13.

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Zia Judith mi è sembrata molto tranquilla al mio ritorno, anzi continuava a chiedermi come fosse andata la festa e se mi fossi divertita.
Ovviamente le ho detto che era andato tutto bene e che Selena era stata molto gentile ad avermi invitata da lei.

Mi sento in colpa. Non amo mentire, soprattutto a lei, che mi tratta come se fossi sua figlia, ma in questo caso è stato necessario.
Se ripenso a quello che stava per fare Josh, mi sale la nausea e la rabbia, avrei voglia di spaccargli la faccia.

"Allora tesoro, come sono i genitori di Selena?"
Siamo sedute intorno al tavolo della cucina a sorseggiare dei thè preparati dalla zia. Lasciatemi dire, il migliore thè che abbia mai assaggiato.

Cosa dovrei risponderle? Non ho idea di come siano i suoi genitori.
E, a proposito, dovrei chiamare Selena per ringraziarla.

"Simpatici." Osservo la mia tazza sperando che cambi discorso.
"Ne sono contenta. Potremo invitarli a cena da noi magari." Propone lei tutta contenta.

La osservo per un attimo.
È sempre stata sola, qui in questa casa. La nonna ci ha lasciati quando io ancora ero neonata, c'eravamo solo noi per lei, anche se non ci vedevamo spesso.

Adesso siamo rimaste sole, io e lei.
Non abbiamo più nessuno.

"Lo farò." Le sorrido e il suo viso si illumina.
Sono felice di avere la zia adesso, sto cominciando ad affezionarmi molto a lei. Magari più avanti riuscirò anche a confidarmi con lei, a chiederle dei consigli.

"Vado di sopra." Le do un bacio sulla guancia e salgo di fretta le scale.
Mi butto sul letto mentre recupero il mio cellulare dalla tasca dei jeans e compongo il numero di Selena.

"Pronto, Alex?" Risponde dopo nemmeno due squilli.
"Selena."
"Oh mio Dio! Stai bene?" Urla così tanto che sono costretta ad abbassare il volume della chiamata.

"Sto bene. Harry e Zayn si sono presi cura di me." Dico.
Sento un sospiro di sollievo dall'altra parte del telefono.
"Non hai idea di come era arrabbiato Harry."
"Cosa?" Domando non capendo dove voglia arrivare.

"Alla festa. Ti stavo cercando, ma non ti trovavo. Allora ho chiesto a Zayn, ma nemmeno lui sapeva dove fossi, continuava a dire di averti fatta scappare o qualcosa del genere. Poi abbiamo sentito dei rumori in cima alle scale, così siamo saliti e ti abbiamo trovata buttata sul letto, incosciente, ed Harry teneva Josh per il collo. Era così arrabbiato che per un attimo mi ha fatto paura. Comunque, ci ha detto che ti aveva drogata e poi ha dato un pugno in faccia a Josh." Spiega.

Resto senza fiato.
"Che stai dicendo?" Domando incredula.
"Giuro! Poi si è offerto di accompagnarti a casa, ma non potevamo fare spaventare tua zia, così le ho mandato un messaggio dal tuo telefono e le ho detto che dormivi da me."
Sono ancora senza parole. Non riesco a capire perché abbia fatto tutto questo.

"Ho dormito nel suo letto.. credo." Sussurro dopo un po'.
"Davvero?!"

Annuisco, consapevole del fatto che lei non possa vedermi.
Ricordo una strana discussione tra Harry e Zayn.
Harry non voleva portarmi in camera di Zayn.
"Harry voleva restare con me, penso per accertarsi che stessi bene." Affermo.

"Oh io non credo proprio." Sento ridacchiare la mia amica.
"Che vuoi dire?" Sono confusa.
"Secondo me è interessato."
"A chi?" Domando più confusa si prima.
" A te, stupida!"

Spalanco gli occhi. Non può assolutamente essere così. Riesco a capire quando un ragazzo ci prova con me e lui non lo ha mai fatto, proprio per niente.

"Ma se mi odia!" Non ha per niente senso.
"Non ha mai fatto dormire una ragazza nel suo letto, che io sappia." Afferma lei sicura di sé.
Faccio fatica a crederle. Harry mi sembra il tipo che porta a casa ragazze diverse ogni sera.

"Magari non lo sai e poi è una situazione del tutto differente, ero stata drogata e voleva solo aiutarmi." Dico sicura.
"Oh tesoro mio, sono molto poche le cose non so." Ridacchia.
Alzo gli occhi al cielo. Sono stufa di questo discorso.

"Grazie per avermi aiutata." Colgo l'occasione per ringraziarla. Se non fosse stato per lei e per i ragazzi non ho idea di cosa sarebbe potuto succedere. Anzi lo so, ma non ci voglio pensare.

"Sei mia amica, non avrei potuto fare altrimenti." Riesco a percepire il suo sorrido.
"Grazie." Ci tengo a sottolineare il concetto.
"Puoi contare su di me, sempre."
"Anche tu."
Chiudo la chiamata e poso il telefono sul comodino.

Sono felice di aver trovato Selena. Non ci conosciamo da molto, ma sento di potermi fidare di lei. Sembra una persona vera e finora mi ha dimostrato di essere una vera amica.
Spero che sia realmente così, non voglio soffrire ancora, non ne avrei le forze.

Mi alzo dal letto per sedermi sul divanetto posto sotto la finestra. Mi piace guardare qua fuori, mi rilassa.

Nella vecchia casa avevo un posto del genere. Avevo accatastato un malloppo di cuscini ai piedi della finestra e l'avevo circondata di lucine.

Quella era la mia tana, mi rifugiavo lì con un bel libro e immaginavo di essere la protagonista della storia, perché si sa, le storie sono solo storie e finiscono quasi sempre bene.
Avrei voluto vivere la loro vita, perché la mia mi sembrava troppo complicata. Era più facile vivere la vita di qualcun altro.
Non avevo idea di quello che sarebbe successo di lì a poco..

Non potevo immaginare che in realtà la vita che avevo era davvero facile.
Non avrei mai potuto pensare che mi aspettavano giorni infernali.

Non avrei mai creduto che la mia vita sarebbe potuta finire all'età di diciotto anni.

Ho smesso di leggere. Non riesco più  a farlo perché mi ricorda la mia vecchia vita ed io voglio dimenticarla.
Ho promesso a me stessa che avrei curato le ferite e sarei andata avanti ed è quello che farò, con o senza l'aiuto delle persone che mi circondano.

Se necessario farò tutto da sola.

Il mio turbine di pensieri si interrompe nel momento in cui vedo una macchina nera fermarsi di fronte al vialetto di casa di Judith.

Spalanco gli occhi e resto senza fiato quando Bella e Vanessa scendono dalla macchina e percorrono il vialetto.

I see you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora