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Clara's Point of View:

Riccardo mi aveva baciata.
Ero nel panico.

Mille ricordi di me e Christopher offuscarono la mia mente.

Pensai di staccarmi, ma subito dopo una frase entrò nella mia testa: "se vuoi dimenticare Christopher devi cambiare vita".

Ricambiai il bacio.
Volevo dimenticare Christopher.

Dovevo cambiare vita.

Riccardo pose fine al bacio dicendo: "Scusami. Scusami Clara, non..." lo interruppi baciandolo di nuovo.

Provai mille emozioni e sentii spuntare un sorriso sul suo volto.

"Perché l'hai fatto?" chiese.

"C'è qualcosa in te che mi attira." dissi facendolo sorridere.

"Sono innamorato di te." disse lui.

Non sapevo che pensare. Da una parte c'era Riccardo, dall'altra Christopher.

Da una parte <<devo dare una possibilità a Riki?>>, dall'altra <<amo ancora Christopher?>>.

Lo guardai.

"Dici sul serio?"

"Si, Clara. Il viaggio a Londra mi ha fatto riflettere. Nonostante fossi lì qualcosa in me mancava. Un vuoto dentro che non riuscivo a colmare." disse accarezzandomi una guancia.

Non feci a meno di sorridere.

Non sapevo cosa rispondergli quindi cambiai argomento.

"È un'atmosfera rilassante questa vero?"

"Già, allora?"

"Allora che?" continuai.

"Ti va di iniziare un'avventura insieme a me?" sorrise.

Domanda piuttosto bizzarra tradotta: ti va di essere la mia fidanzata?

Clara non puoi accettare.
Clara non accettare!
Tu ami ancora Christopher, non farlo.

"Si." risposi sorridendo.

Perfetto. Non mi ascoltare mai!

Sta zitta dannata coscienza.

"Torniamo a casa?" chiesi baciandolo a stampo facendolo sorridere.

"Agli ordini!" disse facendomi ridere.

Salimmo in macchina e per tutto il tragitto cantammo le canzoni che partivano in radio.

Infine mi accompagnò a casa.

"È stata una serata fantastica." disse.

"Concordo." risposi sorridendo.

Mi baciò e poi aprii lo sportello per uscire.

"Clara." mi bloccò il polso.

"Si?" chiesi guardandolo.

"Ti amo." disse.

Sorrisi.

"Buonanotte Riki."

"Buonanotte piccola." ricambiò.

Mi disse ti amo. Perché non riuscii a ricambiare? Cosa c'era che mi bloccava dal rispondergli?

Purtroppo sapevo cosa fosse anzi chi, ma non volevo ammetterlo.

Pian piano, col tempo sarei riuscita a dimenticarlo.

Mi struccai, indossai il pigiama e mi addormentai tra i miei pensieri.

Christopher's Point of View:

"Joel sai niente di Clara?" chiesi.

"Ehm, no." rispose non convinto.

Decisi di non chiedere più nulla e tornare in camera.

"Si, Clara è andato via. Se solo ascoltassi la verità dei fatti." udii dire da Joel.

Stava parlando con Clara.

"So già la verità dei fatti Joel. E non voglio ascoltare altro." rispose lei.

La sua voce. La ascoltai di nuovo finalmente.

"Clara!" gridai catapultandomi da Joel.

"È lui?" chiese lei sull'orlo delle lacrime.

"Clara sono io ti prego parliamone." la supplicai.

"Joel devo andare ci risentiamo."

"No Clara ti prego. Clara!" gridai.

"Ha attaccato." disse Joel.

Caddi sul divano prendendomi la testa tra le mani.

"Perché non mi hai detto che stessi parlando con lei." dissi guardando i miei polsi.

"Me l'ha detto lei. Non voleva parlarti." rispose sedendomi accanto a me.

"Non so più che fare. Non vuole vedermi né parlarmi. Non vuole ascoltarmi. Continua a credere soltanto a quella maledetta foto." risposi ormai in lacrime.

"Chris devi stare tranquillo, tutto si risolverà. Voi due ritornerete insieme felici come una volta. Sono convinto che lei ti ami ancora, ma soffre per quello che ha visto." disse comprensivo.

"Se soltanto mi ascoltasse. Joel dobbiamo trovare un modo per andare in Italia." dissi guardandolo.

"Christopher sai che siamo pieni di impegni e non abbiamo tempo per partire. Ci vorrebbe solo un miracolo." disse lui facendomi abbassare il capo.

"Ragazzi!" gridò Erick catapultandosi dalle scale. "C'è Renato al telefono." disse avvicinandosi a noi.

"Erick ho sentito il tonfo. Stavi per ucciderti?" chiese Renato ridendo.

"Si, ho rischiato di perdere la vita, ma sto bene." rispose facendo ridere tutti e tre.

"Bene, passiamo alle cose serie." rise. "È prevista una collaborazione. Il titolo della canzone è Dolor de Cabeza."

"Interessante questo titolo." dissi ironico e Joel mi diede una gomitata.

"Dove registreremo il pezzo?" chiese poi.

"In Italia."

Italia.

Clara.

L'avrei rivista.

Dopo tanto tempo.

Potevo spiegarle finalmente tutto.

"Questo è davvero un miracolo!" gridammo io e Joel in coro guardandoci.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora