31.

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"Stai bene?"
Qualcosa dentro di me si sta contorcendo, nel mio stomaco sembra essere scoppiato il caos.

Quasi mi sembra un sogno. Harry mi sta rivolgendo la parola dopo quasi un mese di assoluto silenzio.
Sta cercando di essere distaccato, ma si capisce che vuole sapere davvero come sto.

"Si." Accenno un piccolo sorriso.
Restiamo a fissarci in silenzio per un tempo che a me sembra un'infinità, ma sicuramente sarà passato solo qualche minuto.

Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi verdi, che tanto mi sono mancati in questi giorni. So che non riusciremo mai ad andare davvero d'accordo, siamo troppo diversi credo, ma non so se voglio rinunciare a lui.

"Ehm.." Selena si schiarisce la voce e solo in quel momento mi ricordo di lei.

Harry è il primo a distogliere lo sguardo. Lancia una piccola occhiata alla mora accanto a me, ma non le dice nulla.

Lei mi guarda confusa, ma io non riesco a dire una parola, sono come bloccata.
"Io vado." Il riccio fa un piccolo sorriso, poi si gira e va via.

Sospiro continuando a guardare il punto in cui è scomparso. Mi sembra tutto così assurdo, come può quel ragazzo farmi questo effetto?

Non mi era mai capitato con nessuno e adesso arriva lui, abbatte la mia corazza di ghiaccio e mi fa sentire strana e stupida.
Non posso cedere. Devo imparare a mantenere il controllo.

"Che è successo?!"
Selena è ancora appoggiata alla porta del bagno e, quando mi giro verso di lei, noto il suo sguardo confuso.

"Sei stata dieci anni chiusa in quel bagno." Dico, come se questo potesse spiegare quello che è successo.
Ma la mia amica non è stupida e non si fa prendere in giro facilmente.

Incrocia le braccia al petto e mi fissa.
Sospiro "Josh è arrivato qui mentre ti aspettavo e ha cominciato a fare lo stupido, ma Harry è intervenuto prima che potesse fare qualsiasi cosa e l'ha fatto scappare via. Non so cosa ci facesse da queste parti, dato che i ragazzi mi avevano detto che stava studiando a casa." Parlo velocemente in modo che non mi possa interrompere.

"Oh.." Si passa una mano tra i capelli con un'aria colpevole e a quel punto capisco che lei sa qualcosa che io non so.
"Selena, sputa il rospo."

La fisso. Sta cercando di tenere duro, ma so che parlerà. Odio quando mi nascondono le cose, soprattutto se a farlo è una mia amica.
"E va bene!" Cede "Con quei occhi grigi che ti ritrovi saresti in grado di mettere a disagio chiunque." Sbotta.

Sorrido fiera di me, ma ci metto un nanosecondo a tornare seria appena comincia a parlare.
"Harry non sta studiando a casa."
Spalanco gli occhi dalla sorpresa.
"Ma i ragazzi mi hanno detto così e poi lui non si è più visto in giro."
Selena scuote la testa "Viene ad orari diversi dai nostri.. Avevi ragione, ti sta evitando." Distoglie lo sguardo.

Sento un groppo in gola, che mando giù a fatica.
"E tu lo sapevi, e non mi hai detto niente.." sussurro più a me stessa che a lei, come per capacitarmi di questa cosa.

"Volevo dirtelo ma i ragazzi mi hanno detto di non farlo." Fa per toccarmi, ma mi scanso.
"Quindi mi avete mentito tutti. Ma che senso aveva? Sapevo già che mi stava evitando." Mi allontano da lei.
Non ci posso credere.. Pensavo di potermi fidare di loro e invece mi hanno mentito, senza alcun motivo.
"Alex, aspetta!" Mi prende per un braccio.

Mi strattono dalla sua presa "Dovevo immaginarlo. Alla fine siete più amici suoi che miei."
"Non dire sciocchezze. Ci siamo legati tutti a te."
Sbuffo "E che bel modo avete di dimostrarlo."

Lei sospira "Harry non voleva che lo sapessi." Abbassa lo sguardo sulle sue scarpe.
"E che bisogno c'era di mentirmi? Avreste potuto non rispondere quando ve l'ho chiesto o avreste potuto dirmi la verità."

Lei resta in silenzio. Sa che ho ragione e non c'è molto da aggiungere.
"Ho bisogno di stare sola." Mi allontano verso l'uscita. So che non mi seguirà, ha capito che ho bisogno dei miei spazi per ora.

Esco dal college e comincio a camminare verso casa.
Il mio telefono squilla più volte. Una chiamata di Liam, che ignoro. Una chiamata di Niall, ma ignoro pure questa. Selena sarà andata subito dai ragazzi a fargli sapere ciò che è successo e adesso mi stanno tartassando di telefonate.

Mi chiama pure Louis e mi trovo almeno quattro chiamate di Zayn. Le ignoro tutte. Non ho voglia di parlare con loro per ora. Ho bisogno di calmarmi, di ragionare.

Un colpo di clacson mi fa saltare in aria.
"Alex."
Mi giro verso la macchina bianca e vedo Shawn con il gomito appoggiato al finestrino.
"Sali, ti accompagno." Mi sorride.
Non me lo faccio ripetere due volte. Faccio il giro della macchina e salgo.

"Scusami, ti ho spaventata." Poggia una mano sulla mia gamba.
Sono felice di vederlo, almeno lui non mi ha mentito.

"Ero sovrappensiero."
Mi lancia un'occhiata "Tutto bene?"
"Si, tutto benissimo." Gli sorrido, cercando di renderlo il più sincero possibile e, a quanto pare, ci riesco.
"Ti va di fare un giro?" Mi chiede.

Magari è proprio quello che mi serve per distrarmi.
Annuisco e Shawn gira a sinistra prima del vialetto di casa mia.

Passiamo il pomeriggio al parco qui vicino e per un momento mi scordo tutto, penso solo a ciò che mi dice Shawn e al fatto che sia sempre così carino e gentile.

Ha capito che qualcosa non va, ma non ha fatto domande. Mi ha presa per mano e ha cercato di farmi ridere il più possibile.
Mi ha raccontato di quando si è fatto il tatuaggio della rondine.

All'inizio non ne era tanto sicuro, ma poi si è convinto a farlo e ha piagnucolato come una femminuccia.
"Davvero?" Ho le lacrime agli occhi di quanto sto ridendo.

"Ehi! La mano è piena di nervi e piccole ossa. Fa male!" Si giustifica lui.
"Certo." Lo prendo in giro.
"Ti stai prendendo gioco di me?"
"Forse."
"Nessuno si prende gioco di me. Ne subirai le conseguenze."

"Ma prima dovrai prendermi." Mi stacco dalla sua mano e comincio a correre nel sentiero. Scelta del tutto sbagliata dato che sono una schiappa nella corsa e invece Shawn è un giocatore di basket allenato.
Infatti mi prende dopo nemmeno due minuti.

Mi ritrovo schiacciata contro il suo petto mentre rido come una forsennata e lui mi guarda con un sorriso stampato in faccia.

"Sei molto bella."
Smetto di ridere, ma il sorriso non abbandona il mio viso.
"Neanche tu sei tanto male."

Lui alza gli occhi al cielo e poi mi guarda negli occhi.
Torno subito seria, appena mi accorgo che si sta avvicinando molto lentamente. Vuole baciarmi ma sta cercando di cogliere un qualche mio segnale. Sta cercando di capire se mi allontanerò oppure no.

Ma io resto immobile. Non mi voglio spostare.
Voglio che mi baci, voglio capire cosa provo, voglio dimenticare gli occhi verdi di Harry.

Le sue labbra si poggiano delicatamente sulle mie. Sono morbide ed esperte, ma non quanto quelle di Harry.
Sento un leggero sfarfallio nello stomaco, ma non l'uragano che ho provato con Harry.
E non riesco a smettere di paragonarlo ad Harry.

Mi costringo a smettere di pensare a lui e allora mi concentro solo su Shawn. Gli metto le braccia al collo e lui stringe la presa sui miei fianchi. Presto la sua lingua si fa spazio nella mia bocca ed è così che mi trovo a ricambiare il bacio, solo che non so se lo sto facendo per la ragione giusta.

Sono la prima ad allonatarmi.
"Sarà meglio tornare." Sussurro a pochi centimetri dalla sua bocca.
Ha le labbra gonfie e rosse e devo ammettere che è adorabile.

Annuisce, mi prende per mano e mi accompagna a casa.
Quando si ferma di fronte al vialetto, gli do un leggero bacio sulle labbra e poi corro verso la porta di casa.
La apro e la chiudo nel giro di un secondo. Mi ci appoggio sopra e chiudo gli occhi.

"Con chi hai limonato?"
Spalanco gli occhi, vedendo zia Judith con un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

I see you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora