3.*

1.4K 54 0
                                    

Il mattino dopo.

"Clara noi andiamo in studio." urlò Joel dal piano di sotto.

"Va bene! Al vostro ritorno io non sarò a casa." risposi a mia volta.

"Dove vai?" chiese.

"Vorrei passeggiare per Miami, conoscere nuove persone, insomma quello che facevo prima di andare in Italia." dissi.

"Va bene, ma fai attenzione e per qualsiasi cosa chiamaci." continuò.

"A dopo." dissi roteando gli occhi.

Credeva ancora che fossi una bambina, ormai avevo diciassette anni ed ero capace di passeggiare per le strade da sola.

Ore 10:00.

Stavo osservando vari negozi quando qualcuno mi venne addosso facendo cadere tutti i miei acquisti.

"Scusami, ero immersa nei miei pensieri e non ho visto dove mettevo i piedi." disse raccogliendo le buste.

Era una ragazza dai capelli rossi e occhi verdi. A prima vista sembrava molto simpatica e quindi le risposi.

"Tranquilla, ti va di passeggiare un pò e conoscerci meglio?" chiesi.

"Certo!" rispose entusiasta.

"Io sono Clara." dissi porgendole la mano.

"Azzurra, piacere!" disse lei per poi venire interrotta dal mio telefono che squillò.

Inizio chiamata

"Pronto Jo." dissi titubante.

"Clara noi vorremmo mangiare una pizza. Ti va di venire con noi?" mi chiese.

"Va bene! Posso portare un'amica?" risposi dopo averci pensato un po' su.

"Hai già fatto nuove amicizie? Sei incredibile! Va bene vi aspettiamo qui al Fast Food." disse dall'altra parte del telefono.

Fine chiamata.

"Azzurra ti va di venire con me?" le chiesi dopo aver attaccato.

"Dove?" chiese lei.

"Mio fratello mi ha detto di voler andare a mangiare una pizza al Fast Food con i suoi amici. Ti va?" le spiegai.

"Va bene andiamo." rispose.

"Però qualsiasi cosa accada tu non urlare." dissi.

"Cosa? Va bene." affermò stranita.

Arrivammo a destinazione quando Azzurra si fermò di scatto.

"Clara." balbettò.

"Si?" chiesi.

"Non dirmi che uno di quei ragazzi è tuo fratello." riuscì a dire.

"Forse." annuii.

Azzurra tiró fuori un urlo attirando l'attenzione di tutti i clienti.

"Azzurra! Ti avevo detto di non urlare!" sbottai.

"Come faccio a non urlare avendo i CNCO davanti ai miei occhi?" continuò lei.

"Clara!" qualcuno disse per attirare la mia attenzione.

Vidi mio fratello e il resto del gruppo seduti ad un tavolo.

"Forza! Dobbiamo ordinare." disse Erick.

"Si, arriviamo." risposi.

"Ragazzi vi presento Azzurra." dissi.

"Ciao." sorrise lei ricevendo un saluto dai ragazzi.

"Allora ragazze cosa ordinate?" chiese Christopher.

"Per noi una pizza margherita e acqua naturale." ordinò Azzurra per entrambe.

(...)

"Joel mi daresti le chiavi di casa?" chiesi.

"Va bene, ma non combinare guai." disse.

"Si si." dissi scocciata.

"Allora?" chiesi entrando in camera mia.

"Allora cosa?" chiese lei.

"Come ti sono sembrati?" continuai.

"I ragazzi intendi?" disse.

Annuii.

"Chi di loro è tuo fratello?" domandò.

"Joel." risposi.

"Come ci si sente ad essere la sorella di una star?" chiese.

"Per molti potrebbe essere bello, ma per la mia situazione no. Vivo in Italia quindi non lo vedo molto spesso e mi manca. A volte vorrei chiamarlo, ma ho paura di disturbarlo e quindi ci rinuncio."

"Mi dispiace." disse lei.

"Dai tranquilla. Parlando di te, chi ti ha colpito di più?" le chiesi.

"Non ti arrabbierai vero?" chiese.

"Certo che no, perché dovrei? Non mi dire che..." chiesi ragionando.

"Joel." mi interruppe.

"Voi due starete insieme. Promesso!" esclamai.

"Ma che dici? Non mi ha neanche degnata di uno sguardo." disse.

"Questo lo credi tu." risposi.

"Cosa?" chiese.

"Clara siamo tornati!" urlò Joel.

"Non farne parola con nessuno!" mi minacciò Azzurra sussurrando.

"È permesso?" chiese Chris.

"Ciao Christopher." lo salutai.

"Ragazze questa sera andiamo in discoteca. Voi venite?" chiese.

Guardai Azzurra che mi fece capire con lo sguardo di volerci andare.

"Perfetto ci vediamo questa sera." dissi velocemente.
"Va bene." disse il ragazzo facendomi l'occhiolino per poi uscire.

"Qualcuno ha fatto colpo." disse la mia amica ridendo.

"Stupida prepariamoci o faremo tardi." risi.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora