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Con lei nella stessa camera, al mio fianco, era impossibile dormire. Riuscii a capire che anche lei era ancora sveglia ascoltando i suoi sospiri. Nessuno dei due riusciva a prendere sonno e così decisi di girarmi verso di lei e parlare.

"Possiamo parlare?"
Lei non mi diede una risposta, semplicemente si girò a guardarmi per poi annuire col capo.

"Riguardo a quella sera?" chiese.

"Si." risposi. "Mi dispiace. Mi dispiace di averti rovinato un giorno così importante."

"Va' al dunque."

"Non ho baciato Alice." confessai.

"La foto dice il contrario, Christopher."

"Lo so ma, se soltanto tu quella sera non fossi andata via, ti avrei spiegato tutto e adesso non saremmo in questi casini." continuai. "È stata lei a baciarmi. Aveva pianificato di scattare una foto per poi mostrarla a te. Mi ha ricattato dicendomi che se non fossi partito con lei per l'Europa lasciandoti ti avrebbe mostrato la foto. Io non ho accettato e così quella sera lei si è presentata alla tua festa." raccontai tutto.

"Perché dovrei crederti?"

"Perché un tempo ero il ragazzo che amavi. Il ragazzo di cui eri innamorata."

"Christopher che questa sia la verità o no io non posso farci nulla. Ormai ho trovato un ragazzo che mi rende felice e mi fa stare bene e non posso chiedere di meglio." ennesimo colpo al cuore.

"Ricominciamo da capo." cercai di farle cambiare idea.

"No Christopher, ormai quel che è fatto è fatto."

"Ti riconquisterò. Riuscirò a farti innamorare di nuovo di me. È una promessa." dissi prendendole la mano.

"Buonanotte Christopher." spense la lampada, dandomi nuovamente le spalle

Clara's Point of View:

Quello che Chris mi raccontò mi aveva davvero sconvolta. Non credevo che Alice sarebbe arrivata a così tanto. È colpa mia se non ho voluto ascoltarlo. Adesso non sarei qui a piangermi addosso per aver commesso un errore. Sarei felice con lui, ma ormai ho un fidanzato, una nuova vita.

Ma sono davvero certa di amare Riccardo? Fino a qualche mese fa ne ero convinta. Adesso che è arrivato Christopher qualcosa è cambiato. Qualcosa mi impedisce di lasciarlo andare per il mio attuale ragazzo. Il destino ha voluto che ci separassimo e così è andata.

Christopher's Point of View:

La sveglia suonò e così ebbe inizio la dura giornata. Quel giorno avremmo dovuto registrare Dolor de Cabeza, ma incontrare Riccardo era l'ultimo mio desiderio. Non volevo vederlo per niente altrimenti non sarei riuscito a trattenere un pugno. Qualcosa aveva contro di me come io l'avevo contro di lui. Decisi di non pensarci e andare a farmi una doccia fredda per schiarirmi le idee. Dopodiché indossai gli abiti a noi inviati per il videoclip e scesi di sotto a fare colazione. L'unica che ancora dormiva era Clara o almeno così credevo.

"Buongiorno ragazzi." dissi controvoglia.

"Come siamo sexy oggi, eh? Su chi vuoi fare colpo?" chiese faccia-attira-pugni.

"Oggi non è giornata quindi evita di parlare." risposi.

"Nervoso?"
"Molto, quindi, ti ripeto, evita di parlare."

"Christopher." mi chiamò Joel. "Seguimi."

Arrivammo in camera sua dove c'era Zabdiel sdraiato sul letto. Non capii come fece a raggiungere il letto in così poco tempo.

"Sai che a Clara non piace questo atteggiamento, soprattutto col suo ragazzo."

"E quindi? Dovrei tenermi le sue provocazioni? No, grazie. Io l'ho avvisato che oggi non è giornata e un pugno glielo avrei dato volentieri."

"Ma non lo farai ovviamente, vero?" mi rimproverò.

"Avete finito di parlare? Se non si fosse capito starei cercando di dormire." spuntò di punto in bianco Zabdiel, sul quale due secondi dopo ci fiondammo io e Joel. "Ma che problemi avete oggi?" gridò. "E va bene, mi alzo, giuro." disse alzando le braccia in segno di resa.

"Vai tu a svegliare Clara?" chiese Joel.

Annuii.
Entrai in camera sua e vidi che era già vestita e stava sistemando il suo letto.

"Giorno." dissi facendole prendere un colpo.

"Ho perso dieci anni di vita Christopher!" respirava velocemente con la mano sul petto.

Non risposi e la bloccai al muro.

"Christopher non di nuovo." disse guardandomi negli occhi.

"Di nuovo cosa?" chiesi vago avvicinandomi alle sue labbra.

"C'è Riccardo di sotto."

"Come fai a saperlo?" chiesi scocciato.

"L'ho sentito."

"Smettila di pensare a lui e per una volta pensa a me!" gridai.

"Smettila di urlarmi in faccia!" urlò lei a sua volta.

"Guardami negli occhi e dimmi che non provi più nulla per me." dissi. "Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami più." continuai.
Non riuscì ad alzare lo sguardo. "Ho detto guardami!" le alzai il mento. "Io..."

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora