Pov's Clara
Dopo la chiacchierata con Chris lo presi per mano e tornammo dagli altri. Ero felice e non vedevo l'ora di dimostrare a Chris che ero responsabile di me stessa e che poteva fidarsi. L'unica mia preoccupazione era di ritrovarmi Christopher alle mie spalle. Se accadesse mi arrabbiarei di brutto. Vorrebbe dire che non si fidava di me ed è stato costretto dalla sua gelosia a seguirmi.
"Clara saliamo di sopra a prepararci?" chiese Valentina. "Cosa? Di già?" chiesi. "Sono le 18:00." rispose Azzurra.
Ho davvero perso tutto questo tempo nei miei pensieri? "Va bene, andiamo." dissi alzandomi dal divano. "Mi raccomando niente di troppo scollato o appariscente." disse indicandomi Christopher. "Tranquillo." dissi semplicemente.
"Posso?" chiese Valentina aprendo il mio armadio. Come risposta annuii.
"Troppo coperto, troppo lungo, troppo fluo... !" disse gettando gli abiti sul letto.
"Perfetto!" esclamò trovando finalmente qualcosa. "Indossa questo con questi tacchi e sarai perfetta." continuò Azzurra.
Tirò fuori dall'armadio un abito blu notte con dei tacchi argento.
"Christopher mi ucciderà sapete?" chiesi ridendo. "Se abbiniamo un make up leggero sono sicura che non se ne accorgerà neanche." disse Azzurra. "Tu non lo conosci." dissi sedendomi permettendo alle ragazze di iniziare la loro opera d'arte.
"Ragazze per favore... Make up leggero." dissi. "Si tranquilla!" esclamò la bionda.
Dopo venti minuti trascorsi ad applicare fondotinta, ombretto, mascara e lucidalabbra, sono finalmente pronta.
"Dai scendi che il principe non vede l'ora di vederti." disse Valentina salendo dal piano di sotto. E così feci per alzarmi ma Christopher mi precedette entrando nella mia camera.
"Wow..." disse ad occhi aperti. "Non ti sembra un po' troppo eccessivo?" chiesi. "No, stai benissimo." rispose sorridendo per poi avvicinarsi. Le nostre labbra erano a due centimetri di distanza e il suo sguardo passava dai miei occhi alle mie labbra e viceversa.
"Ma che carini!" sentii sussurrare Azzurra.
"Baciami." sussurrò sulle mie labbra Christopher. Poggiai le mie labbra sulle sue che combaciavano in perfetta sintonia. Le due ragazze uscirono per prepararsi lasciandoci soli. "Comportati bene." disse.
"Chris non devo partire." dissi ridendo. "Devi farlo lo stesso. Non far avvicinare nessun ragazzo." continuò. "Ti chiedo solo un favore." dissi. "Tutto quello che vuoi." rispose. "Christopher non voglio tu venga. Voglio dimostrarti che sono capace di badare a me stessa e di tenere lontani i ragazzi. Sai che mi arrabbio quando qualcuno non mi dà fiducia quindi non farti trovare lì dentro perché finisce male. E non ti sto minacciando. Sto semplicemente dicendo che stasera tu e i ragazzi trascorrerete una serata fra voi uomini come facevate tempo fa ed io passerò una serata tra donne anche se un po' diversa." continuai.
"Va bene." disse semplicemente.
Dopo circa un'ora le ragazze erano pronte ed uscimmo.
"Pronte a divertirvi?" chiese Valentina. "Si!"
Appena entrate nel locale un odore di fumo e alcool pervase le mie narici facendomi storcere il naso. Tutto ciò non mi piaceva per niente. "Prendiamo da bere?" urlò Valentina. "Va bene!" risposi con Azzurra all'unisono. "Una..." "Vodka alla pesca." disse interrompendomi Valentina. "Non puoi prendere affatto una bibita leggera." continuò. "Valentina l'ho promesso a Chris. Non posso e non voglio ubriacarmi." risposi. "Ora Christopher non c'è. E poi perché Christopher può farlo e tu no? Ormai sei maggiorenne no? Se l'ha fatto lui perché tu non puoi farlo?" chiese. "Sai che ti dico? Hai ragione." urlai per sovrastare la musica. Buttai giù il primo sorso sentendo pizzicare la gola. "Cavolo è davvero buono!" esclamai per poi bere il resto. "Vacci piano però." disse Azzurra.
Qualche ora dopo.
Mi sentii in colpa. Ero completamente ubriaca e avevo promesso a Christopher di non bere. Non mi resi conto di quello che stavo facendo. Sentivo soltanto il mio corpo muoversi a ritmo di musica su un ragazzo a me sconosciuto. Improvvisamente sentii tirarmi per un braccio. "Hey! Lasciami stare ho bisogno di ballare!" dissi completamente priva di ragione. Dopodiché buio.
Il mattino dopo.
Ricordavo tutto. Ricordai di essermi ubriacata. Ricordai la stretta al braccio. E ricordai che Christopher venne in discoteca a prendermi proprio come gli avevo detto di non fare.
Quest'ultimo spalancò la porta senza salutare dirigendosi verso l'armadio.
"Io e te dobbiamo parlare." dissi. "Non ho niente di cui parlare con te." rispose. "Ah no? Ti avevo chiesto di non seguirmi." continuai. "Se non l'avessi fatto chissà chi cazzo ti portavi a letto." urlò. "Ti avevo chiesto un favore! Non sarei andata a letto con nessuno! Christopher ero cosciente!" urlai a mia volta. "Tu cosciente? Stavi ballando con un ragazzo a caso, sbavando e lui ti stava mangiando con gli occhi. Se non fossi arrivato io chissà in quale guaio ti saresti cacciata." disse. "Non ho bisogno di un babysitter! Lasciami vivere!" risposi. "Lasciarti vivere facendo la puttana?" urlò buttando tutto all'aria. Qui ci era andato pesante. A tutti capita di ubriacarsi una volta nella vita e lui, soprattutto lui, non poteva darmi della puttana. "Sono stanca di litigare con te. Ormai quella che sbaglia sono sempre io. È meglio se ci prendiamo una pausa." dissi quasi in lacrime. "Mi stai lasciando?" urlò sconvolto. "Si." risposi.
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La vida es un sueño || Christopher Vélez
Fanfiction[In revisione] *I capitoli con * sono quelli revisionati.* "Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami più." disse sul punto di piangere. Non riuscii ad alzare lo sguardo. "Ho detto guardami." continuò alzandomi il mento. "Io..."