Capitolo 84.

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Fra meno di cinque minuti, io e Riccardo partiremo per il nostro weekend, e anche se sono triste all'idea di lasciare le mie bimbe, il pensiero di stare un po' da sola con il mio uomo mi stuzzica davvero parecchio. Ho davvero bisogno di passare qualche ora con lui.
"Fate attenzione alle piccole... mi raccomando" Le ripeto per l'ennesima volta a mia madre e Raffaella.
"Certo, stai tranquilla. Andrà tutto bene"
Le lascio diversi baci ad entrambe, stringendole le manine con dolcezza. "Mamma e papà tornano domani. Comportatevi bene" Le sussurro. Respiro profondamente il profumo della loro pelle, conservandone una piccola parte per questi due giorni, quando sentirò la loro intensa mancanza.
Saluto mia madre e Raffella e poi stringo la mano di Riccardo, che sta ancora salutando con calma le bimbe. Le bacia diverse volte proprio come ho fatto io, stringendole a sé molto dolcemente.
"State attenti e non preoccupatevi di nulla. Godetevi ogni momento e rilassatevi" Ci consiglia mia madre. Io annuisco. "Le bambine saranno al sicuro. Dovete stare più che sereni"
Mi fido ciecamente di loro e so per certo che tutto andrà bene. Ma è la prima volta che le lasciamo, ed è abbastanza normale avere questa strana sensazione di vuoto proprio alla pancia. Non so come si organizzeranno le nonne in questi due giorni, ma sono certa che ci diranno tutto.
"Ci proveremo. Promesso" Risponde Riccardo, regalando un bacio e un sorriso ad entrambe. Io sospiro e poi entriamo in auto, osservando le nostre due meraviglie attraverso il finestrino.
"Possiamo andare?" Mi sussurra Riccardo, accendendo il motore e appoggiando subito dopo la sua mano sulla mia coscia coperta dai jeans.
Io annuisco semplicemente. Scuotiamo la mano verso la loro direzione, per poi sfrecciare via lungo il viale. Vengo accolta da un'improvvisa scia di tranquillità, che mi riempie il cuore piano piano.
"Domani sera saremo di nuovo qui, ma di una cosa sono certo: ritorneremo molto più sereni di prima" Mi tranquillizza. Forse la mia espressione non è una delle migliori, per cui, lui sta cercando in qualche modo di prendere in mano la situazione. Ahimé, ha perfettamente ragione.
"Lo penso anche io"
Incrocio le nostre dita sulla mia coscia, facendo nascere dei sinceri sorrisi sulle labbra di entrambi. Le stringe con delicatezza, trasferendomi una quantità immensa di tranquillità.
Il tragitto è abbastanza lungo, per cui inizio con il mandare un messaggio a mia mamma per chiederle delle bimbe. Devo sapere se va tutto bene.
Mi scappa un piccolo sorriso quando noto tra i diversi messaggi, uno da parte di Marta.

'Ciao collega, come stanno Clarissa e Bianca? Forse verrò a trovarti questo pomeriggio. Sei a casa, vero? L'intera scuola chiede di te... manchi a tutti'

Dio, mancano tutti anche a me; sono come una seconda famiglia, insieme a loro trascorro quasi la metà della mia giornata, ed è normale considerarli un po' parte di me.
Digito velocemente la risposta, muovendo le dita sullo schermo per scrivere qualcosa.

'Ciao, purtroppo sono appena partita per un weekend con Riccardo. Le bimbe sono rimaste a Roma. Ci sentiamo quando torniamo'

La sua risposta non si fa assolutamente attendere.

'Uhh, un weekend romantico? ;)'

'Beh, una specie'

'Ottimo... allora divertitevi, collega!'

'Certamente! Saluta tutti. Un bacione'

"A chi stai mandando tutti questi messaggini? Stai sorridendo troppo..." Mi sussurra Riccardo, riportandomi alla realtà. Mi scappa una leggera risata, e prima di guardarlo, spengo il telefono, appoggiandolo poi sulle cosce.
"A Marta, mi ha chiesto delle bimbe"
"Mmh, sei sicura? Non vorrei che fosse Luca con qualche suo messaggio romantico"
Io alzo gli occhi al cielo. Ha un'espressione divertita che gli riempie il viso.
La cosa mi fa immediatamente scoppiare il cuore. Nonostante siano passati quasi due anni, lui non ha dimenticato nulla di quell'accaduto. Non ha dimenticato Luca, ciò che è successo con me e ciò che ha fatto per riavermi.
Ma la cosa che più di tutte mi sorprende è il fatto che la sua gelosia non fa che aumentare notevolmente ogni giorno che passa. È tutto assurdo ma tremendamente bello.
"No, non è Luca" Rispondo semplicemente.
"Vi sentite più?" Mi domanda. Non so perché stia tirando fuori questo argomento, ma non voglio né pensarci e neanche saperlo.
"Mi ha mandato un messaggio per la nascita delle bimbe, solo questo. Niente di particolare" Faccio spallucce. Lo vedo sospirare, ma lo ignoro.
"Perché non me l'hai detto?"
"Perché non mi sembrava una cosa importante" Rispondo. Devo dire che non mi aspettavo che questa giornata prendesse questa piega. Iniziamo benissimo. "Ma per quale diavolo di motivo stiamo parlando di Luca? Possiamo smetterla, per piacere?"
"Era solo una domanda" Bugia! Una domanda del genere è la radice assoluta di un litigio improvviso.
"Possiamo evitare di parlarne, cortesemente? Lasciamo perdere tutto e lascia perdere Luca! Poi si è anche fidanzato... me l'ha detto Marta qualche giorno fa" Gli dico. È la verità, non lo dico perché voglio soltanto farlo calmare.
"Ah si? Si è fidanzato?" Riesco a vedere un lieve e malandrino sorriso riempire le sue labbra rosse e gonfie.
"Si, Riccardo. Si è fidanzato, da qualche mese forse"
Gira il capo verso di me soltanto per un istante, prima di riportare gli occhi proprio sulla strada che stiamo attraversando.
"Meglio... così non avrò più quella costante paura che possa riprenderti di nuovo"
"Ma smettila, noi non saremo più nulla... io ho te, ho la mia famiglia. Gli altri non mi servono"
"Ripetilo" Si morde il labbro inferiore con dolcezza, stringendomi la coscia con una mano.
"Gli altri non mi servono, Riccardo. Ho bisogno di un solo uomo, che sei e sarai sempre tu. Per tutta la vita" Non pensavo di poter dire queste determinate parole in questa circostanza, ma le cose inaspettate sono sempre le più vere e le più belle.
"Quanto sei romantica, amore. Mi fai sciogliere"
Io colpisco la sua gamba di scatto, facendolo scoppiare a ridere. L'atmosfera è molto più leggera rispetto prima e questa cosa mi rasserena moltissimo.
"Non vedo l'ora di vedere il posto dove passeremo questi due giorni" Sussurro a bassa voce, appoggiando la testa sul finestrino.
"È davvero meraviglioso. Me l'hanno consigliato diversi miei dipendenti"
"Hai davvero chiesto dei consigli ai tuoi dipendenti?" Gli domando lievemente confusa. Non mi aspettavo che lo facesse.
"Certo, ci tenevo a fare bella figura" Sorride vittorioso. "E ci tenevo a far rilassare un po' la mia donna"
"Grazie, Riccardo. Grazie davvero"
Credo proprio che un grazie non basterebbe per tutto questo, ma lo sguardo che gli regalo riesce perfettamente a dirgli decine e decine di parole che possano essere all'altezza di tutto ciò.
"Finalmente stasera saremo soli soletti..." Sussurra, stringendo il volante con le dita, ma non riesco a non notare una maliziosa espressione riempire il suo volto.
"Eh si, soli soletti..."
"Faremo l'amore?" La sua domanda mi fa venire immediatamente il batticuore. Inizio ad agitarmi e lui se ne accorge.
Onestamente, in questo momento, fare l'amore con lui è l'unica che voglio. Ne ho davvero bisogno. Ne abbiamo bisogno.
"Si, faremo l'amore"
Lui sorride, prima di incrociare le nostre dita e baciarle con dolcezza. Io respiro profondamente, beandomi di ogni singola sensazione che mi attraversa l'anima.

Credo di poter fare il doppio aggiornamento. Lo volete?😏♥️

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora