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L'ansia mi sta divorando le viscere, come se io stessi giocando insieme a loro, e non capisco se questa agitazione sia dovuta alla paura di vincere o perdere.

Cos'è che mi preoccupa di più? Vedere i sogni di Harry frantumarsi in pochi secondi o lasciarlo andare per la sua strada?

Io davvero non lo so.. L'unica cosa che so è che sto stritolando la mano destra  di Selena e la sinistra di Niall, tanto che continuano a guardarmi male, ma io li ignoro e continuo a stringere.

Le squadre sono in pareggio quasi dall'inizio della partita. C'è tensione nell'aria e agitazione; ogni volta che una delle due squadre riesce a segnare viene subito recuperata dall'altra.

Anche i ragazzi sembrano abbastanza nervosi, lo si capisce dalle continue imprecazioni.

Non manca molto alla fine e ho quasi paura di vedere il resto.

"Dai cazzo!" Urla Niall accanto a me, super concentrato sulla partita. Segue ogni mossa dei suoi amici come se fosse uno psicopatico, ma sono sicura che abbiamo tutti più o meno la stessa espressione in questo momento.

Il coach chiede time-out ed è allora che noto subito il nervosismo di Harry, mentre si toglie il casco e si passa una mano, tremante di rabbia, tra i capelli.

Io ed Harry non abbiamo mai avuto una vita facile, per diversi motivi, ma entrambi riguardanti la famiglia. Lui i problemi con sua madre, io la perdita della mia famiglia. Be ' diciamo che la vita non è mai stata generosa con noi.

Anzi tutto il contrario. Ci è sempre stata ostile, non è mai stata dalla nostra parte. E adesso lui ha la possibilità di cambiare tutto questo.

So che ciò lo allontanerebbe da me inevitabilmente, ma non sono così egoista da fargli questo. Non sono così egoista da impedirgli di realizzare il suo sogno per stare con me.

Non è questo che voglio. Io lo amo e so quanto lui tenga ad entrare il quella squadra famosa, so che questo è il suo sogno e lo è sempre stato.

La sua vita potrebbe prendere la svolta di cui ha bisogno e lui se lo merita, a prescindere dalla mia presenza.

Si merita di essere felice, con o senza di me, e se per farlo dovrà andare lontano chilometri non importa, lo aiuterò come meglio posso.

È proprio per questo che mollo le mani dei miei amici, bisbigliando un "Torno subito" senza nemmeno essere sicura che mi abbiano sentita.

Scendo giù dagli spalti, fino a raggiungere la rete che separa il campo dal resto degli spettatori.
"Harry!" Urlo per attirare la sua attenzione.

I suoi occhi verdi si posano sui miei, frustrati e pieni di angoscia. Sembra confuso per un attimo, mentre continuo a fargli cenni convulsi,  come una pazza che sta avere una crisi epilettica.

Il coach mi guarda male appena si accorge della mia presenza.
"Signorina non credo sia il momento." Non mi sfugge il disprezzo e la rabbia nella sua voce, ma non m'importa. Ho assolutamente bisogno di parlare con Harry.

Lo ignoro, proprio come fa Harry, mentre si avvicina a me nonostante i richiami dell'allenatore.

"Alex, che stai facendo?" Sussurra a pochi centimetri dalla mia faccia. Poggia la sua mano sulla rete, proprio sopra la mia.

Con la mano libera, gli accarezzo la guancia e sposto una ciocca di capelli dal suo viso.
"Io credo in te.." sussurro a mia volta. Sto cercando di incoraggiarlo in qualche modo, ma non so esattamente da dove cominciare.

Non ho mai fatto una cosa del genere, non so come comportarmi, quindi lascio che sia il mio cuore a parlare per me.

Lo sguardo di Harry si addolcisce per un nanosecondo, prima di tornare cupo.
"Ci sto provando, ma non riesco.. io.." Si passa una mano tra i capelli frustrato.

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