Violeta sta litigando con Matteo. Li vedo discutere di brutto. Sto male, ho un giramento di testa, mi faccio sorreggere da Samantha. Quello che sento mi fa venire i brividi dalla paura, dal terrore che ho dentro nel mio cuore.
Quell'uomo, se così si può chiamare, sta dando della puttana a mia sorella, la sta minacciando davanti a tante persone, ma non interviene nessuno. Tutti hanno paura lui, deridono mia sorella come se fosse lei la minaccia e non lui; -Non è giusto! La colpa è sua, ma quando vedono una ragazza in difficoltà, tutti si fanno da parte-.
Stanca di vedere questo scempio, decido d'intervenire. Ovviamente non posso mettermi in mezzo, così entro nel locale, e chiamo Gioele. Lui è il solo che può aiutarla, ed è in grado di fermare Matteo. Per mia fortuna, il telefono squilla libero, dopo neanche cinque minuti mi risponde: <<Ciao Hiris che succede? Dimmi che Violeta non è in pericolo!>> -Perspicace il ragazzo!-
Gli dico di venire immediatamente al locale: per tutta la risposta lui sospira e chiude la chiamata, senza neanche salutarmi. Immagino che sia già in strada, e stia dirigendosi qui al bar. In meno di pochi minuti, lo vedo arrivare: osservo la sua espressione del viso e capisco che è sconvolto, arrabbiato, amareggiato. Guarda prima me e poi la scena che gli si presenta davanti.
Stringe forte i pugni, una lacrima gli riga il viso. Non vedendoci più dalla rabbia, si avvicina a Matteoe lo prende per un braccio, allontanandolo. << Tu, verme! È questo il modo di trattare una donna?! Non hai pudore!>> Le parole di Gioele non lo hanno per niente scalfito, anzi, si gira verso di lui e lo guarda con aria di sfida.
Violeta è impietrita, non riesce neanche a fare un passo. Rimane lì imbambolata a guardarli; Gioele poi fa una cosa inaspettata: notando il suo nemico distratto, corre verso mia sorella, la esorta a scappare da li. Non so se è la sua vicinanza o il fatto che lui la abbia toccata, fatto sta che lei reagisce e a passi veloci mi raggiunge; la stringo forte a me, accarezzandole i capelli.
Potevo sentire il suo cuore agitato, turbolento e impaurito. Continuavo a ripeterle che sarebbe andato tutto bene, che ora c'ero io accanto a lei. Nel frattempo il maresciallo, una volta salvato la ragazza, si rivolse di nuovo a Matteo: <<Ehi stronzo, adesso te la devi vedere con me!>> Si scrutano a vicenda, poi lui gli sputa in faccia, non ha paura di nessuno, anzi più viene trattato male, più è felice. È davvero una persona subdola e meschina, mi fa ribrezzo solo a guardarlo.
<<"Maresciallo!" Ma lo sai che sei uno stupido? Cosa pensi, che io non vi osservi? Io sono la vostra ombra! Te lo dico per l'ultima volta, lascia perdere! Finisci male! >> Gli dice con tono beffardo; gli si avvicina e senza dargli tempo di dire o di difendersi, gli molla un calcio nello stomaco, per poi lasciarlo lì per terra inerme.
Si gira verso di noi, ci sorride in modo malizioso. <<Tornerò presto, è una promessa!>> Dice per poi sparire nella notte senza luna; nel profondo del nostro cuore sappiamo che è vero, che lui tornerà più agguerrito che mai. Una volta sole, raggiungiamo Gioele, insieme lo portiamo dentro al bar. Lo facciamo sedere su una sedia, poi decido di lasciarli da soli, mi sento di troppo; non so cosa si sono detti, ma vedendoli ridere capisco che cercano di incoraggiarsi a vicenda.
Sono sconcertata, non posso credere che non riusciamo a vivere serenamente, ormai viviamo nel terrore più assoluto. Adesso siamo sotto le feste; dovrebbe portare pace e gioa, infatti vorrei un po' di serenità sia per me che per Violeta.
Mi volto per guardarli: insieme sono carini, è evidente che lui è più preoccupato più per lei che per se stesso. -Ammirevole, questo ragazzo mi sorprende sempre di più! Già gli voglio bene!- Ad un certo punto, mia sorella si avvicina e mi chiede: <<Andiamo a casa? Ho accumulato troppe emozioni per oggi e non mi va di restare un minuto di più in questo posto!>> Le faccio cenno di si.

STAI LEGGENDO
Mia sorella Violeta
Tiểu Thuyết ChungHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...