Sconosciuto
Passeggio con il mio cane tranquillamente come faccio ogni mattina. Anche oggi la solita routine. Ma stranamente, qualcosa va storto. Lo vedo che fiuta qualcosa di strano. All'inizio non ci faccio caso e continuo a ignorarlo, ma quando vedo che continua a trascinarmi in un punto preciso, decido di accontentarlo. Mi inoltro insieme al mio cane nella campagna, sino ad arrivare nel punto dove lui aveva precedentemente fiutato qualcosa di strano.
Stupito, cerco di capire che è successo. Ho paura, sto per scappare quando noto un sacco nero. Incuriosito mi avvicino. Quasi caccio un urlo quando vedo che dentro c'è un cadavere. All'inizio penso di scappare via, ma poi mi ricordo che prima devo chiamare i carabinieri. Naturalmente, decido di rimanere in incognito, non voglio essere coinvolto in tutta questa faccenda. Sono un povero capitato nel posto e nel momento sbagliato.
Una volta calmato, compongo il numero e un signore mi risponde: <<Carabinieri di Colorno, con chi parlo?>> Sospiro e poi dico: <<Il mio nome non ha importanza. Sentite, c'è un cadavere nei pressi della discoteca, in campagna a Colorno.>> Sono impaurito, speriamo che si sbrighino. Una volta spiegato bene dove si trova, prendo il mio cane e vado a nascondermi dietro una siepe, voglio attendere l'arrivo dei carabinieri e poi silenziosamente scappare via.
Non voglio che mi vedano e che mi facciano altre domande. Già è tanto se li ho avvisati. In più sono straniero e senza un passaporto se mi notano mi rimandano via dall'Italia e io questo non lo sopporterei. Vivo qui da parecchio tempo, ho un lavoro in nero e non ho i documenti in regola, ma ho una dignità e non potevo lasciar perdere tutto ciò. Così, eccomi qui che attendo il loro arrivo. Eccoli, li vedo e mi sento stranito.
Non mi sembra giusto che non mi faccia vedere, ma ho paura e ho una famiglia da mantenere e se ci rispediscono ritorneremo nel degrado più assoluto. La mia attenzione ricade sul signore che si sta avvicinando al cadavere, sembra molto sicuro di se stesso e che soprattutto conosca bene la vittima che è li nel terreno. Sembra che la conosca, perché vedo che si mette le mani sulla bocca. Non dovrei essere lì, ma la curiosità anche stavolta vince.
Rimango meravigliato della bravura di ognuno di loro. C'è chi fa le foto, chi controlla il cadavere e chi invece semplicemente parlotta. Quasi quasi mi viene l'idea di dire che sono io che ho trovato quella ragazza, anche perché mi affascina il loro mondo. Mi faccio coraggio e mi avvicino al carabiniere. <<Salve, sono la persona che ha telefonato.>> finalmente ho il coraggio di presentarmi. <<Bene, lei è stato gentile ad avvisarci. Ci può dire il suo nome e come ha trovato il cadavere.>> non avevo voglia di dirgli il mio nome, ma decido ugualmente du raccontargli tutto. <<Senta, io sono straniero non voglio problemi. Lavoro in nero e ho famiglia, non voglio andare via da qui.
Sto bene anzi stiamo bene. Ma penso che abbia fatto bene a chiamarvi per dirvi tutto.>> dico sperando che non mi faccia niente. <<Senta, lei è stato molto gentile e ha fatto il suo dovere da cittadino. Non le faremo niente. Però si tenga a disposizione perché forse avrò delle notizie per lei. Ora vada. Venga più tardi per la deposizione. Poi avrò una sorpresa per lei.>> mi dice salutandomi. Prendo il mio cane e decido di non tornare a casa. Ho bisogno di stare solo e di calmarmi.
Girovago per il paese senza una meta precisa. È strano che un carabiniere voglia aiutarmi e cercare di trovare una soluzione per me. Colorno paese piccolo ma molto accogliente, in più ora forse avrò un vero e proprio lavoro. Così posso finalmente dare un futuro migliore alla mia famiglia. So che nel pomeriggio devo andare a fare la deposizione e solo che ho paura. Anche se so, che quel signore mi aiuterà ed è stato sincero dicendomelo.
Poi però, se si dimentica della sua promessa io ci starei molto male. Guardo l'ora e noto che è il tempo di tornare a casa. Arrivo e i miei tre figli mi abbracciano con gioia. <<Papà, dove sei stato? Ci sei mancato molto!>> mi dicono in coro. Mia moglie mi dà un bacio e io sono la persona più felice di questo. Mi sono convertito al cristianesimo quando l'ho conosciuta.
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Mia sorella Violeta
General FictionHiristina e Violeta sono due ragazze bulgare adottate dalla stessa famiglia. La prima è sempre stata con i suoi, mentre la seconda odiava avere dei genitori ed è quindi scappata via facendosi una vita sua. La loro storia s'intreccia quando anche Hir...