•Capitolo 88•

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Qualche mese dopo...
La pancia iniziava a farsi notare e qualche volta si faceva sentire un dolore leggero.
Io, Chris, Joel ed Azzurra eravamo in auto diretti in ospedale per l'ecografia in cui, finalmente, avremo potuto scoprire il sesso del bambino.
Entrammo nella stanza salutando la dottoressa, che mi fece sdraiare sul lettino.
"Emozionati?" chiese prendendo nuovamente il gel.
"Molto." rispose Christopher.
"Bene Clara. Pronta per la sorpresa?" chiese prima di poggiare lo strano oggetto sulla mia pelle calda.
"Vediamo un po'." iniziò a percorrere la mia pancia.
"Dottoressa non ha niente da dire?" chiesi nel panico.
"Certo che si. Ci sono novità." sorrise distogliendo lo sguardo dallo schermo.
"Cari ragazzi, aspettate ben due gemellini. Un maschietto ed una femminuccia." continuò facendomi gelare il sangue nelle vene.
"Christopher due bambini." sussurrai con la voce tremolante.
"Due piccoli mostriciattoli per casa." sorrise asciugandosi una lacrima. "Un principe ed una principessa." continuò guardandomi profondamente. "La mia seconda principessa." disse per poi baciarmi dolcemente.
"Sono carini vero?" chiese Azzurra a mio fratello.
"Troppo. Un giorno diventeremo anche noi genitori." rispose innamorato.
"Queste sono le gambe della piccola. Guardate come scalcia." sorrise.
"Scommetto che sarà testarda come te." sorrise Christopher.
"Spera soltanto che il piccolo non sia stronzo come il padre altrimenti ti faccio fuori." risi guardandolo.
"Sono sicuro che sarà dolce come suo padre invece." disse Azzurra.
"Il piccolo invece cosa fa?" chiese Christopher.
"Sembra che stia cercando di prendere la mano della sua sorellina." sorrise.
"Avevo ragione." annuì la mia amica.
"Credo che questa sia la penultima ecografia. L'ultima la faremo il giorno del parto." disse prendendo appunti.
"Va bene. Arrivederla." salutammo.
"Adesso andremo a casa a riposare e non si discute. Poi stasera andremo al ristorante con i ragazzi per annunciare la notizia." sorrise Chris. "Ragazzi vi portiamo a casa?" continuò.
"No, Chris. Casa nostra è qui vicino quindi andremo a piedi." rispose Joel.
"Allora a stasera." entrammo in auto.
Nel giro di dieci minuti arrivammo a casa in cui decidemmo di guardare un film sul divano.
"Cos'è questo?" chiesi prendendo il telecomando per alzare il volume della televisione.
"Christopher siamo sui telegiornali." urlai per farmi sentire.
"Come?" chiese correndo al mio fianco.
"Sembra che il Christopher Bryant Vélez Muñoz che conosciamo bene abbia trovato la sua fiamma e crediamo che con lei voglia fare sul serio. Il ragazzo ha rivelato la loro relazione ad un concerto in Italia in cui veniamo a sapere che la ragazza sia Clara Pimentel, sorella di uno dei suoi migliori amici, Joel Pimentel. Andando avanti con le ricerche i due hanno deciso di sposarsi e sono in dolce attesa da ben sei mesi. Tra i due c'è davvero molta sintonia. Come la prenderanno le fan del gruppo latino?" disse la giornalista.
"Mi sento importante." rise abbracciandomi.
"Ci credi al fatto di avere due bambini in grembo? Cioè due bambini. Mi hai reso felice il doppio." disse di punto in bianco guardando la parete davanti ai suoi occhi.
"Sembra impossibile vero? Poco fa abbiamo visto un piccolo essere e oggi ce n'erano due." risposi.
"Sai cosa odio della gravidanza?" chiesi poi.
"Ingrassare? Sono sicuro che tu possa ritornare al peso giusto." disse cercando di consolarmi.
"No macché. Due bambini pesano il doppio, e non intendo fisicamente. Il pensiero di non essere una buona madre mi tormenta." dissi per poi vederlo roteare gli occhi.
Prese delicatamente le mie gambe per poi posarle sulle sue così da ritrovarmi tra le sue braccia.
"Ascolta. So benissimo che non è facile, ma milioni di persone sono riusciti a superare questo tormento. Anche io ho paura di non essere un padre perfetto, ma non mi abbatto. Lotterò per farli vivere sani e con una figura maschile al loro fianco. E lo stesso dovrai fare tu, perché so che madre migliore non potranno desiderare." confessò accarezzandomi per poi farmi sorridere.
"Perché sorridi?" sorrise anche lui.
"Ho immaginato te alle prese con i pannolini." fissai il pavimento.
"Oh no..." sospirò per poi scoppiare a ridere.
"Tu che fingi di essere un aeroplano con la piccola sulle spalle mentre le tieni le braccia aperte." continuai ridendo.
"E poi vedo me accanto a quel tavolo cercando di far mangiare il principino che rifiuterà il cibo. Testardo come il padre." dissi ancora girando lo sguardo verso quella direzione.
"Il padre non rifiuta mai il cibo." rispose.
"In effetti hai ragione." dissi facendolo ridere.
"Stavo pensando ai loro nomi." disse di tutto punto.
"Pensa ad un nome per la piccolina, io lo farò per il piccolo." dissi per poi iniziare a pensare.
"Che ne pensi di Emilia?" chiese.
"È carino, ma pensavo a qualcosa di più originale." risposi.
"Denise?" chiese iniziando a sorridere come un bimbo.
"Vedo che ti piace davvero molto." dissi per poi vederlo annuire.
"Beh anche a me piace tanto quindi sarebbe perfetto." sorrisi per poi ricevere un bacio a stampo.
"Tu invece? A che nome hai pensato?" chiese.
"Da piccola ho sempre desiderato di chiamarlo, semmai avessi avuto un bambino, Leo o Andrew." risposi.
"Ho un attimo immaginato me mentre cerco di prendere il bambino perché corre chiamandolo Leo. È fantastico." rispose.
"Denise e Leo non fate soffrire la mamma mi raccomando." si abbassò alla mia pancia per poi baciarla.

(...)

"Camminare sui tacchi con due bambini in grembo è davvero complicato." mi lamentai.
"Ti avevo consigliato di non metterli, ma non mi hai dato ascolto." rise.
"Non rinuncerò mai ai miei tacchi." lo fulminai con lo sguardo.
"Dai andiamo. Ci stanno aspettando." disse afferrando la mia mano una volta all'ingresso del ristorante.
Vidi in lontananza i miei genitori e zii, Yenny e Piedad, i nostri migliori amici e alcuni amici di vecchia data.
Salutai tutti ricevendo complimenti e sorrisi calorosi da ognuno di loro per poi attirare la loro attenzione ormai pronta a rivelare la notizia insieme al mio futuro marito.
"Oggi c'è stata la penultima ecografia. Io e Christopher eravamo tranquilli sapendo già che il bambino fosse sano. Poi, però, la dottoressa si è pietrificata per un momento e lì panico. Le ho chiesto cosa stesse succedendo e lei ci ha risposto con quasi le lacrime agli occhi. Io e Christopher non aspettiamo un bambino, ma ben due. Denise e Leo tra pochi mesi verranno alla luce e non possiamo che esserne più felici di così." dissi con le mani di Christopher poggiate sul grembo.
Qualche lacrima uscì dai nostri visi come da quelli di tutti i presenti.
Mancava poco alla nascita di due angeli.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora