25.

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È da circa due settimane che Harry mi ignora.
Non si siede più a mensa con noi, non esce con i ragazzi se ci siamo anche io e Selena e quando mi vede nei corridoi del college non mi rivolge nemmeno uno sguardo, gira a largo e mi evita.

Forse da un lato è meglio così.
Questo dovrebbe bastare a farmi scordare di lui, eppure ogni volta che lo vedo spero che si accorga almeno della mia presenza. Se lo fa, non lo dà a vedere.

Oggi ho deciso di mangiare nel giardino sul retro della mensa. Selena ha protestato un po' all'inizio, ma poi l'ho convinta a lasciarmi andare. Le ho detto che volevo passare un po' di tempo da sola e alla fine ha ceduto. In realtà volevo che Harry tornasse a stare con i suoi amici e , dato che a quanto pare il problema sono io, gli ho lasciato un po' di spazio.

Non ho raccontato alla mia amica di quello che è successo a casa di Niall, non mi sento ancora pronta.

Quella sera mi sono sentita umiliata e non voglio che Selena lo sappia per ora. Magari più avanti glielo racconterò.

Mi siedo su una panchina e osservo il panino che ho tra le mani. La fame mi è passata e non credo che riuscirei a mandare giù un solo boccone, perciò lo rimetto dentro la borsa.

"Fa così schifo?"
Alzo la testa e mi accorgo solo ora del ragazzo appoggiato al muretto di fronte.
Non lo avevo notato prima, presa com'ero dai miei pensieri, e ammetto che un po' mi ha spaventata.

Lo guardo confusa non capendo a cosa si riferisca.
Lui ridacchia e si avvicina.

È molto carino: molto alto, fisico da atleta, carnagione chiara in perfetta sintonia con i suoi occhi e capelli scuri.

"Posso?" Mi chiede indicando la panchina.
Mi sposto di lato per fargli spazio.
So che dopo quello che è successo con Josh dovrei evitare di fidarmi degli sconosciuti, ma questo sembra talmente innocuo che non riesco a resistere.

Resto a fissarlo per qualche secondo. Ha un tatuaggio sulla mano, una rondine.

"Sono Shawn." Si presenta.
"Alex."
"Come mai tutta sola?"
"Potrei chiederti la stessa cosa."
Incrocio le braccia al petto e guardo l'entrata della mensa, mentre sento i suoi occhi su di me.

Scoppia a ridere e alza le mani in segno di resa.
"Non volevo farmi gli affari tuoi. Mi chiedevo solo come una bella ragazza come te possa mangiare sola su una panchina."
Colpita e affondata.

"Volevo stare sola."
"Oh, preferisci che me ne vada?"
In realtà la sua compagnia non mi dispiace.
"Puoi restare se vuoi."

Shawn si mette comodo sulla panchina e poi pesca dalla sua tasca un pacchetto di caramelle alla menta.
"Vuoi?" Mi chiede.

Accetto volentieri, almeno questo non dovrebbe farmi salire su ciò che ho mangiato stamattina.

"Allora, Alex, sei nuova qui?"
Si porta la mentina alle labbra e poi riposa il pacchetto.
"Ormai sono qui da un paio di mesi."

È già passato così tanto tempo che quasi stento a crederci. Non ci ho nemmeno fatto caso.
"Strano. Non ti ho mai vista in giro."
"Nemmeno io ho mai visto te."
Si gira un po' più verso di me per potermi guardare meglio.

"Forse perché passo la maggior parte del tempo in palestra."
"C'è una palestra qui?"
Scoppia a ridere mentre annuisce.
"Sei simpatica." Mi sorride.

Ma io non stavo scherzando, davvero non sapevo ci fosse una palestra.
Shawn nota che sono rimasta del tutto seria e mi guarda in modo buffo, mi fa quasi ridere.

"Davvero non l'hai mai vista?" Mi chiede sconcertato.
Adesso è il mio turno di ridere.
"No." Ammetto.

Lui fa una faccia sconvolta, un po' lo fa a posta e la cosa mi diverte.
"Ma è inconcepibile! Te la farò vedere prima o poi."
"Che fai nella palestra?" Domando.
Un po' mi incuriosisce. La cosa sicura è che mi sta facendo sentire un po' meglio rispetto a stamattina. Per un attimo ho dimenticato Harry, il bacio e tutto il resto.

"Gioco a basket."
"E sei bravo?"
"Molto bravo." Si vanta facendomi scoppiare a ridere per la seconda volta.

"Che ridi? Sono serio."
Stento a crederci dato il sorrisetto che ha stampato in faccia.
"Non lo metto in dubbio." Ribatto.
Ridiamo ancora per un po',  poi fa un cenno alla mia borsa.

"Non hai mangiato. Vuoi che me ne vada così puoi farlo in pace?"
È molto gentile da parte sua farmi una domanda del genere.

Sta mostrando interesse per una ragazza che nemmeno conosce e se devo essere sincera non voglio che se ne vada.
"No, resta."

Mi studia per qualche secondo con i suoi occhi marroni, tanto diversi da quelli color giada di Harry..  Devo smetterla di pensare ad Harry!

"Come vuoi." Si poggia allo schienale della panchina.
Apprezzo il fatto che non mi abbia fatto domande sul mio digiuno, almeno lui non mi stresserà la vita su questo.

"Come mai non eri dentro?" Gli chiedo indicando la mensa.
"Be', anche a me piace passare un po' di tempo da solo." Mi sorride sincero.
Per una volta non mi sento quella strana. Sento che lui mi capisce e non mi giudica.

"Anche tu sei simpatico." Ricambio il sorriso e lui ridacchia.
"Così si dice." Sventola una mano sulla sua faccia.
"E anche presuntuoso." Rido.

"Si, anche questo." Alza le spalle.
Mi sento molto meglio adesso.
"Che ne dici di vederci ogni tanto?" Mi chiede.

Sul momento, ammetto che mi ha colto alla sprovvista. Sono un po' sorpresa perché non me lo aspettavo, ma ammetto anche che non mi dispiacerebbe passare altro tempo con lui.
"Forse." Rispondo vaga.

Un angolo della sua bocca si alza in un sorriso e questo mi ricorda un certo ragazzo dai capelli ricci.. A cui sto continuando a pensare anche se non dovrei.
Stupida, stupida, stupida!

"Lo prendo come un si."
"Ma è un forse."
"Ma non è un no."
Ha ragione. Sospiro e alla fine cedo.

"Non è un no." Annuisco.
"Ottimo!" Esulta nello stesso momento in cui Selena esce dalla mensa.
"Alex, dobbiamo andare a lezione." Posa lo sguardo sul ragazzo seduto accanto a me.

Prima lo guarda confusa, poi sbatte gli occhi più volte e gli fa un cenno di saluto. Si conoscono?

"Devo andare." Gli sorrido mentre mi alzo.
"Allora ci vediamo Alex."
Cammino verso la mia amica senza smettere di guardarlo.

Gli sorrido, ma non dico nulla e l'ultima cosa che vedo prima di voltarmi è il suo sorriso perfetto.

I see you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora