•Capitolo 62•

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Pov's Christopher
"Devo vedere Clara." dissi ansiosamente.
"Devi aspettare. Christopher lì fuori c'è gente che continua ad urlare come se potessero spegnere le fiamme e in più c'è tua madre che sta morendo dentro. Prima di tutto dobbiamo portarle fuori dal pericolo e poi..." dopo questa frase non sentii più nulla dato che ero abbastanza lontano. Correvo ininterrottamente spingendo persone che neanche conoscevo. Dovevo raggiungerle.

Pov's Clara
Mi svegliai sentendo un forte odore di bruciato. Mi sentivo debole e mettendo a fuoco mi accorsi di essere tra le braccia di Yenny che era in lacrime.
"Yenny? Tutto bene?" chiesi preoccupata. Mi guardai attorno e ricordai tutto.
"O mio Dio! Yenny, ti prego dimmi che Chris sta bene." dissi piangendo.
"Non lo so piccola, mi dispiace. Va avanti da un'ora e i vigili del fuoco non arrivano." rispose tremando. La abbracciai con tutte le mie forze. Lei aveva bisogno di me ed io avevo bisogno di lei. Improvvisamente sentimmo uno scoppio così assordante da far paura. Riconobbi quel suono. Gas, fiamme, morte.
Caddi sulle ginocchia. Potei sentire il mio cuore frantumarsi in mille pezzi e il dolore che provavo era incolmabile. Guardai la donna al mio fianco che mi prese tra le braccia nuovamente piangendo più forte. A quanto parve capimmo entrambe.
"Ch-Chris..." singhiozzò. "Lo so, lo so. Dobbiamo ess-essere forti. Lui ci ama. L'ha sempre detto e..." singhiozzai anch'io.
"Clara c'è Chris!" continuò. "Che cosa?" chiesi girandomi. Lo vidi, anche in quelle condizioni sembrava un principe. Gli abiti che indossava erano pienamente macchiatti ed aveva il ciuffo che gli gocciolava. Correva, correva fin quando non alzò lo sguardo. Lì i nostri sguardi si incrociarono e potei notare un luccichio nei suoi occhi.
"Clara!" urlò sorridendo. Non ci pensai due volte ad andargli incontro e saltargli in braccio. "Chris! Chris sei u-uno stupido. Mi hai fa-fatta preoccupare tantissimo." dissi piangendo. "Perdonami piccola. Perdonami ora va tutto bene." rispose baciandomi la testa. Gli presi il viso e lo baciai colmando il vuoto presente in me. Non poteva non far parte della mia vita. Ormai l'avevo incontrato ed era difficile dimenticarlo. Senza lui la mia testa e il mio cuore non andavano da nessuna parte.
Mi feci da parte facendo spazio alla madre di Chris per permetterle di abbracciarlo.
"Christopher. Tu sei vivo. Sei vivo!" urlò felice ma, con ancora qualche lacrima.
"Si mamma. Sono sano e salvo grazie a loro." rispose indicando i ragazzi.
"Amico mi devi la vita. Ho rischiato di morire ben tre volte. Quando Richard si è schiantato contro la porta, quando il gas è fuoriuscito dalle bombole e adesso che ho corso come un animale per arrivare qui." disse Joel esausto. "Ho il fratellone migliore del mondo." dissi prendendolo in giro. "Modestamente." rispose poggiando le braccia dietro la testa quasi inciampando all'indietro.
"Certo che tu stasera vuoi proprio morire." disse Christopher riguardo a tutto l'accaduto a Joel. "Cerco di salvarmi in qualsiasi modo." disse.
"Dai torniamo a casa." disse Chris abbracciandomi per le spalle. "Hai rischiato di farmi morire." dissi guardandolo. "Ma come io tra le fiamme e tu stavi per morire?" chiese ridendo.
"Chris questa volta non sto scherzando. Sono arrabbiata con te e non ho la minima idea di quando potrà tornare tutto come prima." dissi togliendogli il braccio dalle mie spalle. "Cosa? Clara sul serio?" chiese restando indietro agitando le braccia.
"Ti prego non litighiamo di nuovo. Da poco ci siamo riconciliati e non voglio perdere per la millesima volta il nostro rapporto. Sai che ti amo ma, se non fossi uscito senza avvisarti non sarei riuscito ad affrontare l'uomo che dovrebbe essere mio padre." disse mettendosi davanti impedendomi di camminare.
"Christopher hai tradito la mia fiducia. Di nuovo." dissi cercando di non guardarlo. "Se non mi importasse di te non ti avrei mai impedito di vederlo. Se non tenessi a te non te lo avrei proibito capisci? Avevo troppa paura di non rivederti mai più. Mi spieghi come vivrei senza te?" dissi.
"Ti amo." disse nel silenzio sorridendo. "Pensi davvero tutte queste cose? Tieni così tanto a me?" chiese stupefatto. "Ovvio. Per me sei tutto. La mia ancora di salvezza e ammetto che litigare con te non mi è mai piaciuto." risposi. "Se è per questo nemmeno a me." disse. "Perfetto, allora evitiamo." risposi. "Ci proveremo." disse sorridendo per poi avvicinarsi con l'intenzione di baciarmi. Lo scansai e continuai ad andare avanti. "Ho detto che ci proveremo. Non che è tutto a posto tra noi." dissi.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora