Matteo
Forse Carolina pensa di farla franca insieme con quel pezzo di merda di mister X. Ma ho capito tutto, loro mi stanno facendo un brutto tiro. Davanti fanno gli amiconi e poi, dietro giocano sporco. Come l'ho capito? Un giorno dopo la nostra solita riunione per cercare un modo di catturare i genitori di Amelia ma senza trovare delle vere e proprie soluzioni, ho visto Carolina e Samuele parlare con un tizio che riconosco come mio venditore di droga.
Li sento che si dicono qualcosa, ma non comprendo bene. Così mi avvicino silenziosamente e li riesco ad udire tutto. <<Hai quello che ti ho chiesto?>> chiede la ragazza, lui gli dà la busta carica di “roba buona” quella che doveva dare a me e invece è stata data a loro due. <<Bene, eccoti i soldi ora vai!>> conclude miste X.
Una rabbia incontrollabile penetra nel mio corpo, vorrei ammazzarli ora all’istante, ma non posso, devo pensare bene a come comportarmi e come agire. Samuele è irraggiungibile, ha sempre Francesco alle calcagna e lui, è peggio di un mastino. Mentre la ragazza, beh lei è sola, Pietro non c’è ed è più facile catturarla. La voglio uccidere. Si, diventerò un assassino ma lei la voglio morta.
Nei giorni avvenire, cerco di pianificare al meglio tutto quanto. Prima devo trovare il modo di stare al suo gioco, devo farle capire che la amo, che lei è la ragazza giusta per me. Poi devo far in modo che diventi nemica di Samuele e solo allora quando sarà sotto al mio potere attuerò la mia vendetta contro di lei. Per ora cercherò di comportarmi come sempre, farò finta di niente e poi pian piano inizierò a pianificare. Si dice che la vendetta viene servita fredda: bene, io farò la stessa cosa. preparati a tremare, Carolina.
Per ora ho ascoltato abbastanza, decido di tornare a casa e ponderare bene tutta la faccenda. Eccomi, sono arrivato mi chiudo dentro, spengo il telefono e mi corico. Sono ancora scosso e arrabbiato, ma allo stesso tempo molto calmo perché ormai so già che devo fare. Per prima cosa, devo domani chiamarla e fare il carino con lei, poi con una scusa la invito a cenare con me.
Non dirà di no, perché so che gli piaccio molto. Magari posso dire che ho un piano contro i genitori di Amelia e forse è vero che lo ho, ma a lei non dirò niente. Sarà un pretesto per farla venire da me. Si, sono spietato ma felice di tutto ciò. Si, ho un’idea su come catturare i due genitori di Amelia. Ho pensato di travestirmi da carabiniere e poi, riuscirò in questo modo a passare inosservato.
Una volta dentro, li prenderò e li porterò nel mio nascondiglio. Il tutto però lo devo fare da solo, perché non mi posso più fidare di nessuno, quasi quasi neppure della mia ombra. Però, prima, devo sistemare la faccenda di Carolina. Che bello averla qui, far finta di volerle bene e poi dopo pugnalarla alle spalle. Si, sto già pregustando la vittoria, tanto che mi viene voglia di mangiare e fumare qualcosa di forte.
Mi preparo una spaghettata e dopo averla mangiata, mi preparo una canna. Non devo prendere roba forte, perché devo essere lucido per il giorno dopo. Guardo l'ora e noto che è già tardi. Infatti vedo dalla finestra che è già buio. Mi corico e mi addormento all’istante. La mattina seguente, mi sveglio di buon'ora, faccio addirittura un’abbondante colazione. Accendo il cellulare. Per mia fortuna non mia ha chiamato nessuno.
Compongo il numero di Carolina e attendo che mi risponda. <<Pronto? Chi è?>> mi chiede con una voce assonnata. <<Ciao mia dolce amore. Sono Matteo.>> dico con finta dolcezza. <<Da quando mi chiami così? Che devi dirmi?>> risponde lei perplessa. <<Perché non ci vediamo stasera? Ho un piano contro i nuovi arrivati! Voglio parlarne solo con te. Poi lo sai quanto tu mi piaci!>> spero di essere stato convincente e che accetti. <<Ma certo, allora allora a che ora voi che venga?>> mi chiede con gioia. È fatta, gli comunico di venire per le venti e poi chiudiamo la conversazione.
Perfetto, una cosa è fatta, ora devo solo preparare la stanza dei giochi. Sistemo tutto quello che mi serve. Una frusta, una corda e una benda, e tanti giochini da fare con lei. Prima di ucciderla mi voglio divertire un pochino. Oggi sto a casa, sistemo il tutto e poi pranzo. Di pomeriggio mi riposo fumando e attendo che arrivino le venti.
Sono in trepidazione, sono felice che da stanotte ci sarà una persona in meno e quella è Carolina. Ecco, sono quasi le venti, mi vesto bene e poi aspetto. Dopo cinque minuti, eccola che arriva suona e io le apro. Cavolo è molto bella, ma non mi interessa. Quello che a me importa e che lei è caduta nella mia trappola. <<Allora, qual è questo piano?>> mi chiede senza giri di parole. <<Calma, prima prendiamoci qualcosa da bere. Ti va un vermut?>> lei accetta e ci dirigiamo in cucina.
Le verso da bere e poi inizio a baciarla. Carolina mi sorride estasiata, <<Sei bella. Andiamo di la?>> lei non mi risponde ma mi segue nella stanza del divertimento. Li inizio a spogliarla e poi la bacio con foga. Carolina accetta tutto ciò e anzi mi sussurra che ha sempre desiderato farlo con me. Povera illusa, non sa cosa l'attende. <<Picchiami!>> mi dice a un certo punto, l'accontento e inizio a darle dei colpetti con la frusta mentre lei, ansima ad ogni mia frustrata.
All’improvviso mi blocca e continua a condurre il gioco. Mi spoglia e inizia a strusciarsi io la lascio fare e inizio avere una gran voglia di farlo, ma poi mi ricordo del motivo per cui lei è qui. La blocco con una mano e lei mi guarda stupita. <<Piccola, pensavi davvero che tu mi piacessi?>> le chiedo accarezzando il viso.
Poi le prendo le mani le lego e poi la bendo. <<Sss, non piangere! Sai cara. Pensavi davvero che tu la facessi franca? Ti ho scoperto o meglio vi ho scoperto. Volete essere ricchi alle mie spalle tu e Samuele vero? Ma non hai fatto i conti con me!>> dico con rabbia. Sono lì seduto accanto a lei con la pistola in mano. <<Sai, potrei ammazzarti subito, ma attenderò un pochino, la vendetta va servita fredda. Lo sapevi?>> mi alzo e la lascio sola e mi dirigo in cucina a mangiare e senza portare niente a lei.
Carolina
Che è un pazzo lo so, ma non pensavo sino a questo punto. Chissà quanto starò qui, forse ancora un bel po' prima della mia morte. E dire che l'ho amato molto, e lo amo tuttora. La mia sete di potere è più forte però di un noi e anche lui lo sa benissimo. Sto male, vorrei scappare via da qui, ma lui mi ha legato ben stretta. Questa volta, farò proprio una brutta fine.
Non ho paura della morte, ma se devo scegliere, ovviamente preferisco vivere. Magari se trovassi un compromesso con lui, forse, mi risparmierà. Posso dirgli chi ci vende la droga e forse, dico forse, mi terrà in vita. Eccolo lo sento, si avvicina a me gli dico: <<Ti prego, non uccidermi, se ti dico da chi prendiamo la “roba”, possiamo ancora collaborare insieme come hai vecchi tempi. Che ne dici?>> provo sperando che accetti. <<Zitta! Non accetto più compromessi da te. Mi hai delusa, Carolina.>> mi dice incazzato. Niente da fare, ormai sono condannata a morire. <<Prima dell’atto conclusivo, voglio farti provare un'ultima gioia.>> non so che cosa intende dire, ma l'unica che mi rende felice è vedere qualcosa di sconcio: e si, è un vizio che ho sin da piccola. <<Guarda questo video tesoro!>> mi dice. Prende il suo computer e mi mette un qualcosa di eccitante, <<Ti piace vero? Guardalo bene, perché è l’ultimo che vedrai in vita.>> io fisso lo schermo pregando che non finisca mai, mentre lui sorride malefico vedendo la mia faccia terrorizzata. Quando finisce, lui mi fissa e mi dice: <<Hai detto le tue ultime preghiere?>> io non voglio guardare, chiudo gli occhi e con ansia attendo la mia fine.
Sta per premere il grilletto, ma non fa in tempo perché, gli squilla il telefono. Io tiro un sospiro di sollievo perché, almeno ho altri minuti prima della mia morte. Ma ho paura, perché so che non tarderà a ritornare da me.
Non provo nemmeno a fuggire, con lui è inutile, tanto poi mi troverebbe. Così, aspetto il suo ritorno e la mia fine con tanta ansia e terrore.
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Mia sorella Violeta
General FictionHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...