trovarne con l'adrenalina che scorre nelle vene quando tiene una Porsche a duecento chilometri orari in autostrada, lo è...