I see you.

82.

Harry's pov

Un coglione. Ecco cosa mi sento mentre aspetto Alex sul litorale della spiaggia.

Ho provato a farla ragionare, ma non ne ha voluto sapere di farsi venire a prendere. Avevo progettato ogni cosa alla perfezione per questa serata e lei ha già ribaltato tutto rifiutandosi di venire in macchina con me. Ha deciso che ci saremmo visti qui ed io non ho potuto fare nulla per farle cambiare idea.

Quella ragazza riesce a mandarmi fuori di testa con una facilità impossibile.
Un piccolo sorriso abbandona le mie labbra pensando a ciò che è successo stamattina in spiaggia.
Assurdo. Persiste nella mia testa anche quando non c'è.

Dopo non so quanto tempo che non faccio altro che camminare avanti e indietro sul marciapiede, decido di sedermi a terra. Perché ci sta mettendo tutto questo tempo?

E se le fosse successo qualcosa?
Scatto in piedi con occhi spalancati, pronto a correre verso casa sua per capire dove si sia cacciata, ma una figura rossa in lontananza mi costringe a bloccarmi.

I capelli castani, sciolti sulle spalle, seguono il movimento del vento come il vestito rosso che fascia perfettamente le sue curve, corto sul davanti e più lungo dietro, così scollato da provocarmi un attacco d'ansia.

E poi eccoli. I suoi occhi di ghiaccio. I suoi diamanti pronti a catturare i miei smeraldi già persi su di lei.

È bellissima. Non c'è altro da dire.

"Ciao" sorride una volta avermi raggiunto.

Ma come fa ad essere così perfetta?

Continuo a guardarla come se fosse l'unica stella presente in un cielo di nuvole, perché in fondo lei per me è proprio questo. È quella stella luminosa che mi da la speranza di poter avere ancora un cielo sereno.

Sono consapevole di sembrare un imbecille alle prime armi, ma non m'importa. Lei mi disarma, mi rende più stupido di quanto già non sia, mi fa sentire come se fosse la prima volta che vedo qualcosa di così bello e prezioso.

Mi sorride senza mai staccare gli occhi dai miei. Forse è il caso che cominci a dire qualcosa..

"C-ciao.." Ok, non esattamente quello che speravo.
Mi schiarisco la voce "Sei.. sei.." avanti non è così difficile formulare una frase, lo faccio da tutta la vita!
".. diversa." Diversa? Ma che cazzo dico?

"Cioè nel senso che stai bene, voglio dire sei bellissima. Non hai mai indossato questo genere di vestiti, quindi sembri diversa, ma sei bellissima. Non che prima non lo fossi, insomma per me sei sempre bellissima" mi blocco di colpo vedendola sogghignare.

Se fossi solo mi prenderei a pugni. Un ragazzino in preda agli ormoni, ecco cosa sono. Ma che mi prende?
Ah, l'amore. Ti stordisce peggio della miglior droga al mondo.

"Ehm.. grazie"

È evidente che stia cercando di trattenere le risate per la figura di merda che ho appena fatto.
Mi sa che è arrivato il momento di riprendere in mano la situazione.

Le afferro i fianchi avvicinandola a me con uno scatto. Per un attimo i miei occhi si posano sulla profonda scollatura, che mi distrae non poco, ma torno a guardare i suoi occhi, a quella ci penserò dopo.

Sento la pelle d'oca sulle sue braccia mentre la accarezzo delicatamente, come se fosse di porcellana.

Mi guarda con quegli occhi da cerbiatta che si ritrova e non riesco più a trattenermi. Le mie labbra raggiungono le sue in un attimo, facendomi provare sollievo al solo contatto.

Pensavo si sarebbe allontanata, ma invece risponde al mio bacio con più foga, provocandomi un fremito nei pantaloni.
Non pensavo che lo avrei mai detto ma.. Non ora bello! Voglio godermi questo bacio.