"Santo Cielo, io non posso crederci che hai realmente baciato Luca... mi sembra un sogno!" Urla Marta non appena varchiamo la soglia della nostra camera.
Io mi catapulto verso la sua direzione, appoggiando le dita sulle sue labbra. "Non urlare, potrebbe sentirti e sarebbe imbarazzante"
Tutta la giornata ha cercato di mantenere la calma, ma adesso che siamo sole, ha fatto scoppiare tutta la sua gioia con un urlo improvviso. Purtroppo non ho avuto modo di raccontarle tutti i dettagli, ma penso proprio che ora mi chiederà ogni cosa.
"Sono certa che tu abbia fatto la scelta giusta, Fede. Ti meriti un uomo che ti ami, non uno che si prenda gioco di te ogni giorno" Sono perfettamente d'accordo con lei.
"Pensi che possa davvero nascere qualcosa di concreto tra noi due?" Le domando, curiosa di sapere ogni suo pensiero.
"Io non lo penso, ne sono proprio certa"
Io sospiro, facendomi scappare un piccolo sospiro. "Ma hai visto come ti guarda, Fede? Sembra che voglia mangiarti da un momento all'altro"
"Ma smettila, non vuole mangiarmi" Alzo gli occhi a cielo, facendomi scappare una lieve risata.
"Perdonami, volevo dire: sembra che voglia spogliarti e legarti al letto per tutta la notte"
"Sei una porca!"
"E tu non sei realista, cara professoressa"
Sbuffo rumorosamente, volendo uccidere la mia amica, che sta iniziando, a farsi degli eccessivi sogni erotici fra me e Luca.
"Vado a farmi una doccia" La avviso, avanzando verso la valigia per prendere un paio di jeans e una maglia per uscire.
"Certo, pensa a tutto ciò che ti ho detto"
"Uh, certo" Sospiro e chiudo alla porta alle mie spalle, sentendo la sua risata risuonare lungo le pareti della camera. È proprio un caso perso. Davvero.
Guardo la mia figura riflessa sullo specchio, e non riesco a non notare quel pizzico di felicità riempire il mio viso. Non si tratta di una mia stupida impressione, tutto ciò che vedo è la realtà. Ho una luce particolare e luminosa negli occhi, che forse non avevo da tempo, forse da quando Riccardo è andato via.
Pensarlo mi rende triste, ma non riesco a non farlo. Credo sia davvero impossibile.
Quando termino di fare la doccia, devo dire che mi sento molto meglio. Il cloro della piscina viene completamente eliminato dal mio corpo, e avverto una lieve sensazione di sollievo.
Esco dal bagno per far entrare Marta e mi vesto alla velocità della luce, piazzandomi proprio di fronte l'enorme specchio in camera soltanto per pettinarmi i capelli e cercare di dargli una forma. Li asciugo per qualche minuto con il phone e nel momento in cui sollevo il capo è come se avessi appena inserito le dita all'interno di una presa di corrente. Sembro una pazza.
Con pazienza e cura, accendo la piastra, facendo dei piccoli e delicati boccoli proprio sulle punte. Finisco mezz'ora dopo e devo dire che inizio a rilassarmi.
"Fede, ci sei? Hai terminato?" Mi domanda la mia amica, che nel mentre, si sistema le numerose pieghe che ricoprono il suo vestitino rosso corallo.
"Si, devo solo truccarmi"
Lei annuisce. Io lancio un veloce sguardo sul mio cellulare, notando l'ora. Sono le nove di sera, e l'appuntamento con gli altri è esattamente fra quindici minuti nella hall dell'hotel. Credo e spero di farcela, anzi devo assolutamente farcela.
"Anche io, facciamo presto"
Stringe fra le dita il beauty case e lo appoggia sul lettone, iniziando ad uscire tutte le cose che ci servono per essere almeno un pizzico più presentabili. Mentre ricopriamo il nostro viso di trucco, parliamo un po' di tutto. Lei mi dice che gli occhi di Luca hanno una luce particolare quando gli sono vicina, e pensa, anzi no, ne è proprio certa, che noi due, tra un paio di mesi, saremo una vera e propria famiglia. Nel suo cervello abbiamo già avuto tre figli e siamo la classica famiglia del mulino bianco che vive felice nella loro casetta in campagna. Mmh, non credo proprio che andrà così, ma lasciamole costruire la storia a suo piacimento e non roviniamo assolutamente i suoi piani. Sarebbe sbagliato farlo, no?
Mi scappa una piccola risata ad ogni sua affermazione, che inizia a farmi sciogliere e a masticare almeno un po' questa svolta improvvisa che ha appena subito la mia vita.
Quando raggiungiamo la hall dell'hotel sono le nove e un quarto. Perfetto! Grazie a Dio, siamo state puntuali.
Nel momento in cui, avanziamo verso i nostri colleghi, Luca mi stringe a sé lasciandomi un bacio veloce sulla fronte.
"Sei fantastica" Sussurra con dolcezza. Io lo ringrazio sottovoce, sentendo una lieve sensazione di calore eccrescere all'improvviso sulle mie guance. Arrossisco di colpo e senza rendermene conto, iniziando ad odiarmi da sola.
"Ma quindi adesso state insieme?" Ci chiede la nostra collega Ginevra, osservandoci con un'espressione confusa sul volto. Ma nonostante ciò, riesco perfettamente a notare quella piccola scia di felicità che riempie il suo viso.
La sua domanda mi spiazza un po'. Stiamo insieme? Boh. Non siamo nulla di definito e preciso, giusto? Almeno io penso che sia così. Non abbiamo ancora avuto modo di parlarne con calma, ma penso proprio che lo faremo molto presto. Sono molto confusa e penso proprio che anche lui si trovi nella mia stessa situazione.
"Si, direi proprio di si. Da pochissimo, però stiamo insieme" Afferma Luca con un sorriso smagliante, mettendo in mostra i suoi denti perfettamente bianchi e lucidi. Ah okay, non ero a conoscenza di questa novità, ma va bene così.
I faretti sul soffitto rendono la sua pelle brillante e perfetta, riuscendo a farmi notare diversi dettagli che non ho mai beccato: ha le labbra sottili e di un particolare rosa, il naso lievemente all'insù e l'angolazione del taglio degli occhi davvero ideale.
Mi tira verso il suo petto duro e muscoloso, stringendomi forte con entrambe le braccia. Tutto quello che fa è continuare a sorridere e a sorridermi, facendomi davvero sciogliere.
"Oh che bello, ne siamo contenti! Congratulazioni, ragazzi" Afferma Ginevra, stringendo ad entrambi in un caldo abbraccio. All'inizio rimango impassibile, ma dopo uno o due secondi, mi lascio andare, appoggiando una mano sulla sua schiena un po' scoperta. Quando ci stacchiamo, sorrido goffamente, cacciando via una ciocca di capelli che scappa via dalla forcina.
"Grazie mille" Le rispondo semplicemente, stringendomi nelle spalle.
Tutti si congratulano con noi, e ogni secondo che passa, il mio corpo riceve una scossa in più a causa di tutto questo. Non ci sono abituata, non avevo questo tipo di attenzioni da tanto, troppo tempo.
"Bene, ora che abbiamo saputo questa bellissima notizia, io direi di andare a fare una passeggiata e mangiare un enorme gelato" Esclama Marta all'improvviso, risvegliando quest'atmosfera. Io scoppio a ridere, sollevando gli occhi al cielo.
Ci incamminiamo verso l'uscita del nostro hotel, sentendo l'aria del mare sfiorarci il corpo con dolcezza. A causa dell'umidità mi sento come se ogni singolo indumento si fosse praticamente attaccato al mio corpo, provocandomi un calore interno che quasi mi fa perdere il respiro.
Luca fa scivolare la sua mano sulla mia, intrecciando le nostre dita con dolcezza e amore. "Quindi adesso sono la tua ragazza?" Chiedo, guardando i suoi occhi, che sono perfettamente incrociati ai miei.
"Si, e io sono il tuo ragazzo"
Mi fa strano sentirgli dire certe cose, ma devo abituarmi. Il mio cuore sorride e il mio cervello inizia a pulsare ininterrottamente, facendomi scappare un sospiro di felicità. Gli lascio un veloce ma dolce bacio sulle labbra, accarezzando poi il suo collo che si ricopre di pelle d'oca all'istante.
Lui mi stringe in un abbraccio, costruendo attorno a noi una piccola corazza, che riesce perfettamente ad isolarci dal resto.Ottimo, Federica e Luca si sono messi insieme. So che non sarete molto felici, ma bisogna avere un pizzico di pazienza.
Riccardo non è sparito, tornerà presto (moooolto presto). Fidatevi di me.
Preparatevi a tutto! E... niente, vi voglio tanto bene.❤
Baci.
-Roberta
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Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019)
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si rincontrano all'improvviso dopo mesi... I loro cuori si incastrano ancora alla perfezione proprio come una volta, ma i loro pensieri diversi e le paure di lei saranno la causa di altre ed infinite incomprension...