•Capitolo 70•

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Pov's Christopher
"Dove andiamo?" chiesi ai ragazzi, i quali camminavano senza meta.
"Al mare!" esclamarono Clara ed Azzurra guardandosi negli occhi per poi sorridere.
"E va bene." annuì Zabdiel scuotendo il capo.
"Salite in auto forza!" dissi euforico aprendo la portiera e mettendo in moto.
"Christopher vogliamo tornare a casa tutti sani e salvi." mi avvertì Joel.
"Amico ho la patente da ben tre anni, so guidare un auto." risposi poggiando le mani sul volante.
"Non è la tua patente che mi preoccupa, ma tu che sei troppo spericolato." borbottò di rimando provocando una risata generale.
"Non c'è niente da ridere." scherzai mettendo il broncio.
"Che permaloso che sei!" esclamò Clara seduta al mio fianco che mi accarezzò una guancia.
"Possiamo partire?" chiese Richard stufo.
"Io sono il permaloso e lui è l'antipatico." sbuffai ridendo.
"Ho solo voglia di farmi una nuotata." rispose vago.
"Nonostante siano le 7 di sera?" chiesi io titubante.
"Certo, il bagno di sera è molto più divertente." disse infine.
"Guardate che noi non abbiamo il costume." ci interruppe Azzurra.
"Vuol dire che resterete in intimo." alzai le spalle voltando l'angolo.
"Sei per caso impazzito?" chiese la mia ragazza alterata.
"Oh andiamo, credo che Christopher abbia visto molto più del tuo intimo." disse Joel facendola arrossire.
"Ok...siamo arrivati." cercai di cambiare argomento.
"Venite qui, prendiamo i teli." esclamai avviandomi verso un garage in legno nel quale si trovavano teli, salvagenti e canoe.
Prendemmo tutto il necessario e ci avvicinammo alla riva ormai priva di gente. Le ragazze appoggiarono i teli sulla sabbia con estrema delicadezza mentre Richard, Zabdiel e Joel erano già pronti per tuffarsi.
"Christopher che fai? Non vieni?" chiese il mio amico Zab aspettandomi.
Come risposta annuì e mi tolsi la maglietta il più lentamente possibile sotto lo sguardo di Clara che si morse il labbro.
Dopodiché feci una corsa in acqua facendo una capriola seguito dagli altri.
"Ragazze dai! Si sta benissimo." disse il fratello della mia ragazza scuotendo le braccia.
"Magari dopo." urlò la sua fidanzata sdraiandosi insieme a Clara.
"Non voglio che aspettino lì." sussurrai ai ragazzi.
"So io come farle venire." disse Joel avvicinandosi a due ragazze che si trovavano a pochi passi da noi.
Avevo capito il suo gioco e voletti seguirlo.
"Piacere ragazze, sono Joel." disse sporgendo un sorriso smagliante verso la ragazza mora.
Azzurra l'avrebbe ucciso di sicuro dopo quello.
"E tu non ti presenti?" chiese la bionda avvicinandosi e poggiandomi una mano sul petto.
Gli sguardi di Clara e della rossa erano puntati su noi due. Il piano stava funzionando.
"Piacere Christopher." sorrisi falsamente spostandole la mano dal mio petto.
"Voi chi siete?" chiese Zabdiel improvvisamente.
"Sabrina e Sara." sorrise la bionda.
Iniziammo a parlare del più e del meno fin quando Sabrina non si avvicinò a me e baciò la mia guancia.
Clara stava arrivando.
"Ok ora lo spettacolo è terminato. Via!" disse leggermente nervosa.
"Mi spieghi che diamine ti è preso? Una bionda? Sul serio? Christopher cosa devo fare per non essere tradita? Tingermi i capelli di biondo?" sparò a raffica facendomi ridere.
"Ma no...era solo un inganno per..." dissi prima di iniziare a bagnarle entrambe.
"Ti odio." disse incrociando le braccia al petto. "Si e io sono il Re Leone." scherzai abbracciandola.
"Comunque... la biancheria intima nera ti sta davvero bene, ma non più della rossa che a me piace tanto." le sussurrai al lobo dell'orecchio facendola allontanare.
"Ti è venuta la pelle d'oca." sussurrai ancora avvicinandomi sempre più fino a prenderle il viso tra le mani e baciarla con così tanta passione da cadere entrambi in acqua.
"Voi due! Prendetevi una camera!" urlò Richard, il quale venne fulminato da entrambi con lo sguardo.
"Non posso odiarti, ma avvicinati ad un'altra ragazza e ti farò pentire di averlo fatto." disse stretta a me mentre le onde facevano scontrare i nostri corpi.
"Chissà se quei due si sono parlati." continuò dopo mentre le baciavo le spalle.

(...)

Pov's Carmen

"Adesso dovrei baciarti." sussurrò.
"Fallo." risposi sorridendo.
Dopo qualche secondo in cui i nostri sguardi erano incrociati tra loro, finalmente unì le sue labbra alle mie creando sin da subito una sintonia tra le nostre lingue.
"Adesso possiamo dire di essere ufficialmente fidanzati?" chiesi con le braccia sul suo collo.
"Fa uno strano effetto vero? Non mi sono mai innamorato di una ragazza in meno di due giorni, ma tu sei diversa. Qualcosa in te mi ha colpito in te subito. Volevo arrivare a scoprirti fino in fondo, ma posso dire che c'è ancora tempo per farlo. Adesso non ci resta che goderci il nostro tempo." disse facendomi sorridere a trentadue denti per poi baciare persino il mio sorriso.
"Finalmente!" disse qualcuno spalancando la porta di scatto facendoci sobbalzare.
"Joel!" esclamò Erick nervoso. "Ti sembra il modo di entrare?" continuò a tono. "Si ok, mi rimprovererai più tardi ora mettetevi il costume e raggiungetemi in auto, si va al mare!" esclamò saltando come un bambino.
"Alle otto di sera?" chiesi io ridendo.
"Il bagno di sera è più divertente, ha detto Richard." rispose mimando con le dita le due virgolette.
"Vi sbrigate?" chiese ancora.
"Vai! Stiamo arrivando." disse il mio ormai fidanzato per poi baciarmi a stampo ed uscire.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora