Sono passati esattamente tre minuti da quando Riccardo ha letto il mio messaggio, e devo ammettere che la cosa sta iniziando ad innervosirmi. Per quale motivo non mi ha risposto? È arrabbiato con me? Beh, potrebbe esserlo. L'ho trattato male, ma l'ho fatto perché non volevo complicare le cose tra noi due. Tutto qui.
Ad interrompere questi miei strani ragionamenti è proprio il campanello, e per un secondo mi chiedo chi possa essere. Sarà lui o Luca? La confusione mi riempie.
Prendo un profondo respiro, e completamente avvolta nell'ansia, abbasso la maniglia della porta, facendo un passo verso l'esterno per controllare meglio.
Il cuore si blocca all'improvviso quando vedo la figura di Riccardo proprio dietro il cancello. Sembra teso, ma nonostante ciò, non riesce a nascondere quel meraviglioso sorriso che si ritrova. Sarà per ciò che gli ho scritto, ne sono più che sicura.
"Aprimi... per favore, o potrei impazzire" Esclama, con voce non troppo alta, a qualche metro da me. Ignoro il brivido che mi attraversa non appena sento il modo in cui ha appena pronunciato queste parole, e premo il dito contro il pulsante, aprendo il cancello. Non bada a nulla: né a Baloo che cammina verso la sua direzione, né al leggero venticello che gli accarezza il viso e neanche al suo ciuffo ribelle che gli ricade sulla fronte dolcemente, si concentra solo su di me, avanzando verso la mia direzione a passi veloci e con il labbro fra i denti.
Non riesce a darmi neanche un istante per poter capire al cento per cento cosa sta succedendo, che mi ritrovo la schiena completamente pressata contro la parete. Perdo il respiro quando percepisco il suo corpo muscoloso schiacciarmi, le sue mani accarezzarmi, e la sua bocca impossessarsi della mia. La delicatezza viene eliminata, mentre la prepotenza aumenta improvvisamente. Accade tutto in un istante, e questo gesto così inatteso ma dannatamente intenso, riesce a farmi completamente perdere il controllo della situazione. Il mio cuore esplode, e si incontra con il suo dopo diversi mesi, iniziando a seguire lo stesso ritmo.
Il fuoco si accende nel momento in cui, la sua lingua si scontra con la mia, pizzicandola e stuzzicandola più volte, mentre il suo piede colpisce bruscamente la porta di casa per chiuderla.
La sua bocca è calda, immensa, mi accoglie tranquillamente. È come se fossi tornata a casa. La mia casa. Il mio piccolo ma grande rifugio, che riesce a farmi provare delle sensazioni, per me da sempre inesistenti.
Le mie mani un po' tremanti accarezzano ogni singolo angolo del suo corpo, come se volessero studiarlo per bene, e come se avessero paura che tutto questo potrebbe sparire senza preavviso. Mentre mi bacia, mi morde, mi succhia e mi mangia le labbra, la mia testa rivive perfettamente questi ultimi mesi senza di lui? Come ho fatto a stargli lontano? Dio mio, quest'uomo è la mia vita.
Completamente perso, poggia le sue labbra nell'incavo del mio collo, tracciando una scia bagnata lungo la clavicola e poi continuando su per la mandibola. Io chiudo gli occhi, mormorando il suo nome. Mi è mancato farlo, mi è mancato averlo così vicino e mi è mancato lui. Il mio Riccardo.
"Mi dispiace che tu abbia sofferto per uno come me..." Soffia sulla mia pelle, pizzicandomi il lobo dell'orecchio con i denti. "Scusami, Fede. Scusami davvero"
"Scusami anche tu... non volevo farti stare male"
Sospiro e mi alzo sulle punte, lasciandogli l'ennesimo bacio sulle labbra.
"È finita, basta. Non pensarci più"
"Non lo farò, non lo faremo" Sussurro. Lui mi stringe a sé, regalandomi un caldo abbraccio. Riesco a percepire ogni sensazione attraversare le nostre anime, ed è un po' come se avessi appena visto un piccolo puntino di luce intensa in mezzo all'oscurità. Nonostante non sia la prima volta che ci ritroviamo dopo mesi, sento che questa volta sia cambiato tutto. Forse perché è tornato per restare. Per sempre. Spero.
Infrufolo la testa nell'incavo del suo collo, inebriandomi del suo dolce profumo che mi riempie ogni vuoto all'istante.
"Mi sei mancato da morire" Bisbiglio con gli occhi chiusi. Lo sento sorridere.
"Mi sei mancata anche tu, piccola. Come l'aria, volevo solo ritornare da te. Solo questo. Sei tu la donna che voglio, lo sai"
Io annuisco. L'ho sempre saputo, ma la rabbia è riuscita a farmi dimenticare del tutto questo piccolo ma grande dettaglio. Ha vinto l'orgoglio, ma adesso l'ho cacciato via. Non può permettermi di separarmi da Riccardo. Lui è l'unica cosa bella della mia vita.
"Pensi davvero tutto ciò che mi hai detto ieri?" Gli domando dopo qualche secondo, sollevando il capo dal suo petto soltanto per guardarlo negli occhi. Quando lo faccio, mi perdo come una piccola barchetta nell'oceano.
"Cosa ti ho detto?" Sul suo viso disegna un sorrisino malizioso, segno che si sta prendendo gioco di me. Lo stronzo.
"Fai un viaggio nella tua mente e cerca di ricordare" Affermo, mordendomi il labbro per provocarlo. Il suo sguardo di poggia sulla mia bocca e sono orgogliosa che questo mio gesto non sia passato inosservato.
"Vuoi risentire di nuovo quelle parole Carta?" Mi chiede, accarezzandomi il viso.
"Solo se hai voglia di ripeterle"
"Certo" Tossisce per schiarirsi la voce, e poi continua "Ti amo... ti amo immensamente, amore mio" Un brivido mi attraversa la schiena, la felicità mi riempie e l'amore che ho sempre provato per lui sembra aumentare all'improvviso.
Curvo le mie labbra verso l'alto, sorridendogli con sincerità. Lascio scivolare le mie dita fra i suoi capelli corti, accarezzandogli la testa con le unghie smaltate di rosso. Appoggio i gomiti sulle sue spalle, riuscendo a sollevarmi un po' soltanto per baciarlo con delicatezza. Le nostre labbra si scontrano docilmente, facendomi perdere il respiro per la milionesima volta. Un semplice bacio a stampo che dura pochi secondi, ma le sensazioni rimangono comunque immutate e infinite.
Quando si stacca, appoggia la sua fronte contro la mia, stringendo entrambi i miei fianchi.
"Ti va di rispondermi?" Mi stuzzica, curvando il capo verso destra e disegnando una tenera espressione sul viso.
"Cosa dovrei dirti?" So già quale sarà la mia risposta, ma adoro prendere le cose con calma, gustare ogni secondo e viverlo come se davvero fosse l'ultimo.
"Ciò che vuoi"
"Mmmh okay" Mugolo. Gli accarezzo il viso con le dita, facendolo sorridere immediatamente. Mi avvicino ancora un po' a lui, schiudendo le labbra per poter dire quelle famose paroline che aspettiamo entrambi da tanto tempo. Troppo troppo tempo. "Ti amo"
I suoi occhi si illuminano come due fari, svelandomi che questa sia la scelta giusta. Anche se ho impiegato un po' più tempo del previsto, ce l'ho fatta.
"Dio mio, anche io... anche io. Da impazzire. Ti amo davvero da impazzire"
Mi bacia di nuovo, ma questa volta con più potenza. Fa scivolare la lingua dentro la mia bocca, accarezzandomi con dolcezza. Mi riscalda, mi stuzzica, mi tormenta, mi ama.
Il secondo dopo, sento le sue braccia stringere il mio bacino velocemente, e con un rapido movimento mi fa sollevare per far circondare i suoi fianchi con le mie gambe. Pressa più volte il mio corpo contro il muro, posizionando le sue mani proprio sui miei glutei. Io continuo a baciarlo ininterrottamente, facendomi scappare dei sospiri strozzati ogni tanto.
"Posso portarti in camera?" Mi sussurra. Inizia a dirigersi verso le scale, non aspettando neanche una mia risposta.
"Pensavo che prima volessi mangiare qualcosa, Marcuzzo..." Lo stuzzico, maliziosamente, spingendo dolcemente le mie cosce contro la sua evidente erezione. La cosa mi fa impazzire. Sapere di fargli quest'effetto mi fa impazzire. Del tutto.
"Te. Voglio mangiare te." Afferma. Va su per le scale velocemente, non smettendo di accarezzarmi neanche per un secondo. "Solo te, Federica. Nessun'altra."
Io sorrido immediatamente. Solo me. Nessun'altra.Buonanotte⭐♥️
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Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019)
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si rincontrano all'improvviso dopo mesi... I loro cuori si incastrano ancora alla perfezione proprio come una volta, ma i loro pensieri diversi e le paure di lei saranno la causa di altre ed infinite incomprension...