Gioele
Finalmente quel verme si è deciso a confessare tutto. Ora posso mantenere la promessa fatta al mio amico carcerato ingiustamente e far in modo che torni in libertà. Ho discusso molto a lungo con il mio capo, che mi ha dato il permesso che parlassi con Sebastiano.
Dopo aver mandato Matteo e mister X in carcere, sono andato a parlare con il mio nuovo amico. Quando l'ho visto, è corso subito ad abbracciarmi e chiede se ci sono novità del suo caso.
Sorrido soddisfatto e gli racconto tutto e lui quasi si mette ad urlare di gioia quando gli faccio notare che può uscire oggi stesso da qui. La bella notizia è che, prima di andare da lui, sono riuscito a rintracciare la moglie e suo figlio.
Quando poi ho bussato a casa loro, pensavano che avessero fatto qualcosa di sbagliato. Con calma e delicatezza sono riuscito a spiegare che sono un amico di Sebastiano e che abbiamo finalmente scoperto, grazie anche ai miei colleghi, che lui è innocente e che da oggi è un uomo libero. La cosa grandiosa sono stati i pianti di gioia di entrambi.
Mi hanno confessato che hanno sempre creduto nell’innocenza di lui e che, finalmente, la giustizia è dalla loro parte. Dopo aver raccontato tutto ciò a Sebastiano, lui non riusciva a crederci; finalmente avrebbe abbracciato i suoi cari. Prima di andarmene da lì, promisi che sarei andato a trovarli appena ne avevo la possibilità.
Una volta fuori, sbirciai un po' la situazione. Vedo lui uscire con un fagotto in mano e abbracciare moglie e figlio. Sta nuovamente respirando l’aria di libertà e questo mi rende molto felice.
Dopo aver visto questa bella scena commovente, mi avvicino a loro per dargli un'ultima notizia. <<Scusate non vorrei disturbarvi, ma ho da dirvi una cosa. Ho trovato un lavoro per tuo marito. Sebastiano recati a questo indirizzo e dì che ti ho mandato io.>> dico porgendogli un biglietto.
Lui mi sorride e mi abbraccia commosso. Mi salutano e mi dicono che devo andare a trovarli. Accetto ben volentieri contraccambio l’abbraccio, infine vado via anche io. Sono felice di averli aiutati e resi contenti. ritorno in macchina e mi dirigo verso casa di Violeta. Mi rendo conto di essere stato poco con lei in questi giorni, d'altronde il lavoro mi ha preso troppo.
Ora però è il momento di recuperare il tempo perduto: guardo la scatola con dentro l'anello, deciso a chiederle di sposarmi. Giungo nei pressi di casa sua e faccio passare mezz'ora prima di decidermi a suonare il campanello. Mi apre proprio lei, in tutto il suo splendore. Si vede che è più serena e felice. Mi guarda stupita. Certo, non l'ho avvisata del mio arrivo. Abbozza un sorriso e mi fa entrare. <<Scusami, dovevo avvisarti, ma volevo farti una sorpresa>> dico con ansia. <<Ciao, tesoro. Dammi pochi minuti e sono da te.>> mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
Le faccio di si con la testa e mi siedo sulla poltrona attendendo il suo arrivo. Dopo mezz'ora eccola nuovamente. Rimango a bocca aperta per la sua bellezza. Ha una gonna, un golfino e degli stivali molto graziosi. Ha un trucco molto leggero ma adatto a lei. Ai miei occhi è un angelo bello e grazioso. <<Andiamo?>> chiede quasi timidamente. <<Si, ma prima ti devo bendare. Il posto dove dobbiamo andare è segreto e non puoi saperlo>> dico prendendo la benda.
Lei abbozza un sorriso e accetta la mia richiesta. Una volta bendata, saliamo in macchina. Per tranquillizzarla le do mano e parlo: le faccio notare quanto è bella e quanto la amo. Violeta arrossisce alle mie parole. So che è molto timida e modesta; ma mi piace riempirla di complimenti.
Oggi ho deciso di portarla al mare. Si, lo so che è distante da dove abitiamo, ma vorrei tanto renderla felice e quel giorno è arrivato. Ed ecco che siamo nel luogo da me scelto. Parcheggio e poi faccio scendere Violeta. La prendo per mano e la porto in spiaggia. Lì c’è ad attenderla un tavolo con sopra il nostro pranzo, musica e il suono del mare. Una volta raggiunto il posto, le tolgo la benda e attendo una sua reazione, che è immediata.

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Mia sorella Violeta
General FictionHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...