•Capitolo 56•

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Pov's Clara
Restai chiusa in camera per il resto della giornata successiva. Non so cosa mi spinse a lasciarlo. Forse la mancanza di fiducia? Fra noi due c'era un legame che avrebbe fatto invidia al mondo ed io come una stupida permisi di scogliere questo legame. Tra i miei pensieri sentii bussare alla porta ritornando alla realtà.
"Hey, perché piangi?" chiese Yenny venendomi incontro. Non mi resi neanche conto che le lacrime avevano preso ormai il potere. "Io e Chris... abbiamo litigato." dissi abbracciandola. "Piccola sta tranquilla. Sono cose che succedono a tutti." disse. "Io... L'ho lasciato. Non so cosa mi abbia spinto a farlo. Quando gliel'ho detto ho sentito il suo cuore ridursi in mille pezzi. I suoi occhi erano diventati cupi e non più luminosi come sempre." continuai tra vari singhiozzi. "E perché piangi se l'hai lasciato?" chiese accarezzandomi i capelli. "Perché lo amo. E mi sento una stupida ad averlo fatto. Vorrei tornare indietro e chiarire con lui invece di litigare e porre fine alla nostra relazione." piagnucolai. "Era proprio questa la risposta che volevo sentire. È bello quando qualcuno ti dimostra di fare tutto per te anche nonostante i problemi. E Christopher conoscendolo farebbe proprio così. Cercherebbe di renderti sempre felice e non ti lascerebbe mai da sola nonostante ci siano degli alti e bassi. L'amore non è vivere sempre felici e contenti, quella è una favola. L'amore è saper affrontare insieme la vita ed io sono sicura che nonostante questo piccolo ostacolo, che fidati per quanto ne so io è davvero una sciocchezza perché nella vita ci sono ostacoli peggiori, voi due tornerete insieme." disse consolandomi.
"Adesso vado a preparare qualcosa per cena. Verrò a chiamarti quando sarà pronta e non vorrò vedere queste lacrime. Intesi?" continuò asciugandomi il viso. "Grazie mille Yenny. Non saprei cosa fare se non ci fossi tu." la ringraziai. "Non c'è bisogno di ringraziarmi. Piuttosto mostra il tuo bellissimo sorriso." disse per poi uscire.
Dopo circa quaranta minuti venne a chiamarmi per cenare. Ovviamente come mi aspettavo mi trovai Christopher davanti agli occhi. Occhi spenti e cupi. Stava soffrendo proprio come me. Se soltanto mi avesse dato fiducia ora non saremmo in questa situazione. I nostri sguardi erano come delle catene che lui purtroppo spezzò raggiungendo la cucina. Chiaro, non voleva vedermi. Ci accomodammo tutti a tavola e come volle la sorte mi ritrovai di fronte a lui potendo ammirare la sua infinita bellezza. La cena andò alla grande per gli altri. C'era Joel che baciava Azzurra come se non ci fosse un domani. Erick che discuteva con Zabdiel per l'ultimo pezzo di pollo rimasto mentre Valentina e Richard ridevano e scherzavano. Poi c'era Yenny che parlava con la signora Piedad e Jonathan ed infine io e Christopher che mangiavamo in silenzio scambiandoci degli sguardi ogni tanto. Non l'avevo mai visto così serio e gli davo ragione. Quella volta sbagliai io...
"Allora Christopher che c'è perché non parli con la tua amata?" chiese scherzando Erick. Nessuno oltre a Yenny sapeva della nostra rottura.
"Ehm... Erick adesso non mi sembra il caso di scherzare." disse proprio quest'ultima.
"No, tranquilla mamma. Posso rispondergli serenamente. Non parlo con la mia amata perché proprio lei ieri sera nonostante si fosse ubriacata, mi ha lasciato. E già avete capito bene. Quella che tutti credevate dolce e sensibile ieri mi ha mollato." disse guardandomi con disprezzo scatenando dentro me una tempesta di tristezza. Non risposi. Aveva ragione, come dargli torto?
"Che cosa?" chiese Joel guardandomi. "Si caro Joel, l'ha fatto." continuò. "Adesso basta! Possibile che tu non capisca? Se ti ho lasciato un motivo c'è! In una relazione se non c'è fiducia non c'è amore quindi smettila di scaricare tutta la colpa su di me. So di aver sbagliato ma non ho tutti i torti. Ti ho chiesto soltanto un po' di fiducia e tu non hai voluto ascoltarmi!" urlai in lacrime.
"Non hai tutti i torti? E tu lasci una persona soltanto perché colei è molto protettiva nei tuoi confronti? Ricordati di quella persona che ci è sempre stata. Di quella persona che nonostante tutte le cazzate che hai fatto ci è sempre stata e non ti ha mai abbandonata. Che è venuta a trovarti quando stavi male, che è stata li quando piangevi che ti ha asciugato le lacrime mentre il mondo era contro di te. Ricordati che non tutte le persone lo farebbero. Ricordati di quella persona che farebbe di tutto per risolvere. Ricordati di quella persona che ha sempre fatto di tutto per farti sorridere. Ricordati che quella persona l'hai fatta soffrire ma è sempre restata, ricordati di quella persona che non si è mai fatta problemi a parlarti e dirti ciò che pensava lei. Ricordati di quella persona che ha sempre cercato di farti vedere dove sbagliavi. Ricordati che quella persona è umana e commette errori. Ricordati che quella persona ogni volta che l'hai fatta soffrire è sempre rimasta, perché sapeva che l'amore vuol dire anche questo, saper passare avanti. Ricordati che questa persona non farebbe mai nulla per farti soffrire. Ricordati che quella persona ha fatto sempre il possibile per risolvere. Ricordati che quella persona ti amava e ti ama ancora. Ricordati che quella persona teneva a te e tiene ancora a te. Ricordati che quella persona ti ha sempre chiesto scusa quando non doveva. Ricordati cosa hai detto a quella persona e riflettici. Prova ad immedesimarti in lei e provare quello che le hai urlato quando eri troppo arrabbiata per poter capire quello che stavi dicendo. Pensa a quanto possano fare male certe parole. Pensa che quella persona ero io. Pensa a tutte le volte che ho pianto per una tua cazzata e sono rimasto, perché tenevo a te. Riflettici." urlò arrabbiato alzandosi in piedi per poi andarsene.
Stavolta non c'era via di scampo. Era davvero tutto finito...

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora