•Capitolo 58•

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Pov's Clara
"Sei stato cattivo con me." dissi scherzando imbronciata. "Ma ammetto che io non ho fatto di meglio." continuai facendolo ridere.
Eravamo sul mio letto appena dopo aver fatto la pace. Io che guardavo il soffitto illuminato dalla luce della luna e lui col viso nell'incavo del mio collo mentre respirava su di esso.
"Faresti davvero in modo che le favole ci invidino?" chiesi accarezzandogli la nuca. Annuì per poi dire: "Per te farei di tutto."
"Sai nel momento in cui mi hai lasciato mi sono sentito vuoto. Mi veniva da piangere, Mi mancavi troppo. Ed ho capito solo una cosa. Che senza te non sono più lo stesso. Non riuscivo a smettere di pensarti." disse.
"Cosa pensavi di me?" chiesi. "A come stavi, se dormivi, se eri sveglia, se ti mancavo, se ridevi, se messaggiavi, se parlavi al telefono, se eri arrabbiata, se eri felice e soprattutto se mi pensavi." rispose. "Pensavo a quanto tu fossi bella e quanto io ti amassi." continuò.
"Mi ricordo quando ancora non sapevo di cosa si trattasse, se fosse amore, o cos'altro stessi provando. Ma sapevo che ormai in ogni mio pensiero e in ogni mio gesto, tu, ci saresti stato." risposi. Mi lanciò uno sguardo per la frase appena pronunciata. Uno sguardo che fa innamorare ma allo stesso tempo intimorisce a causa del non conoscere il significato.
"Con te posso fare le mie facce strane, i miei versi inquietanti, posso prenderti in giro e inviarti delle mie foto orribili. Con te posso essere me stesso. Ci sono tante cose belle, ma cosi tante che se ci penso mi gira la testa, però vedi, il discorso è semplice, banale e scontato. Ci sono tante cose belle, ma tu sei meglio." rispose facendomi sorridere.
"Di facce strane non ne parliamo perché sei il migliore." dissi scoppiando a ridere.
Ci furono minuti di silenzio in cui ognuno era sommerso dai suoi pensieri. I nostri respiri erano regolari ed io mi sentivo al caldo e al sicuro con lui accanto.
"Quando ti ho lasciato ho pensato ad una cosa. Non avrei mai creduto di fare dei pensieri così profondi e tu ne sei la causa. Capisci di amarlo quando non puoi stargli lontano, quando anche solo una canzone ti riporta alla mente il suo sorriso. Capisci di amarlo quando non riesci più a stare lontana da lui, perché se anche ci discuti non puoi fare a meno di stargli accanto. Capisci di amarlo quando ti basta uno sguardo per capire cosa gli succede, e quando anche solo un sorriso basta a far sorridere anche te. Capisci di amarlo quando nonostante tutto ti rendi conto che la tua felicità è riflessa nei suoi occhi, e che ti manca. Ti manca più di ogni altra cosa al mondo." dissi interrompendo il silenzio.
"Devo dirti una cosa anch'io." disse. "E cioè?" chiesi. "Mi devi dei baci." disse per poi baciarmi. E così tra baci e coccole cademmo tra le braccia di morfeo.

La vida es un sueño || Christopher VélezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora