Capitolo 23.

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Durante l'intero tragitto per poter arrivare al centro di Roma, Riccardo non ha fatto altro che ripetermi più volte di voler dormire con me per l'intera notte. I miei pensieri erano alquanto confusi, ma alla fine ho accettato. Penso sia stata la cosa più giusta da fare. Adesso siamo appena arrivati a casa sua, e la mia testa è più tranquilla di quanto pensassi. Sono quasi le venti e trenta, ma sembra che la notte non voglia arrivare per nessuna ragione al mondo; un filo di luce riempie ancora del tutto la città, rendendola davvero luminosa e più leggera del solito.
"Io vado a fare la doccia per prima! Ne ho bisogno" Esclamo, facendo scivolare via la mia felpa. La appoggio sul divano, prima di avanzare verso le scale.
"Vai, accetto questo patto solo perché sono un vero e proprio gentiluomo" Sospira Riccardo. Mi giro verso la sua direzione, trovando un luminoso e bellissimo sorriso spalancato sul suo volto.
"Mmh, su questo ho qualche serio dubbio" Biascico, ridacchiando. Io caccio fuori la lingua e inizio a salire le scale.
"Vado a prenderti un accappatoio... arrivo tra poco" Mi avvisa. Urlo un 'okay' prima di rifugiarmi in bagno alla velocità della luce.
Lascio scivolare giù per la mia pelle ogni singolo indumento, per poi entrare all'interno della doccia. Impiego qualche minuto per poter regolarizzare la temperatura dell'acqua, e quando ci riesco, mi scappa un sospiro di sollievo. Mi guardo un po' intorno, studiando ogni singolo dettaglio, che ormai conosco a memoria. Non facevo la doccia qui da diversi mesi, ma sembrano passati anni. Tantissimi anni.
Sospiro nel momento in cui inizio a insaponare i miei lunghi capelli, permettendo alla schiuma di scivolare giù per la spina dorsale.
All'improvviso sento un piccolo rumorino provenire proprio al di fuori della doccia, e inizio a percepire il mio cuore battere all'impazzata immediatamente, per lo spavento e l'agitazione che mi pervadono.
"Riccardo?" Sussurro con un filo di voce. Afferro il getto d'acqua e mi sciacquo il viso, aprendo lentamente gli occhi.
"Sono qui" Mormora lui in risposta. I nostri occhi si incrociano e per un attimo mi sento molto più sollevata di prima.
"Mi hai spaventata"
"Chi pensavi che fosse? Il lupo cattivo?" Mi stuzzica ridendo. Io alzo gli occhi al cielo, girandomi leggermente per poter continuare a insaponare i miei capelli. Sento le sue iridi accarezzarmi con delicatezza e rispetto, e amo letteralmente questa cosa.
Con cura, risciacquo la mia chioma, permettendo all'acqua di accarezzare ogni singolo angolo del mio corpo.
Il fiato mi si blocca senza preavviso quando sento Riccardo agitarsi e inizio a percepire il suo corpo proprio dietro di me.
Prima che possa girarmi verso la sua direzione, fa aderire la mia schiena al suo petto scolpito e un po' umido. "Non ho resistito... volevo assolutamente fare la doccia con te" Borbotta proprio nel mio orecchio a bassa voce.
Annuisco, perdendo completamente quel piccolo filo di ragione che possedevo fino a qualche minuto fa.
Le sue dita mi sfiorano con delicatezza il punto fra i miei seni, per poi scendere verso la pancia nuda. Inavvertitamente, inarco la schiena, lasciando che il mio corpo sia completamente pressato al suo. Dio, è una sensazione paradisiaca.
L'indice e il medio accarezzano l'ombelico, mentre il resto delle sue dita si occupano di lasciare diverse e piccole carezze lungo la superficie circostante.
Il suo tocco mi manda il tilt, per cui sono costretta a chiudere gli occhi e gettare la testa sulla sua spalla. Schiudo le labbra, sentendo quella strana sensazione alla pancia diventare sempre più forte, più difficile da sopportare.
Non appena i suoi movimenti cessano senza preavviso, ci metto qualche secondo per riprendere coscienza e poi mi giro verso di lui, per guardarlo.
"Perché ti sei fermato?" Domando un po' scossa, con il respiro già irregolare e pesante. L'effetto che mi fa è davvero assurdo.
Tutto quello che fa è sorridere, prima di scostare i miei capelli su un lato del collo, e attaccare le labbra su un punto indefinito della mia pelle.
"Volevi che continuassi?" Mi domanda, mordicchiandomi dolcemente. Io gemo, stringendo i suoi capelli con le dita.
Non rispondo, semplicemente lascio scivolare la testa contro le piastrelle bianche e fredde, guadagnandomi un piccolo sorrisino da parte sua.
Le sue azioni successive avvengono in maniera istantanea: afferra il mio bacino e mi solleva, prima di farmi circondare i suoi fianchi con le gambe.
Entra in me lentamente, mentre io mugolo qualcosa di incomprensibile. Mi stringe a sé, iniziando a muoversi dentro e fuori la mia pelle.
Dannazione, è fantastico. Sarà merito dell'atmosfera, ma descrivere tutto ciò che sto provando è davvero impossibile.
"Sei contenta?" Mi domanda, pizzicandomi il labbro inferiore con i denti.
"S-si, adesso si... ti prego, non fermarti" Ansimo, stringendo le sue spalle con forza.
"Non mi fermerò"
Chiude gli occhi, schiudendo le labbra lentamente.
Fare l'amore con lui di nuovo è davvero una delle cose più belle del mondo. Si muove più velocemente, facendo scontare la mia schiena contro la superficie fredda e bagnata delle piastrelle.
Lo bacio con dolcezza, mentre lui freme sulla mia pelle e mormora il mio nome. Vorrei davvero urlare per ogni scossa che riesce a provocarmi quando spinge dentro me, ma cerco in tutti i modi di rimanere in silenzio, o comunque non mormorare una parola ad ogni suo movimento.
Mi si mozza il fiato, mentre i suoi fianchi si scontrano con i miei per l'ennesima volta. Riusciamo ad arrivare al limite poco dopo, sentendo una sensazione davvero mozzafiato scivolare su e giù per i nostri corpi. "Oh dannazione... che meraviglia" Impreca, appoggiando la fronte contro la mia spalla, ancora con il respiro irregolare e i muscoli un po' tesi. "Devi solo prendere la pillola, va bene?"
Annuisco semplicemente, prima di abbracciarlo e lasciargli un bacio sul petto, completamente bagnato. Il getto d'acqua è aperto proprio sopra la nostra testa, mentre caccia via ogni singola scia di schiuma che ci accarezza.
Mi fa scendere lentamente e non appena incontro la superficie dura e umida della doccia, mi scappa un piccolo gemito dalle labbra.
Finiamo di lavarci insieme, scambiandoci qualche sorriso e diverse carezze che valgono davvero più di mille parole.
Mi asciuga i capelli, e per un momento mi sembra di tornare a qualche mese fa. Lo faceva anche prima, e il fatto che continui a farlo, mi rende davvero felicissima di tutto ciò.
In ogni piccolo istante che ci ritroviamo ad affrontare, sento la felicità scoppiare dentro il cuore di entrambi, e la cosa mi rende sempre più leggera e contenta.
Mezz'ora dopo, ci ritroviamo distesi sul suo letto, ascoltando con cura i nostri respiri calmi e profondi.
Il suo corpo è completamente attaccato al mio, riuscendo a farmi avvertire quella scia di benessere che sa regalarmi solo lui.
Lo stringo a me, mentre lui continua a riempirmi di baci e carezze che mi fanno letteralmente andare fuori di testa.
Prima di addormentarmi riesco a sentire la sua voce piccola e roca sussurrarmi dolcemente "Buonanotte, piccola stella".
Gli rispondo allo stesso modo, riuscendo a strappargli un vero e proprio sorriso, che profuma di assoluta sincerità.
Rilasso ogni muscolo, godendo al cento per cento di ogni emozione che mi attraversa il cuore. Riesco a percepire solo tanta sicurezza e pace, e il merito è solo dell'uomo che dorme al mio fianco.

Scusate per l'assenza, ma non ho avuto tempo di aggiornare. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo!
Un bacio a tutte.😘
-Roberta

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora