Hiristina
No, non riesco a dormire, la notizia che Amelia mi ha dato è troppo dura per me. Dopo ore e ore a rimuginarci sopra, riesco a chiudere occhio, ma verso le cinque del mattino mi sveglio; ormai non riesco più a dormire, quindi decido di alzarmi. In casa tutto tace: ognuno è nella propria camera.
Non posso crederci, anzi, si so che sarebbero arrivati così presto ma, non sono pronta, perché se da una parte sono felice di conoscerli, dall'altra sono triste, dal momento che non so come comportarmi. Io una famiglia la ho, e forse non ho me ne serve un'altra. Sbuffo, perché sono contrariata, non so che cosa dire e pensare. L'unica nota positiva di tutta questa faccenda è stata la bella sorpresa di ieri al locale.
C'erano tutti persino Giuseppe o, meglio quasi tutti, mancava solo Gioele. Già, Violeta era molto triste quando non lo ha visto. In compenso però si è divertita tanto sino a tarda notte. Oggi però, mi sento strana. Ho pensato bene di andare a fare una passeggiata per poter smaltire l'ansia della notizia. Parma mi è proprio mancata tanto e, nonostante inizi a fare caldo, mi piace proprio assaporare il clima cittadino. Per le strade non c'è nessuno, meglio per me, così posso pensare tranquillamente.
Stranamente, sono i miei piedi a consigliarmi dove andare e dopo un po', arrivo al Parco Ducale. Quanto silenzio, quanta pace che c'è. Mi siedo sull'erba ancora bagnata e cerco un modo di calmarmi. Ho sempre sognato di conoscere la mia vera mamma e, adesso che ho ne ho la possibilità, non so come comportarmi. Mi sento sola, avrei bisogno di qualcuno che mi stesse accanto in questa situazione.
Decido di chiamare Giuseppe, che mi dice che arriverà subito. Contenta di queste sue parole, lo aspetto qui nel parco. Dopo un'attesa che mi sembra un'eternità, lo vedo arrivare. Mi saluta con gioia dandomi un bacio.
Mi sono mancati quei bei baci dolci e pieni d'amore. Per un po' non parliamo, non ho voglia di raccontargli tutto, mi voglio prima accoccolarmi a lui. In fin dei conti mi è mancato tantissimo ed è normale che sia così. I nostri occhi sono felici, carichi di emozioni e parlano loro al nostro posto.
Vorrei rimanere così a vita, ma so che non è possibile, anche perché lui poi deve andare a lavoro; quindi mi conviene dirgli tutto. Stranamente anche se mi stacco da lui, la magia che si era creata tra di noi non sparisce, anzi rimane, come se volesse trattenerci all'interno di un'atmosfera dolce e incantata. <<Ho bisogno del tuo consiglio.>> dico, senza smettere di guardarlo. <<Amore, dimmi tutto. Lo sai che per te ci sarò sempre.>> me lo dice sorridendomi e scaldandomi il cuore. Così gli racconto tutto: del fatto che ho scoperto di avere una sorella gemella di nome Amelia.
Che mia mamma biologica non è morta, ma che anzi è viva e abita in Albania. Poi gli dico anche cosa mi ha detto Amelia, cioè che nostra mamma ci dovotte abbandonare, perché violentata dal suo ex promesso sposo. Siamo nate noi, e lei ci ha dovute abbandonare: io sono stata a Stara Zagora e mia sorella a Sofia. Concludo la mia storia, dicendo che mamma domani sarà qui a Parma e ovviamente mi vorrà conoscere. Appena termino il mio racconto, Giuseppe mi stringe forte a sé.
A quel gesto inaspettato si aggiunge un bacio carico di amore e affetto nei miei confronti. Eh si, lo amo tanto lui sì che è il mio angelo custode. <<Che storia triste, ma bella.>> mi dice quando si stacca da me.
Lo guardo stupito, ma lui ignora il mio viso. <<Mi spiego: è difficile perdonare una persona che ti ha abbandonata, soprattutto se quella persona è tua mamma. Ma, allo stesso tempo, hai la possibilità di ascoltare anche lei e capire anche la sua versione. Non credi?>> Già, ha ragione ma non mi convince molto e, cerco di farglielo notare, ma lui mi interrompe subito. <<Senti, fai così: ascoltala.
Poi senti che cosa ti dice il cuore. Se lui ti fa capire che lei non deve entrare nella tua vita, allora diglielo con dolcezza ma faglielo notare. Se invece, senti che la puoi perdonare, allora fallo. Sta a te a decidere, amore! Qualunque cosa tu farai, io non ti giudicherò, anzi ti amerò ancora di più e ti starò accanto per sempre.>> con queste bella dichiarazione d'amore conclude il suo discorso.
STAI LEGGENDO
Mia sorella Violeta
General FictionHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...