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Christopher's Point of View:

Due giorni dopo.

Con Alice decisi di non partire e non le ho dissi nulla sulla mia decisione.

Sapevo già che avrebbe inviato la foto a Clara, ma non potevo partire per due settimane lasciandola qui e facendola soffrire.

Il giorno successivo sarebbe stato il suo diciottesimo compleanno.

Le avevo preparato una grande festa a sorpresa con tutti i suoi amici dell'Italia e ovviamente noi ragazzi e lei non sospettava nulla o almeno speravo.

"Hey, ti va di uscire? Una passeggiata e un gelato." dissi.

"Va bene, andiamo."

"Allora, sei emozionata?" chiesi.

"Per cosa?"

"Il pianeta Terra chiama Clara. Hai dimenticato che domani compi diciotto anni?" dissi agitando le braccia.

"Ah, giusto. Si dai non posso nascondere la mia emozione, cioè finalmente maggiorenne, ma c'è qualcosa o meglio qualcuno che mi manca." rattristì.

"Se ti riferisci a tuo padre sai benissimo che ritornerà da te. Un padre non lascerebbe mai una figlia." risposi rammaricato, ma lei lo notò.

"Che hai, Chris?" chiese prendendomi il viso tra le mani.

"Nulla amore, dai adesso entriamo in gelateria."

Non volevo farla sentire in colpa per i miei problemi quindi decisi di non dirle nulla, stava per compiere diciotto anni e non avevo intenzione di rovinarle la giornata.

"Allora, che gusto prendi?" le chiesi sorridendo.

"Il classico, nocciola e stracciatella."

"Lo stesso anche per me." dissi al gelataio.

"Cosa indosserai domani?" chiesi.

"È una sorpresa." con un sorriso provocante.

Camminavamo mentre mangiavamo il nostro gelato. Incrociai il suo sguardo e subito la baciai. Successivamente restammo a guardarci, sprofondando ognuno nello sguardo dell'altro.

Alice's Point of View:

"E così domani la ragazzina compirà diciotto anni." dissi alla mia migliore amica. "Sono molto contenta e di sicuro lo sarà anche lei, ma non credo che domani tutta questa felicità ci sarà ancora." continuai.

"Che intendi fare?"

"Christopher non ha rispettato i patti. La foto la vedrà, ovviamente, ma quando meno se lo aspetta." dissi guardando i due baciarsi.

Christopher's Point of View:

Mi squillò il cellulare segno che mi fosse arrivato un messaggio.

"I patti erano quelli, vedo che non li hai rispettati. Ti ritroverai il peggio quando meno te lo aspetti."

"Sparisci dalla mia vita." scrissi per poi inviare il messaggio senza pensarci due volte.

Dopo l'uscita con Clara, lei si chiuse in camera dicendo di voler risposare ed io restai in salotto a guardare un film.

I ragazzi erano andati tutti a letto presto dato che domani sarebbe stata una giornata faticosa per tutti.

Diedi la buonanotte a Clara per poi sdraiarmi accanto a lei, addormentandoci abbracciati.

Ore 10:00.

"Buongiorno." sorrise lei.

"Buongiorno, buon diciottesimo compleanno piccola mia." dissi e lei ringraziandomi mi baciò, ma i ragazzi entrarono spalancando la porta, interrompendo il nostro momento.

"Ehm." tossì Zabdiel per farci capire della loro presenza.

"Un po' di privacy no eh?" dissi infastidito.

"Dai." rise Clara.

"Buon compleanno!" urlarono tutti in coro.

"Grazie ragazzi." li ringraziò, abbracciando uno per uno.

Narrator's Point of View:

I ragazzi trascorsero la giornata tra vari impegni e Clara si stava preparando con l'aiuto di Azzurra.

Tutti erano convinti di essere impeccabili e che la festa sarebbe stata un successo, ma loro ancora non erano al corrente di quello che sarebbe successo quella stessa sera.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora