"Che hai in mente?" chiese Azzurra.
"Abbiamo due tappe in Italia. Napoli e Milano giusto?" chiesi ai ragazzi non essendo sicuro, i quali annuirono.
"La sera dopo il concerto di Napoli andremo da Clara. Le faremo una sorpresa e subito dopo le chiederò di sposarmi." dissi.
"Bella idea." risposero in coro.
"Adesso Clara dov'è?" chiese Richard.
"Egitto. Sharm El Sheikh." risposi bevendo un bicchiere d'acqua.
"Sul serio?" chiese ancora.
"Si." annuii.
"Abbiamo poco tempo. Tra due giorni ci sarà la data a Napoli e non ho ancora organizzato nulla." dissi preoccupato.
"Sta' tranquillo. Adesso ti passerò dei numeri telefonici e potrai parlare con chiunque per organizzare la tua sorpresa." esclamò Joel poggiandomi una mano sulla spalla.
"E se lei uscisse e al tuo ritorno trovasse la casa piena di rose?" sorrisi pensando tra me e me.
"Dopo le annaffierai tu?" scherzò Richard.
"Lo faremo insieme." risposi guardando il vuoto.
"L'abbiamo perso." disse Zabdiel.
"E già. Mi avete proprio perso." risi.
"Si è partito." continuò.
"Chiameremo mia zia per il servizio dei fiori. Ecco a te il numero." disse Joel attirando la mia attenzione.
"Devo telefonarle ora?" chiesi.
"E quando sennò?" disse lui passandomi un telefono.
Dopo circa tre squilli finalmente sentii una voce dall'altra parte del telefono.
Inizio chiamata
"Salve vorrei farle una richiesta." dissi.
"Mi dica pure." rispose.
"Volevo sapere se si potesse fare un ordine del tipo colmare una casa di rose rosse. Conosce quelle ghirlande di rose che scendono una rampa di scale? Potrebbe creare una scia fino alla porta, mentre per il resto faccia secondo le sue idee." sorrisi.
"Oh certamente. Una proposta di matrimonio?" chiese.
"Esattamente." risposi.
"Bene, mi dica l'indirizzo di casa e l'orario in cui dev'essere tutto pronto." esclamò.
"Via ***, riguardo all'orario va bene per mezzanotte." risposi.
"Perfetto. Allora sabato la richiamerò per sicurezza." disse.
"Va bene, arrivederla." risposi.
Fine chiamata.
"Le rose sono a posto. Adesso dobbiamo convincere qualcuno a far uscire Clara fino a mezzanotte." sospirai.
"Ci penso io. Potrei chiamare mia cugina Marta e dirle di uscire per l'intero pomeriggio." disse Joel.
"Perfetto." risposi.
"Cosa manca? L'anello." esclamai emozionato.
"Erick e Carmen con me. Dovrete aiutarmi nella scelta." li trascinai con me.
Entrammo in auto e così iniziai a far loro delle domande.
"Avete qualche idea? Insomma Carmen tu la conosci bene, secondo te quale anello potrebbe piacerle?" chiesi.
"Christopher qualcosa di non troppo appariscente. Clara non è d'accordo sul fatto che tu spenda troppo e soprattutto le piace la semplicità, quindi anche un anello con un piccolo diamante andrebbe bene." spiegò.
"Mi darete una mano anche in gioielleria. Quello che a voi piacerà maggiormente sarà quello giusto." dissi cambiando la marcia.
"Christopher devi sceglierlo tu, non noi." rispose Erick.
"Lo so, ma ho paura che non le possa piacere e chiedendo a voi andrei sul sicuro." sospirai.
"Si, ma Clara sarebbe più contenta se lo scegliessi tu. E sono sicura che tu sia capace di trovare quello adatto a lei." continuò Carmen.
"Va bene, entriamo." dissi aprendo la portiera.
"Salve. Potrei vedere qualche anello per una proposta di matrimonio?" chiesi cordialmente.
"Certamente. Ha già qualche idea?" chiese l'uomo dietro il bancone.
"Qualcosa di semplice e non troppo appariscente." sorrisi.
"Perfetto, ecco a lei alcuni modelli." disse tirando fuori una scatola da cui tirai fuori alcuni anelli.
Guardai confuso i ragazzi al mio fianco, i quali mi spronarono a cercare continuamente fino a quando non trovai la mia salvezza.
Vidi nascosto un anello d'argento con un piccolo diamante poggiato sopra. Sarebbe stato sicuramente l'anello dei suoi sogni.
"Ragazzi l'ho trovato." sussurrai fissandolo.
"È quello giusto?" chiesero in coro.
"Credo proprio di si." risposi tirando fuori il portafogli.
"Questo qui allora?" chiese l'uomo sorridendo e facendomi annuire.
Usciti dal negozio entrammo di nuovo in auto per ritornare a casa quando ricevetti una telefonata da Joel. Collegai il bluetooth all'auto e risposi.
Inizio chiamata
"Tutto a posto, ho parlato con Marta, la quale la terrà impegnata tutto il pomeriggio." disse.
"Hai preso l'anello?" continuò.
"Si direi che sia tutto pronto." risposi.
"In realtà no." disse.
"Come no?" chiesi stranito.
"Le fan Christopher. Non sanno niente di niente e all'improvviso ti sposi. Cosa pensi di fare?" chiese facendomi sbuffare.
"Ho sempre pensato che la carriera non debba mai interferire nella vita privata. Sono giovane, lo so, ma sono innamorato abbastanza per potermi sposare e soprattutto è una cosa che voglio io. Le fan capiranno." risposi.
"Bene. Sei positivo almeno." disse.
"Stiamo arrivando. Ne parleremo a casa." dissi io prima di attaccare.
Fine chiamata.
"Viva la positività!" risero all'unisono i due ragazzi presenti in auto.
"Zitti stupidi." risi anch'io.Pov's Joel
L'unica cosa da fare era convincere Marta a portare fuori Clara. Pochi minuti dopo l'uscita di Christopher chiamai mia cugina per avvertirla.
Inizio chiamata.
"Pronto, Joel?" disse.
"Esatto sono io." risposi. "Devo parlarti urgentemente e senza Clara." continuai.
"Parla pure, sono sola." rispose lei.
"Christopher ha preso una decisione importante, davvero molto importante." dissi.
"Cosa potrebbe essere di così tanto importante?" chiese.
"Vuole sposare Clara." risposi.
"Cosa? Ma ne è sicuro? Cioè è a conoscenza delle cose che cambieranno?" chiese a raffica.
"Si e non ha intenzione di cambiare idea. Dice che è talmente innamorato da volerla sposare." risposi. "Ma comunque ti ho chiamata per un motivo più importante per adesso. Ha intenzione di farle una sorpresa dopo il concerto di Napoli. Vuole che tu porti fuori Clara per tutto il pomeriggio e nel frattempo la zia riempirà la casa di rose rosse. Ovviamente Clara non deve saperne niente e per questo devi farle passare il tempo fuori." dissi.
"Joel il fatto è che lei voleva fare una sorpresa a Christopher. Le ho preso il biglietti per il concerto ed anche il meet & great proprio per farli incontrare quindi quel giorno noi saremo a Napoli." disse sorprendendomi.
"Ma è perfetto!" urlai.
"I timpani mi servono ancora Jo." rise.
"Si scusa. Allora a Christopher dirò che la porterai in giro per tutta la giornata quando invece sarete lì. Guarda immagino la scena. Lei che si trova lì accanto, e lui si gira trovandosi davanti l'amore della sua vita. Lei gli salta in braccio e così rivelano la loro relazione alle fan." sorrisi come un ebete.
"Secondo me ti droghi." sbottò lei facendomi ridere.
"Ci sentiamo più tardi per aggiornamenti. Un bacio." la salutai.
Fine chiamata
Poggiai il telefono sul letto per poi sbuffare e coprirmi gli occhi con le mani.
Sembrava che il tempo stesse scorrendo troppo velocemente e la mia sorellina stava per ricevere una proposta di matrimonio.
Sorrisi immaginandola arrivare con l'abito da sposa dei suoi sogni e cercai di scacciare via i pensieri negativi.
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La vida es un sueño || Christopher Vélez
Fanfiction[In revisione] *I capitoli con * sono quelli revisionati.* "Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami più." disse sul punto di piangere. Non riuscii ad alzare lo sguardo. "Ho detto guardami." continuò alzandomi il mento. "Io..."