Mamma
A breve tornano le mie amate figlie. Sono felice, non vedo l'ora di stringerle a me. Mi mancano tantissimo, da quando sono partite, non sono uscita molto perché mi ero chiusa in me stessa per pensarle. Sento dentro di me un vuoto che non riesco a colmare; m mancano come l'aria che respiro. Per mia fortuna, c'è mio marito che mi aiuta in ogni momento rinunciando addirittura ad andare all'orto.
Ed è proprio grazie a lui che mi sono convinta ad andare oggi al mercato di Parma che si trova in centro. Con Hiristina, ci andavamo molto spesso, mentre con Violeta mai, neanche una volta; lei odia tutte queste bancarelle e andarci, preferisce altro, non so bene che cosa perché in fin dei conti non la conosco molto bene; però ho desiderio di scoprirla piano e finalmente recuperare quel rapporto che deve esistere tra una mamma e una figlia.
Certo è un mestiere molto difficile e, ammetto che con lei ho sbagliato molto, ma se l'ho fatto e perché pensavo di essere nel giusto, ma con lei non è proprio così. Riuscirò a capirla ed amarla almeno è quello che spero. Sono uscita da casa con calma, l'aria frizzante colpisce il mio viso in modo violento svegliandomi; ho deciso che non guiderò, ma farò una passeggiata, anche perché è una bellissima giornata di sole e il tepore dei raggi del sole mi riscalda piacevolmente.
Ho pensato di non fare colazione a casa e di farla una volta fuori. Scelgo il mio solito bar che si trova nella mia via. Un locale piccolo, molto accogliente. La barista è molto simpatica, dolce. Fisicamente minuta ma molto graziosa, capelli lunghi, occhi azzurri che come li guardi trasmettono molta gioia. <<Buongiorno, signora! Il solito?>> mi chiede con un sorriso delicato che sembra un fiore appena sbocciato. << Si cara, ti ringrazio>> rispondo con un tono dolce.
Dopo per aver bevuto il mio cappuccino con brioches alla marmellata, pago e ritorno alla mia camminata. Per mia fortuna, per arrivare in centro ci vogliono pochi minuti. Eccomi, quanta gente. Devo, trovare la mia bancarella, perché è proprio lì che devo recararmi: voglio comprare le mie due sorprese per le ragazze, e una anche per Amelia, sebbene non la conosco affatto. È grazie a lei che Hiris e Violè hanno scoperto gli inganni di Matteo e Pietro e si sono allontanate da loro in tempo, quindi Ameli merita un regalo da parte mia, è un modo per ringraziarla.
In più, ho compreso che tra lei e una delle due mie figlie c'è un legame speciale anche se non ho ben capito di che cosa si tratta. Comunque sono sicura che appena saranno qui me lo diranno, io l'accetterò volentieri, qualsiasi cosa sia. Finalmente, sono davanti alla bancarella che volevo davanti a me. Questa è l'unica che vende cose molto particolari.
Fate, cofanetti di vario genere, carillon, l'acchiappasogni e tanti portachiavi di gnomi e anche oggetti dove poter mettere il nome della persona molto cara. La cosa che mi colpisce molto, è una ballerina dipinta a mano, che mi riporta con la mente ad un episodio particolare: Hiristina avrà avuto dieci o undici anni, e stavamo passeggiando per le strade di Cagliari nel periodo di Natale. Ci fermammo per caso davanti a uno spettacolo di strada.
C'era un ballerino con la sua dama, che ballavano una musica dolce e magica. Mia figlia era rimasta incantata e affascinata da quel loro modo di ballare, soprattutto dalla melodia di sotto fondo. << Mamma! Questa musica, mi ricorda la mia Bulgaria! Qualcuno la suonava di notte. Che bello... Vorrei ascoltarla all'infinito!>> me lo disse sorridendomi. << Signora? Tutto a posto?>> mi chiede la proprietaria degli aggeggi destandomi dai miei ricordi. <<Oh sì! Mi scusi! Vorrei fare dei regali molto importanti! Mi può consigliare?>> chiedo con gentilezza. << Ma certo! Mi dica per chi sono e vediamo che posso fare.>> mi dice gentilmente. Spiego in poche parole che sono per le mie figlie e per una loro amica, gliele descrivo sia come personalità che caratterialmente.
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Mia sorella Violeta
General FictionHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...