chapter 80

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Hiristina

Finalmente è arrivato il giorno del matrimonio. Io sono emozionata, perché devo fare la testimone di nozze alla mia migliore amica. Qualche giorno fa, mi sono occupata di addobbare la chiesa coinvolgendo pure Violeta e Sofia. Ho voluto che mi aiutassero, perché entrambe hanno un ottimo gusto e sono sempre molto creative.

Ho fatto bene, perché Violeta ha scelto come fiori i girasoli:  come dice lei, trasmettono gioia e ricordano il sole. Li abbiamo messi nelle panchine di ogni invitato così tutti fossero allegri nel vederli. Sofia invece le rose rosse: simbolo dell'amore. Quelle sono state posizionate sull'inginocchiatoio dove i due sposi si siederanno. Eh si, tutto è pronto per il grande evento. Mi giro e guardo tutti quanti, ci sono proprio tutti, beh, manca solo Gioele. Lui uscirà da quel posto solo dopo qualche giorno, da quanto mi ha riferito Violeta, è gia a buon punto con le indagini. Certo, il tenente non le ha saputo dire altro perché non poteva, però almeno sappiamo che a breve tutto questo finirà.

Ma oggi, mi voglio godere un momento bello: il matrimonio dei miei amici. La cosa bella di loro due è che hanno voluto che invitassi pure mia madre biologica e la sua famiglia. Si, ho raccontato loro tutta la verità e tutti sono felici per me. Mi sento più libera perché almeno mi sono tolta un peso enorme. Guardo tutti gli invitati con soddisfazione. Oggi è un gran giorno e niente e nessuno lo può rovinare. Qualche giorno fa, con l'amica di Martina siamo andate a comprare gli anelli. Abbiamo scelto qualcosa di semplice ma elegante come sono loro due. Mi sta simpatica e abbiamo fatto subito amicizia.

Peccato che rimarrà poco, il tempo di godersi il matrimonio e poi dovrà tornare subito a Milano. Noi due però ci siamo scambiati i numeri di telefono, così possiamo tenerci in contattato anche più in là. Poi, Milano e Parma sono vicini, basta prendere il treno e sono da lei e viceversa.

Mentre sto pensando a tutto ciò, sento la musica che interrompe i miei pensieri. Il coro inizia a cantare; segno che la sposa sta arrivando. È bellissima: ha i capelli sciolti, un sorriso smagliante e gli occhi lucidi dalla contentezza. La sposa accompagnata dal padre, si avvicina al suo compagno che commosso, si mette a piangere.

Le toglie il velo e le sussurra qualcosa all'orecchio; da come sorride, Max deve avergli detto qualcosa di molto carino. Poi la prende per mano e si girano verso l'altare. Dopo il rituale dello scambio del si di entrambi e la promessa fatta davanti al "Signore", si mettono gli anelli: simbolo di amore eterno. Il parroco li dichiara marito e moglie. Noi tutti applaudiamo a questa unione e, tutti insieme ci mettiamo fuori pronti a lanciare il riso ai novelli sposi; Martina, lancia il suo bouquet, e lo prende Violeta, segno che a breve si sposerà, o almeno così dicono le tradizioni; la vedo che è stupita, ma lo raccoglie ugualmente e se lo tiene stretto come se fosse un tesoro inestimabile.

Una volta fuori, ognuno sale nella propria macchina e ci dirigiamo a Colorno nel nostro locale. Come arriviamo, rimango estasiata del lavoro che ha fatto Violeta. Sapevo, che voleva fare tutto da sola, ma non credevo che avesse fatto un bellissimo capolavoro. Il bar è stato addobbato con ghirlande di girasoli e rose, il tutto, con una profumazione di essenza di acqua marina.

I tavoli sono stati apparecchiati alla perfezione. A integrare tutto questo c'è anche della buona musica. Eh si, mia sorella ha fatto le cose veramente in grande. L'atmosfera è perfetta, tutti gli invitati sono felici e io, non mi divertivo così tanto da parecchio tempo. Sono seduta vicino agli sposi e con me c'è pure Giuseppe, che ogni tanto mi manda un bacio sulla guancia.

Io rimango accoccolata a lui per un po' finché non arrivano gli antipasti di mare e terra. Mangiamo a sazietà, c'è di tutto: dai piatti tipici di Parma, a quelli sardi, da quelli argentini a quelli milanesi. Alla seconda pietanza, sono già sazia. Preferisco non mangiare e aspettare il taglio della torta. Prima però, Martina mi fa cenno di avvicinarmi a lei e mi chiede di fare un discorso. Io sono intimorita da tutto ciò, ma mi basta guardare negli occhi il mio ragazzo e la paura scompare. Prendo un bicchiere e una forchetta e faccio un po' di rumore per attirare l'attenzione di tutti. Una volta ottenuta, chiudo gli occhi e inizio a parlare: << Bene, siamo qui perché oggi è un giorno molto speciale per tutti noi. Come ben sapete, due nostri amici si sono uniti nel sacro vincolo del Matrimonio. Io essendo la sua più grande amica, non posso fare a meno di farle i miei più sinceri auguri e dirle quanto le voglio molto bene. Sapete, quando mi ha riferito che si doveva sposare, il mio cuore ha fatto un sussulto di gioia. Voi sarete d'accordo con me nel dire quanto loro siano importanti per tutti noi. Non voglio dilungarmi troppo, perché sapete che odio parlare. Concludo dicendo che oggi mi sento molto felice, perché è un giorno speciale, spero che per voi duri per tutta la vita. Bene, auguri ragazzi. Brindiamo tutti insieme.>> alzo il bicchiere e gli altri mi seguono. Mi applaudono e io arrossisco, perché sono imbarazzata ma fiera di essere riuscita nel mio intento.

Mia sorella VioletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora