Capitolo 95.

1K 58 31
                                    

Federica.

Ritornare a Roma dalla mia famiglia è sinonimo di ritornare a casa, ritornare dov'è situato il mio cuore.
Sentire la voce candida di Riccardo, le risate delle mie bimbe e il dolce profumo della mia villa, è proprio ciò che desideravo.
Nel complesso, pensavo che le condizioni della casa fossero davvero catastrofiche, invece, non appena sono arrivata, l'ordine regnava un po' ovunque. Ogni cosa era al proprio posto, e questo dettaglio mi ha sorpresa davvero parecchio. La mia famiglia ha fatto proprio un buon lavoro.
Però, da paradossale amante dell'ordine e della pulizia, nonostante tutto sia al posto giusto, non riesco a non spolverare i mobili del salotto, e a non fare la prima lavatrice della serata.
Per cui, prima di cenare mi rifugio in bagno, inserendo tutti i panni bianchi all'interno dell'apparecchio.
Ad interrompere questo mio silenzioso momento è l'arrivo di Riccardo, che mi raggiunge all'istante chiudendo la porta proprio alle sue spalle.
"Cosa fai?" Mi domanda.
"La lavatrice. Devo lavare un mucchio di roba" Insierisco il detersivo e avvio il lavaggio, per poi girarmi verso la sua direzione e incrociare i suoi occhioni azzurri.
"Mi sembra giusto" Sospira. "Per piacere mi dai un bacio come si deve?" La sua domanda mi fa sorridere. Vederlo così bisognoso e anche un po' impaziente di avere una mia piccola attenzione è davvero bellissimo. "In aeroporto c'era davvero tanta gente, per cui non volevo sbilanciarmi troppo"
"Vieni qui, idiota" Quando queste parole lasciano le mie labbra, lui si catapulta su di me l'istante dopo, premendo le mani sui miei fianchi e unendo con dolcezza le nostre labbra. Circondo il suo collo con le braccia, accarezzandogli i capelli proprio come piace a lui. Lo faccio con delicatezza e passione, sfiorando ogni ciocca, anche la più piccola.
La sua lingua inizia a stuzzicare la mia con dei movimenti circolari, e non appena lo fa, un lungo ed intenso brivido scorre lungo la mia spina dorsale per poi risalire verso il cuore e farlo esplodere, come se all'interno ci fosse una bomba. "Ti ho pensata ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. Te lo giuro" Mormora contro la mia pelle lievemente umida a causa dei suoi baci.
Unisco di nuovo le nostre labbra, regalandogli dei piccoli morsi e dei lievi e brevi baci.
"Anche io. Sempre, amore mio"
Le sue mani finiscono sul mio fondoschiena, con l'obiettivo di stringermi il sedere. La cosa mi da ridacchiare nella sua bocca all'istante. Cerco di dimenarmi, ma la presa sul mio bacino aumenta notevolmente. Stringo le sue spalle, godendo a pieno di ogni sensazione che mi attraversa il corpo molto rapidamente. Una, due, tre scosse mi pervadono, riuscendo perfettamente a spezzarmi il respiro.
Ma la situazione si ribalta inaspettatamente nel preciso momento in cui Bianca e Camilla fanno irruzione nella stanza.
I loro occhietti azzurri si proiettano su di noi immediatamente, e tutto quello che faccio è cacciare via Riccardo, spingendolo via da me all'istante.
"Cosa fate?" Ci domanda Clarissa. La sua manina è perfettamente incastrata a quella della sorella e questo piccolo dettaglio, mi fa immediatamente sorridere.
"Stavo solo baciando mamma, amore. Non la vedevo da tanti giorni" Risponde Riccardo facendo spallucce.
"Baciate anche noi?" Sussurra Bianca, sporgendo il labbro inferiore verso l'esterno.
"Certo, piccole. Tanti enormi baci solo ed esclusivamente per voi"
Facciamo un passo verso la loro direzione, prima di stringerle e baciare ripetutamente ogni parte dei loro piccoli visini. Loro ridacchiano, stringendoci con amore. Le nostre braccia sono tutte incrociate, e questo riesce perfettamente a farmi percepire quanto sia forte questo bellissimo rapporto che lega tutti e quattro. È davvero intenso e duraturo, e penso che non ci sia cosa più bella.
"Che dite se mangiamo qualcosa al volo e poi guardiamo un film tutti insieme?" Propongo, prendendo in braccio Clarissa. Riccardo fa lo stesso con Bianca, stringendola per farla sentire al sicuro.
Un 'si!' improvviso scappa dalle loro labbra, mentre saltellano felicemente. "Allora, il film lo decidiamo io e Clari. Va bene?" Chiarisce Bianca, arricciando le labbra.
"Va bene, bubi" Rispondo io, accarezzando i suoi capelli dolcemente. Attraversiamo il corridoio, per poi scendere al piano inferiore.
Dopo aver mangiato una pizza tutti insieme, ci ritroviamo sul divano a guardare per l'ennesima volta 'Alla ricerca di Nemo'.
È da sempre il nostro film preferito, e rivederlo con le nostre bimbe è davvero una cosa stupenda.
Le manine delle bimbe stringono le mie, mentre continuano a sussurrarmi quanto io le sia mancata. Le loro parole mi fanno esplodere il cuore diverse volte. Riccardo non fa altro che guardarmi, facendo scivolare la sua mano lungo il mio bacino per accarezzarmi.
Stare così, uniti da un affettuoso abbraccio di famiglia è proprio quello che ho sempre voluto in questi ultimi cinque giorni. Stare lontana da loro è stato davvero frustrante, mi mancava un pezzo del mio cuore, ma sono riuscita ad essere abbastanza forte per poter affrontare tutto ciò.
Ignoro l'immagine e le battute del pesciolino a strisce bianche e arancioni che riempie lo schermo della tv, e poggio lo sguardo su Clarissa. Ha la testa appoggiata sul mio petto, gli occhietti socchiusi e le labbra curvate in un piccolo sorriso. Fortunatamente riesco ad osservare ogni piccolo lineamento del suo viso grazie alla coda che stringe i suoi capelli color caramello all'indietro.
Poi giro il capo verso Bianca, anche lei appoggiata sul mio petto. Al contrario della sorellina però, i suoi occhioni sono spalancati mentre le sue labbra si muovono e ripetono a memoria ogni singola battuta dei personaggi.
Infine, guardo l'uomo proprio accanto a me. Lo osservo intensamente per un po', senza stancarmi mai.
Non smetto di sorridere, pensando a quanto sia fondamentale all'interno della mia vita. Riccardo non è soltanto il padre delle mie figlie, ma è anche l'uomo della mia vita, l'uomo che ha trasformato del tutto la mia anima buia e nera, in un misto di colori vivaci e bellissimi, è la mia risorsa, il mio mondo, la mia sfida, il mio sogno. Il mio tutto.
Quando ci siamo conosciuti mi ha letteralmente sconvolta, è vero, ma in positivo. L'ha fatto con tutto se stesso, non fermandosi di fronte a nulla.
Ha ferito più volte il mio cuore, l'ha distrutto, l'ha calpestato, l'ha spaccato in due, ma non ha smesso di amarlo neanche per un istante.
Metaforicamente, l'ha custodito come se fosse la cosa più preziosa e importante della sua vita, curandolo e chiedendogli scusa per le troppe sofferenze. L'ha stretto fra le sue mani, permettendomi di fare la medesima cosa con il suo.
Perché l'amore è questo, no? Donare all'altro ogni parte di sé, cedere completamente il proprio cuore, azzerarsi del tutto, dedicargli ogni istante della propria vita, e amarlo senza filtri, senza limiti, senza un freno. Amarlo e basta. Amarlo perché una piccola parte del nostro amore può davvero fare del bene a tutto il mondo. Può regalare un sorriso ad un bambino, ad un anziano, o ad una ragazza in lacrime.
L'amore che lega me e Riccardo, qualche anno fa, poteva realmente definirsi irraggiungibile; ma adesso è una splendida stella cadente, pronta ad esplodere all'interno dei nostri grandi cuori per altre mille anni.
"Riccardo?" Gli sussurro con un filo di voce, attirando la sua attenzione. Gira di scatto il capo verso di me, facendo incrociare il suo sguardo al mio.
"Mmh?"
"Niente, volevo solo dirti che ti amo"
Un sorriso bellissimo esplode sul suo viso, facendo guizzare rapidamente la mia anima completamente pazza di lui.
"Ti amo anche io, Fede"
Si solleva lievemente soltanto per premere le labbra contro la mia fronte, stampandomi un delicato bacio, che vale molto di più di mille parole.
Sposto lo sguardo verso la tv, appoggiando poi la testa sulla sua spalla.
Io e lui non siamo l'incastro perfetto, e non penso proprio che esista una cosa del genere, ma personalmente credo che ci sia soltanto tanta voglia di smussarsi a vicenda per poter combaciare perfettamente, proprio come accade a due piccoli pezzettini di un puzzle. Proprio come è accaduto a noi. Bisogna soltanto lasciare il resto al destino e stare a vedere dove ci porta. Solo questo.

Fine.

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora