•Capitolo 42•

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Due settimane dopo
Pov's Clara
"Pronta?" chiese Chris. "Quasi." risposi. "Ma andiamo sei lì dentro da circa venti minuti." sbuffò.
"Christopher ogni donna ha bisogno dei suoi spazi. Lo sai?" dissi.
"Sbrigati." rispose. Dopodiché uscii da quel bagno essendo pronta. Quel giorno partimmo per l'Ecuador. Christopher insisteva nel volermi presentare sua madre. Arrivammo all'aeroporto per poi fare i tickets per il volo.
"I passeggeri del volo B10 sono pregati di salire." ecco la solita voce che avverte il prossimo volo ovvero il nostro.
Salimmo e ci sedemmo nei posti assegnati. Mi ritrovai vicino al finestrino mentre Chris era seduto al mio fianco. Prese il cellulare circa venti minuti prima di partire e fece un'instagram story.
"CNCOwners! Sono qui in aereo per andare nel mio Paese. L'Ecuador. Purtroppo il viaggio sarà molto lungo e quindi ci risentiremo al mio arrivo!" disse facendo attenzione a non inquadrarmi.
"Credo che non sia ancora il momento di mostrarmi alle CNCOwners. Non mi sento pronta e sicuramente non mi accetteranno." dissi.
"Piccola dovranno accettarti. Il destino ha voluto che ci incontrassimo e adesso non ti lascerò andare se le Cncowners non ti accetteranno. Dovranno farci l'abitudine prima o poi." rispose facendomi una carezza.
"Vieni qui." disse per poi abbracciarmi. Appoggiai la testa sul suo petto e così mi sentivo in paradiso.
"Sono comodo?" chiese. "Sei come un cuscino per me." risposi ridendo.
"Amore non siamo neanche partiti e già pensi di trascorrere queste ore di viaggio su di me?" continuò ridendo anche lui.
"Sai non è una cattiva idea." risposi.
"Perché ti dà fastidio? Non vuoi che dorma abbracciata a te?" chiesi staccandomi da lui e sedendomi per bene sul mio sedile.
"Eh? No, no vieni qui." rispose lui riportandomi tra le sue braccia. "Con te trascorrerei la vita abbracciati." disse baciandomi la testa. "Che sdolcinato che sei." affermai. "Vuoi che faccia il duro? Va bene." disse.
"Perfetto. Per tutto il viaggio non dovremo calcolarci. Ci stai?" chiesi.
"Affare fatto." rispose. "Aspetta." disse.
"Posso baciarti per l'ultima volta?" chiese. "Non riesci a fare il duro vero?" chiesi sorridendo. "Certo che ci riesco ma sai più di dieci ore in aereo senza baciarti sarà sofferente." rispose. "Sei davvero impossibile da gestire." dissi. "Uff vuoi baciarmi o no?" chiese impaziente. "Me lo chiedi? Sarebbe difficile anche per me non baciarti per tutto il viaggio." risposi facendolo sorridere. Mi prese il viso tra le mani e diede inizio ad un bacio intenso che venne però interrotto.
"Scusatemi giovanotti potrei sedermi qui? È l'unico posto libero." chiese un'anziana signora. "Certo signora si accomodi pure." rispose Christopher.
"Dove eravamo rimasti?" chiese provocandomi. Non mi diede il tempo di rispondere che subito dopo ritrovai di nuovo le sue labbra sulle mie.
"Siete davvero molto carini sapete?" disse la anziana signora facendoci sorridere. "Come vi chiamate?" chiese.
"Clara e Christopher. E lei?" continuai.
"Mi chiamo Lucia. Dove siete diretti?" continuò lei. "Ecuador!" esclamò Christopher come un bambino. "Davvero? Quanti ricordi che ho lasciato lì." disse. "Spero belli." disse Christopher.
"Certo, certo." rispose. "Lì ho conosciuto mio marito. A quell'epoca ero in vacanza lì con i miei genitori. Avevo poco più di diciassette anni e un giorno lo incontrai. Inizialmente eravamo come cane e gatto, non potevamo sopportarci a vicenda..." Io e Chris ci guardammo negli occhi sorridendo dato che anche la nostra storia è iniziata in quel modo per poi lasciarla continuare.
"Pian piano iniziammo a fare amicizia. I miei mi permisero di crearmi un gruppetto di amici lì visto che sarei rimasta per circa un mese. Una sera scattò il nostro primo bacio il quale creò la nostra relazione. Durante questa ne combinò davvero delle grosse ma nonostante tutto non riuscivo a non perdonarlo. C'era qualcosa che mi impediva di lasciarlo andare. Purtroppo mio marito pochi mesi fa è volato via e adesso si trova in un posto migliore dal quale sono sicura vegli su di me. Sapete voi due siete la copia perfetta di me e mio marito alla vostra età. Fammi indovinare Clara questo mostro qui combina solo guai vero?" disse.
"Beh... Non posso dire che sia un santo perché di guai ne ha commessi però proprio come lei, io non riesco a non perdonarlo." risposi facendo sorridere Christopher. "E invece? Lei com'è?" chiese Lucia a Christopher riferendosi a me. "Lei è semplicemente una sorpresa tutta da scoprire. Ci sono lati di lei di cui ancora non conosco l'esistenza a causa della nostra lunga distanza." rispose. "Ah perché non vi vedete quasi mai?" chiese. "Vede io faccio parte di un gruppo musicale. Tra concerti e cose varie non ho quasi mai il tempo e a causa di un mio grandissimo errore ci siamo separati per mesi ma, siamo ritornati insieme più forti di prima e adesso stiamo andando nel mio Paese perché le voglio presentare mia madre." raccontò Christopher. "Che dolce." rispose. "Va bene. Vi lascio alle vostre cose. Godetevi la vita ragazzi che siete giovani!" continuò.
"Io e te abbiamo una scommessa." dissi.
"Giusto." rispose. Mi allontanai da lui il più duramente possibile per stare al gioco. Appoggiai la testa al finestrino e mi addormentai lì in volo.
"..."
Continua...
Capitolo 42❣️
Capitolo abbastanza corto. Perdonatemi per la mia lunga assenza. Domani credo che arriverà il capitolo 43. Vi ringrazio tantissimo per le 5mila letture. Ancora non posso crederci. Grazie mille 🙏 ❤️
Fate le domande ai personaggi daii😜🙊!
🌟Luisa 🌟

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora