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Clara's Point of View:

Un altro giorno arrivò e purtroppo iniziai l'università.

Il primo giorno di scuola è sempre stato il più tragico quindi vi lascio immaginare le mie condizioni.

Mia madre tornò da Miami circa due giorni prima quindi ero di nuovo in compagnia.

Avevo detto ai miei della mia relazione con Riccardo i quali non si sono opposti.

"Mamma, oggi Riki viene qui a casa." dissi prima di uscire.

Riccardo mi disse che aveva una sorpresa per me nel pomeriggio.

Dato che era sempre ritardatario nel pomeriggio sicuramente intendeva verso le sette di sera quindi avevo il tempo di studiare per l'esame e di farmi un bel bagno.

Da una parte ero felice perché rividi la mia migliore amica che a causa del viaggio non avevo avuto molto tempo per parlarle.

"Clara!" disse qualcuno saltandomi sulle spalle.

"E secondo te chi poteva mai essere la scimmia della situazione?" esclamai ironica.

"Sheryl!" esclamò a sua volta la mia migliore amica.

Vi starete chiedendo: che fine avrà fatto Azzurra? Beh ci sentiamo per telefono tutti i giorni e abbiamo legato davvero molto, ma nessuno potrà sostituire lei.

"Allora, che hai fatto questa estate?" chiese.

"Vuoi davvero saperlo?" chiesi a mia volta, alzando le sopracciglia.

"Non ti è andata un granché vero?" disse capendo la mia espressione.

"All'inizio si, poi tutto è finito." risposi.

"Che intendi con tutto è finito?" continuò.

"Ricordi il famoso Christopher?" chiesi.

"Uh si! CNCO! Tuo fratello fa parte di quella band no?"

"Si, ma a Miami sono successe tantissime cose. Sono stata rapita e.."

"Che cosa? Sei stata rapita? E quando avevi intenzione di dirmelo? Avrei preso il primo volo!" mi interruppe.

"Stavo dicendo, Leonardo mi ha ritrovata lì e alla fine i ragazzi mi hanno salvata. Pian piano ho capito di essermi innamorata di Christopher e dopo un lungo periodo di guerra con la sua ormai ex fidanzata, Alice, abbiamo avuto una relazione. Il giorno del mio diciottesimo compleanno Alice è venuta con una foto in cui Chris la stava baciando e così la sera stessa sono ritornata in Italia e adesso sto con Riki." raccontai.

"O mio Dio, tutto questo in un mese." si agitò. "Per quanto riguarda Christopher, gli mancherai, eccome se gli mancherai, magari non subito, dagli il tempo di capire che sei insostituibile. E poi adesso stai con Riki? Credo di non sentirmi bene."

"Dai stupida, entriamo? La campanella è suonata."

"Prepariamoci a sei ore di sfruttamento minorile." disse.

"Guarda che non sei più minorenne,
sai?" chiesi guardandola.

"Dettagli." fece la vaga provocandomi una risata.

Stranamente le ore trascorsero velocemente e così mi ritrovai a casa.

"Mamma sono a casa." dissi.

"Ha chiamato Riccardo, ha detto di avere una sorpresa per te e di essere qui alle 18:00. Io e tuo padre non saremo in casa quindi vedi di non combinare guai." disse lei.

"Si si, vado a studiare." continuai non facendo caso alle sue parole.

Entrai in camera e iniziai a ripetere chimica per la verifica che avevo il giorno dopo.

Direi che avere una verifica il secondo giorno di scuola non è il massimo vero?

Riccardo aveva le chiavi di casa quindi non si fece problemi ad entrare senza che io me ne accorgessi.

Presi il bicchiere che avevo poggiato sulla scrivania, in caso avessi avuto sete durante lo studio, e mi avviai per le scale.

Quello che vidi mi sconvolse completamente tanto da far cadere il bicchiere che avevo tra le mani.

Christopher ed i ragazzi erano lì.

Insieme a Riki seduti sul divano di spalle.

Sentendo il tonfo girarono le loro teste per vedere da dove provenisse mentre Christopher si alzò in piedi sconvolto.

"Clara." sussurrò tremando.

"Christopher." balbettai.

Cercai aiuto nello sguardo di Joel e Riki parlò.

"Vi conoscete?" chiese.

"No." dissi all'unisono con Christopher il quale disse "Si."

Tutti mi guardavano interrogativi.

"Amore, volevo presentarti i ragazzi oltre che tuo fratello." disse Riki.

"Amore?" chiese Christopher, cercando una risposta nel mio sguardo.

"Si, io e Clara stiamo insieme." continuò.

Vidi una scintilla scattare negli occhi di Christopher, il quale si sedette sul divano senza più proferire parola.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora