Capitolo 71.

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Stanotte ho dormito come un ghiro, come se non lo facessi da mesi. Ero davvero stanca, esusta, ma comunque terribilmente felice.
Io e Riccardo siamo tornati a casa più o meno alle due, e non appena abbiamo indossato i nostri pigiami, siamo crollati l'una fra le braccia dell'altro. Avevamo davvero bisogno di riposarci. La serata è andata alla grande, ci siamo divertiti tantissimo, lasciando ogni possibile problema correre lontano da noi.
Nel preciso momento in cui mi sveglio, obbligo il mio corpo a staccarsi da quello di Riccardo e a raggiungere il bagno per farmi una doccia. Mi sembra l'unico modo per svegliarmi del tutto.
L'acqua mi accarezza la pelle molto lentamente, riscaldandola piano piano. Il profumo intenso del bagnoschiuma riempie le mie narici, aumentando notevolmente la mia voglia di rimanere qui per l'eternità.
Cinque minuti più tardi, esco dalla doccia in modo che possa tornare alla vita reale. Afferro l'accappatoio e lo indosso, aprendo la porta del bagno per raggiungere la camera da letto.
Riccardo dorme ancora, per cui faccio molta attenzione a non svegliarlo. I suoi respiri sono lenti e tranquilli, e la cosa mi fa scappare un piccolo sorriso.
Apro l'anta dell'armadio molto lentamente, prima di sbirciare all'interno di esso per beccare qualcosa da mettere. La confusione mi pervade all'istante. Credo che sia un trauma ogni volta.
"Io penso che potresti benissimo uscire vestita in questo modo. Sei davvero irresistibile..." Una voce alle mie spalle riesce a farmi letteralmente sussultare.
"Riccardo, che paura" Sospiro, poggiando una mano sul petto lievemente tremante. "Pensavo che dormissi"
Mi giro verso la sua direzione, incontrando il suo sguardo all'istante.
"Mi sono appena svegliato, scusami per averti spaventata"
Ha gli occhi arrossati a causa del sonno, i capelli scompigliati, la voce roca e le labbra gonfie. Assomiglia molto ad un bimbo. Il mio bimbo.
"Non fa niente" Lo tranquillizzo con un piccolo sorriso.
"Vieni qui, fatti dare un bacio" Mi fa segno di raggiungerlo, non smettendo di fissarmi neanche per un istante. Io mi avvicino a lui, gattonando molto lentamente verso la sua direzione. I suoi occhi mi percorrono la pelle molto lentamente, e nonostante io sia coperta dall'accappatoio, un forte bruciore mi pervade un po' ovunque.
Con il suo aiuto finisco a cavalcioni sulle sue gambe, mentre le nostre labbra si cercano immediatamente, incollandosi come se non lo facessero da giorni. Osservo i suoi occhi chiusi, mentre le nostre le nostre lingue giocano con lentezza. Il suo sapore mi illumina il cuore, i pensieri, l'anima, tutto. Sfioro il suo collo con le dita, mentre gli mordo il labbro inferiore con poca delicatezza. Cerco di essere sensuale a modo mio, e devo dire che dall'erezione che si nasconde nei suoi boxer, ci sto riuscendo davvero bene.
"Un bellissimo buongiorno, amore mio" Mugola contro la mia spalla, un attimo prima di morderla e leccarla con la punta della lingua. "Se te la senti, ho bisogno di-"
"Si, anch'io"
Lui sorride immediatamente. Afferra il nodo dell'accappatoio, e poi lo scioglie, facendolo ricadere giù per il mio corpo. Mi accarezza con dolcezza, facendomi sfiorare il cielo con un dito. Stringe i miei glutei nelle sue mani, riuscendo a farmi scappare un intenso gemito.
"Sei sempre più bella"
"Non è vero"
"Oh si che lo è"
Intrufolo la testa nel suo collo, un attimo prima di far scivolare le dita sul contorno dei suoi boxer. Con il suo aiuto, riesco ad eliminarli del tutto, lasciando il suo corpo nudo e muscoloso sotto di me.
Mi struscio lievemente su di lui, mentre le sue mani scendono su e giù per la mia schiena, e le sue labbra scrivono poesie su di me. Il piacere inizia a diffondersi ovunque, spezzandomi il respiro. "Oddio, ti prego... fai presto" Mugola, impaziente.
"Mmh" Divarico le gambe sul suo bacino, e un po' ansante, lo accolgo dentro di me, premendo il suo petto contro il mio. "Riccardo..."
Unisco le nostre mani, gemendo rumorosamente sulle sue labbra. Lui mi stringe, mi sostiene, proprio come io sostengo lui.
Le sue braccia mi guidano, iniziando a muovermi su di lui con molta delicatezza.
"Direi che aspettare ci ha fatto più che bene... è così bello" Sussurra, accarezzandomi la schiena e il fondoschiena. Mi sento morire ad ogni sua singola carezza.
"Shh, non dire nulla"
Getto la testa indietro, offrendogli il collo che lui immediatamente riempie di baci. I miei gemiti di piacere riempiono la stanza, e sulle sue labbra si curva un sorriso soddisfatto.
La lentezza è davvero esasperante, ma essa riesce ad amplificare il piacere di dieci volte. "Mi fai impazzire" Mugolo, afferrandogli i capelli con poca, pochissima delicatezza.
"Tu fai impazzire me"
Sorridiamo immediatamente mentre le nostre bocche e le nostre lingue non si lasciano neanche per un attimo.
Mi muovo più velocemente sopra di lui, prima che ogni nostro singolo organo si contragga per raggiungere il piacere. "Cazzo, Fede!" Ansima quasi sfinito e con il respiro pesante. Quando entrambi arriviamo al limite, ci lasciamo sfuggire dei lunghi ansimi che ci fanno letteralmente rabbrividire. Lui mi morde il collo, sussurrando il mio nome un'altra volta, e gettando al contempo la testa contro il cuscino. "Ti amo" Boccheggia, privo di forze.
Mi accascio sul suo petto, facendo scivolare le mie gambe attorno al suo bacino. Sono ancora sopra di lui, mentre assaporo questi ultimi attimi di puro silenzio.
Abbracciati, nudi e perfettamente complici, ci stringiamo in un abbraccio. Sembriamo una cosa sola. Appoggio la guancia sulla sua clavicola, inebriandomi del suo dolce profumo.
"Ti amo anche io" Gli mormoro non appena riprendo fiato. Lui mi regala un piccolo sorriso, aumentando la stretta sul mio piccolo corpo.
Rimaniamo così per un po', felici di aver finalmente festeggiato il Natale a modo nostro. "Bisogna trovare la forza per alzarci, dobbiamo andare dai tuoi genitori" Gli ricordo a bassa voce, sfiorando alcune ciocche dei suoi capelli. Riesco a sentire il suo cuore battere, e questo mi rende consapevole di una cosa: batte solo per me, ed è davvero una cosa bellissima.
"Sono ancora le undici, amore. Ce la faremo a fare tutto"
"Mmh, non credo" Affermo, facendo una lieve smorfia. Lui ridacchia, stringendomi a sé ancora un po' di più. Quasi quasi mi manca il respiro, ma ne vale la pena. Giuro.
"Facciamo così: fra cinque minuti ci alziamo. Va bene?"
"Va bene" Rispondo. "Devi ancora farti la doccia, quindi dobbiamo far presto"
"Si... stai serena, bambolina" Mi rassicura, sfregando la punta del suo naso contro l'incavo del mio collo. "Goditi le mie coccole, shh"
Chiudo gli occhi e sospiro rumorosamente, godendomi alla perfezione questi ultimi momenti di pura passione e tenerezza con l'unico uomo della mia vita.

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora