•Capitolo 53•

596 37 1
                                    

Pov's Clara
Mi svegliai di soppiatto nel buio. Mi guardai intorno e notai di non essere nella mia camera ma bensì in quella di Christopher con lui accanto che dormiva beatamente. Ricordai quello che era successo e non potei evitare di sorridere. Ero pentita? No.
Avrei voluto evitare il rapporto? Affatto. Era stato davvero perfetto e non come quella maledetta prima volta. "Hey Chris." sussurrai cercando di svegliarlo. Come risposta ricevetti uno sbadiglio. "Che ore sono?" chiesi. "L'una del mattino." rispose assonnato guardando l'orario sul cellulare.
"La festa finirà alle quattro, che ne dici se ritorniamo lì?" continuò. "Va benissimo." risposi sorridendo. "Ehm... Chris?" dissi imbarazzata. "Si?" rispose. "Potresti girarti? Dovrei rivestirmi." chiesi. "Non c'è nulla che io non abbia già visto." rispose con un ghigno beffardo. "Dai stupido." continuai.
"E va bene!" rispose mettendo la testa sul cuscino. Cercai di alzarmi quando ebbi una fitta al basso ventre. "Porca puttana Christopher!" urlai. "Che c'è? Stai bene?" chiese allarmato. "Ci sei andato giù pesante!" mormorai massaggiando la parte dolorante. "Eh? Oh..." borbottò non capendo inizialmente per poi ricordare quell'episodio. "Scusami amore." continuò ridendo fragorosamente. "Vuoi una compressa? C'è una scatolina lì nel cassetto." disse finalmente serio. Indossò i suoi boxer per poi alzarsi e prendere il medicinale. Prese una compressa e dell'acqua che aveva sulla scrivania della camera. Presi il tutto velocemente e mandai giù. Il dolore pian piano diventò lieve così da poter indossare i miei indumenti. "Christopher copriti gli occhi." dissi. Fece come gli dissi mentre cercai di vestirmi. "Posso farti una domanda?" chiese. "Ho per caso scelta?" chiesi io. "No." rispose. "Sei pentita?" chiese nuovamente con aria di tristezza. "Cosa? Certo che no. Christopher per me anche se non lo era, è stata la mia prima volta. Sai in passato cosa mi è capitato e questa sera se ho accettato di farlo è stato perché realmente lo volevo. È stato.. perfetto, surreale e magico. Credimi non me ne pentirò mai." dissi poggiando le mani sulle sue spalle facendolo girare verso di me che ero ormai vestita. Un sorriso a trentadue denti apparve davanti ai miei occhi colmando la mia anima di gioia. Tutto ciò che volevo era vederlo felice e lo stesso voleva lui.
"Sei bellissima. E so che te l'avrò detto almeno centinaia di volte, ma non posso negare l'evidenza. Ogni giorno che passa diventi sempre più bella e io sono sempre più innamorato. E sai una cosa? Sono contento." disse facendomi sorridere e nello stesso tempo corrucciare la fronte per l'ultima frase da lui pronunciata.
"Contento di cosa?" chiesi. "Contento che tu sia mia." rispose per poi baciarmi.
"Christopher dobbiamo andare. Non vorrai mica rifarlo ora che..." "Se potessi lo rifarei adesso, in questo preciso istante e per sempre." disse interrompendomi. "Già, ma non possiamo quindi cerca di vestirti il più velocemente possibile e torniamo alla festa." risposi con fare beffardo.
"Adoro quando mi tieni testa." disse maliziosamente senza ricevere risposta.
In pochi minuti arrivammo al party ricevendo sguardi interrogativi dalle persone circostanti. Eravamo stati via per più di tre ore e credo sia normale una reazione del genere. "E adesso che dirai?" sussurrai cercando di farmi sentire nonostante l'enorme baccano. "Credo sia arrivata l'ora del discorso." rispose. "Beh...che aspetti?" dissi. Non ricevetti risposta. "Christopher!" cercai di urlare. "Una pettinata potevi dartela... Sei completamente sudato. Mio Dio cosa penseranno adesso?" continuai. "Credo lo abbiano già capito tranquilla." rispose con un ghigno. "Ma sei stupido?" dissi. "E va bene tranquilla ho già trovato una scusa perfetta, non agitarti." disse di ribatto.
Fece qualche passo avanti facendosi passare il microfono dal dj. "So che vi starete chiedendo perché sono in condizioni pietose ed io vi darò la risposta. Tutta colpa degli annaffiatoi notturni o chiamateli come vi pare. Suppongo che sarete tutti al corrente dell'episodio accaduto pochi giorni fa, ma ora sto bene ed è questo l'importante. Clara mi ha aiutato a superare questa piccola battaglia e ne sono uscito vincitore. Chi è Clara? Lei è la mia ragazza, colei che mi ha aiutato in qualsiasi situazione difficile. La ragione dei miei sorrisi, una ragazza conosciuta per caso. Il caso più bello della mia vita. Ormai stiamo insieme da sette mesi e nonostante qualche incomprensione io e lei siamo sempre più legati che mai. Ho deciso di portarla qui, in Ecuador, per farle conoscere mia madre, e in occasione di questa festa, tutti voi. Diciamo che nel nostro viaggio non era programmato il rapimento ma senza inconvenienti nella vita non si raggiunge nessuna tappa. Lei è, e sarà la mia ancora di salvezza. Colei che mi sostiene e mi fa soprattutto riflettere. Lei sarà la madre dei miei figli e la donna che in futuro porterò all'altare. Per il resto grazie a tutti di essere venuti e continuate a divertirvi."
La situazione era tragica. Christopher aveva appena fatto un discorso che fece emozionare tutti. Sua madre era in un mare di lacrime e cercai di consolarla. Io non ero in situazioni migliori. Il viso era leggermente sbavato col trucco che colava.
Raggiunsi Christopher prendendogli il viso con le mani. "Vedi che effetto mi fai?" chiesi riferendomi alle lacrime. "Sei bellissima anche così." rispose baciandomi la fronte. "È necessario che ti ripeta quanto ti amo?" chiesi ancora. "Ripeterlo non fa male." disse facendomi l'occhiolino. Subito dopo le persone presenti iniziarono ad urlare "Bacio, bacio" e così Christopher mi baciò.
"Ti amo." dissi. "Io di più." rispose sorridendo per poi baciarmi di nuovo.

Capitolo 53❣️
FINALMENTE È USCITO IL CAPITOLO. Lo stavo scrivendo da circa una settimana ed ora è pronto. Avete visto i ragazzi ai Billboard ieri? Si sono fatte le 4 del mattino!
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto nei commenti❣️
🌟Luisa🌟

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora