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Mi manca il respiro e per un attimo mi appoggio alla ringhiera, altrimenti potrei cadere a terra da un momento all'altro.

Credevo che sarei riuscita ad ascoltarlo, ma non mi aspettavo niente del genere, mi ha completamente spiazzata. Mi sento presa in giro, mi sento tradita.

Ecco cosa voleva dire prima, quando parlavano di piantarmi in asso. Harry deve andare via, via da questo posto, via da me. Proprio adesso che era riuscito a mettere a posto i pezzi del mio cuore, dopo che mi aveva salvata.

Distolgo lo sguardo, puntandolo su una parte indefinita del pavimento, perché non sono più in grado di sostenere il suo sguardo. Mi sto spezzando, nonostante il ghiaccio intorno al mio cuore, mi sento a pezzi, distrutta e completamente sola.

Vedo Harry che si avvicina in modo cauto, ma non mi tocca ed io non ho abbastanza forze per allontanarmi o per guardarlo negli occhi.

"Josh, va' via prima che ti spacchi tutte le ossa." La voce di Harry è così seria e ferma che per un attimo ho paura di ciò che potrebbe succedere, non per me, ma per Josh.
Spero per lui che vada via senza creare ulteriori problemi o potrebbe rischiare di morire sul serio.

Stranamente, Josh non protesta come al solito e gira i tacchi non prima di aver sbuffato sonoramente, lasciandoci di nuovo soli. Eppure non mi sento per niente sollevata. Ammetto che in questo momento non so quanto sia confortante la presenza di Harry, preferirei stare da sola.

"Alex.." sussurra a pochi passi da me. Sento gli occhi bruciarmi, ma non piangerò, non questa volta.
Con quella poca forza che mi resta, mi faccio coraggio e lentamente alzo gli occhi da terra, posandoli sulla sua figura.

Sembra distrutto tanto quanto me, ma non riesco a provare compassione né empatia per lui. Mi ha ferita, di nuovo.

I suoi occhi sono di un verde così chiaro da sembrare grigi quasi come i miei. Non l'ho mai visto così provato.

Mando giù il groppo che ho in gola e mi costringo ad aprir bocca, nonostante non ne abbia alcuna voglia.

"Stai andando via.." sussurro quasi a convincere più me stessa che lui. È come se stessi realizzando solo adesso la cosa.
Harry mi osserva per qualche secondo. Sembra combattuto, è come se mi volesse dire qualcosa ma nello stesso momento non ne fosse abbastanza sicuro.

Poi ai avvicina velocemente, così veloce che perdo l'equilibrio e quasi cado a terra, se non fosse per le grosse braccia di Harry che mi stringono i fianchi.
Vorrei dirgli di allontanarsi, di lasciarmi in pace, ma non emetto alcun suono.

"Andiamo a parlare in un posto più tranquillo."
Le sue labbra sono così vicine alle mie che quasi mi sfiorano, lasciandomi con il fiato sospeso. Avrei così tanta voglia di baciarlo e di stringermi a lui dimenticandomi di tutto..

Confusa mi lascio trascinare verso il retro della grande villa, incapace di protestare e troppo curiosa per andare via. Cosa mai vorrà dirmi? Cos'altro c'è da dire?

"Che stai facendo?" Sussurro con voce rotta e senza fiato. Mi riesce alquanto difficile tenere il suo passo, dato le gambe chilometriche che si ritrova. Sto praticamente correndo senza sapere dove mi stia portando e cos'altro abbia da dirmi. Penso abbia parlato già abbastanza..

"Harry, ti puoi fermare?!" Sbotto infastidita. Mi divincolo dalla sua presa con uno strattone, costringendolo a fermarsi.
Siamo sul retro della casa, circondati dagli alberi e dal rumore attutito della festa.

Lo osservo mentre cammina senza sosta avanti e indietro passandosi le mani tra i capelli. Vorrei tanto sostituire le sue mani con le mie..

Sussulto quando si blocca di colpo. Fissa le sue gemme sui miei occhi.
"Non andrò con lui." Bisbiglia.
Sbatto gli occhi più volte perché credo di non aver capito bene.
"Che stai-"
"Non andrò con lui, Alex!" Ripete più convinto di prima. "Non ho alcuna intenzione di lasciare la mia famiglia, i miei amici e soprattutto te."

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