Capitolo 67.

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Dopo la nostra breve cena, io corro in bagno per farmi la doccia, mentre Riccardo rimane in salotto per continuare la sua partita alla Play. Alcune volte, mi chiedo cos'abbia di bello quell'aggeggio, ma non riesco mai a darmi una risposta.
Tra me e lui, negli ultimi minuti le acque si sono calmate e ringrazio il cielo per questo. Mi sento davvero molto meglio.
"Riccardo, ho finito. Sali!" Urlo, mentre attraverso il corridoio per raggiungere la camera da letto. Sfioro con le dita il mio pigiama panna, pizzicandomi poi il labbro inferiore con i denti.
"Si, arrivo tra dieci minuti!"
La mia risposta è un lungo sbuffo. Tutto ciò che desidero in questo momento è stare un po' con lui e ricevere le sue coccole. Solo questo.
"Vai al diavolo" Cantileno. Raggiungo il lettone a passi veloci, tuffandomi fra le lenzuola fresche e profumate immediatamente. Lo sento ridere dal piano inferiore, ma lo ignoro, accendendo la televisione per sovrastare le sue continue imprecazioni quando il suo personaggio perde.
Spengo la mente e inizio a guardare un film in assoluto silenzio. I miei respiri sono calmi e rilassati, e devo dire che questo è il momento della giornata che preferisco. È tutto così tranquillo.
I minuti passano molto velocemente, e mezz'ora più tardi mi ritrovo completamente immersa nella storia dei due protagonisti. È una storia particolare, travagliata, che mi incita a continuare a vedere come possa concludersi.
"Eccomi, sono tornato" Esclama Riccardo, entrando in camera e chiudendo la porta proprio alle sue spalle.
"Shhh, fai silenzio. Sto guardando un film" Lo rimprovero, alzando il volume della televisione.
Lui mi guarda e solleva le braccia, stendendosi proprio al mio fianco. Il secondo dopo, inarca la schiena, facendo scivolare via la leggera maglia che porta.
"Almeno abbracciami" Pignucola, intrufolando la testa nell'incavo del mio collo.
"No, è davvero brutto sapere che tu preferisca la Play piuttosto che stare a letto con me"
Lo spingo via da me, incrociando le braccia al petto, realmente ferita da questo suo comportamento. Continuo a tenere gli occhi fissi sulla tv, ma il suo arrivo è riuscito a confondermi, facendomi perdere il filo di ciò che stavo guardando.
"Non preferisco un bel niente, lo sai" Afferma, con sicurezza. Mi circonda il bacino con il braccio, attirandomi verso di lui immediatamente. "Avevo bisogno di distrarmi un attimo"
"Sei proprio un bambino"
Le sue dita sollevano prontamente la mia maglia, scoprendomi una parte della pancia.
"Ma tu mi ami comunque"
"Fammi finire il film, Riccardo. Stai zitto" Borbotto, lasciandomi sfuggire un intenso sbuffo, ma nel frattempo, faccio scivolare entrambe le mie braccia attorno alle sue spalle. Lo sento sorridere, mentre appoggia la testa sul mio seno coperto e lievemente gonfio.
"Che meraviglia..." Sussurra a bassa voce, chiudendo gli occhi e sorridendo come uno scemo. Io rido, alzando poi gli occhi al cielo.
Pressa le labbra in una linea sottile, rilassando ogni suo muscolo. Mi lascio sfuggire un lieve sospiro, ma continuo a stringerlo. "Ho voglia di te" Mormora contro la pelle del mio braccio, prima di morderla con dolcezza.
"Mi dispiace, ma sei in punizione" Faccio spallucce.
"Non parli sul serio, vero?" È sconvolto, lo so, ma se lo merita.
"Assolutamente si. Non sono mai stata così seria"
"Non ti credo"
"Dovresti iniziare a farlo"
"Sei una brutta persona"
Sorrido soddisfatta, lanciandogli uno sguardo vittorioso. Forse, lievemente rassegnato da questa cosa, getta la testa all'indietro, per poi appoggiarla proprio sulla mia spalla.
Quando sembra che la situazione si sia calmata, percepisco le sue dita sfiorare l'elastico delle mie mutandine. Sussulto all'istante, spostando lo sguardo dalla televisione alle sue mani, che iniziano un dolce percorso sulla mia pelle. Mi si spezza il respiro, e inizio ad odiarlo. Ha una capacità estrema di farmi cedere in meno di un istante.
Mi lascio scappare un sospiro, nel momento in cui, sfiora la mia intimità, facendomi arrossire improvvisamente. Inizio a dare di matto, ma in silenzio. "Non puoi distrarmi in questo modo" Sussurro, sperando di trovare un pizzico di forza per poter parlare.
Fa scivolare l'indice dentro di me, zittendo ogni mia parola. Perdo il controllo dei miei sensi immediatamente.
"E invece posso" Mi morde il lobo dell'orecchio, continuando la sua tortura. Un brivido intenso mi pervade la schiena, facendomi impazzire.
Quando scivola più in profondità, affondo le mani tra i suoi capelli, allungando contemporaneamente il collo all'indietro. Al diavolo il film!
"Non ti fermare..."
"No, piccola" Mugola. "Sembri così innocente, eppure sei una vera porca" Farfuglia, contro la mia pelle già lucida. Deglutisco e lo guardo, fissando i suoi occhi pieni di desiderio. "E adoro il fatto che tu lo sia solo con me. Gli altri non lo sanno cosa siamo insieme e cosa mi dici mentre siamo a letto"
"Mmh"
Mi costringo a distogliere lo sguardo, soltanto per far scorrere via i suoi boxer neri, che in questo momento rappresentano un vero e proprio ostacolo.
Lui mi aiuta, mentre osserva le sue dita svanire dentro di me. Dio, è così bello.
Elimina le mie mutandine in un solo colpo, rendendo la pelle delle mie cosce ancora più candida e uniforme. "Promettimi che faremo l'amore sempre... anche quando non avremo un pizzico di forza" La sue parole mi percuotono il cuore, facendolo sorridere. Del tutto.
"Te lo prometto"
Stringe i denti, afferrando i lembi della mia maglia per toglierla velocemente. I miei mugolii si fanno piuttosto intensi, riempiendo l'aria, mentre il suo sguardo scivola giù per il mio seno, ormai nudo e sensibile.
La passione che ci lega è davvero assurda. Ed è ancora più assurdo il bisogno che abbiamo di unirci.
"Muoviti, dannazione"
"Adoro quando sei così impaziente" Mormora, sistemandosi fra le mie gambe, mentre le spalanca con entrambe le mani. Fa scorrere la lingua sul mio seno. Io mi lascio succhiare un capezzolo, e accarezzare l'altro con le dita, mentre lo stringe con poca finezza.
Si avvicina a me, riempiendomi completamente. Mi faccio scappare un sibilo che viene all'istante ingoiato da lui.
Si dondola su di me, zittendo ogni mio sospiro e gemito con dei dolci e delicati baci. "È stupendo..." Ansima, facendo scorrere la lingua sulla mia clavicola. Siamo così affamati. Questo nostro legame è la cosa più bella del mondo, e la cosa bella è che riusciamo a condividerlo solo lui ed io. "Ti amo da impazzire, Federica"
È incredibilmente sexy mentre spinge dentro me, mentre mi fa andare fuori di testa, mentre mi ama senza un freno, proprio come sa fare solo lui.
"Cazzo, ti amo anche io"
Dire parolacce in queste circostanze non è mai stato il mio forte, ma probabilmente il sesso mi fa quest'effetto. Gli strattono i capelli, stringendo le dita attorno al suo collo.
Il piacere inizia ad accumularsi ovunque, e lo incito a muoversi più velocemente, appoggiando entrambe le mani sui suoi glutei contratti e arrossati.
Raggiungiamo il limite nello stesso momento, boccheggiando e gemendo, impazziti e soddisfatti di tutto ciò che è appena accaduto.
Si accascia accanto a me, stringendomi fra le sue braccia con amore. Non diciamo una parola, forse perché non c'è davvero nulla da dire.
Ascoltiamo soltanto i nostri respiri ancora un po' irregolari e pesanti, ma giuro di non aver mai sentito nulla di più bello.
Dopo qualche minuto, schiude le labbra per dire qualcosa, prima di sollevarsi e guardarmi negli occhi. I suoi brillano. I miei anche. "Vieni a vivere con me?" Mi sussurra a bassa voce, non smettendo di fissarmi neanche per un secondo. Impiego un po' di tempo per analizzare bene ogni sua parola, e devo dire che ogni volta, il mio cuore viene attraversato sempre dalle stesse sensazioni. Bellissime sensazioni, direi.
"I-io?"
"Chi altro?" Sorride, facendo spallucce. La sua domanda mi fa ridere. "Allora? Lo vuoi?" Domanda di nuovo. Non sta più nella pelle. "So perfettamente che stiamo insieme praticamente sempre, ma ho davvero bisogno di ufficializzare la cosa. Possiamo anche trasferirci qui da te, non c'è nessun problema. Farò ciò che vuoi tu, te lo prometto... ma ti prego, dimmi qualcosa"
Mi sollevo leggermente dal letto, sentendo il mio cuore esplodere dalla felicità e i miei occhi riempirsi di tante piccole lacrime. Ad essere sincera, non me l'aspettavo. Ma le cose inaspettate sono sempre le più belle, giusto?
"Si, certo che voglio venire a vivere con te!" Esclamo. Lo abbraccio di slancio, senza dargli modo e tempo di realizzare ogni mia azione.
Lui mi stringe forte a sé, riuscendo a far unire i nostri cuori che iniziano a battere all'unisono. Gli stringo il viso con entrambe le mani, baciando diverse volte le sue labbra gonfie e rosse, a causa dei miei baci. Lui sorride, continuando ad abbracciarmi come se fosse l'unica cosa da fare. I nostri corpi nudi si sfiorano, provocando una, due, tre scintille che mi fanno perdere ogni senso.
L'idea di addormentarmi fra le sue braccia e ritrovarlo al mio fianco il giorno dopo, mi rende la donna più felice del mondo. E non importa la casa, il posto, o l'arredamento, perché io ho lui, e importa solo questo.
Riccardo è tutto ciò che ho, il mio unico punto di forza, la mia casa.
Ecco, Riccardo è la mia casa. La mia piccola ma grande casa, il posto in cui voglio abitare per tutta la vita, il mio riparo se crolla il mondo. E sarà così per l'eternità.

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora