Squadro senza attenzione la mia immagine riflessa sullo specchio, riuscendo a vedere soltanto un immenso disastro. Stringo con forza il bordo del lavandino, cercando di bloccare quella scia di tristezza che mi percorre tutto il corpo piano piano.
Fortunatamente nella stanza non c'è nessuno e ringrazio Dio. Riesco a sentire la musica che risuona all'interno dell'altra grande sala farsi spazio dentro il bagno, rendendomi forse un pizzico più leggera.
Immergo entrambe le mani sotto il getto d'acqua, per poi tamponare le mie dita sul viso un po' arrossato, forse a causa delle forte sensazioni che mi stanno attraversando in questo istante.
Nella mia mente continuano ad apparire ininterrottamente Riccardo e quella donna, ma mi impongo di non pensarci. Se lo faccio, continuerei a farmi male da sola.
Respiro intensamente e raggiungo l'uscita del bagno molto lentamente. I battiti del mio cuore si bloccano quando la porta si spalanca all'improvviso, facendomi immediatamente indietreggiare. Nel momento in cui, ritrovo Riccardo proprio di fronte a me, mi sento come se avessi appena ricevuto una martellata al centro del petto. Chiude di scatto la porta, prima di afferrarmi il braccio e stringerlo con rapidità. Rimango immobile, ma a dir la verità mi sento po' scossa a causa di tutto ciò che sta facendo.
"Lasciami, Riccardo..." Borbotto a denti stretti, provando con tutta me stessa ad essere decisiva, ma fallisco miseramente il secondo dopo. Mi ignora completamente, trascinandomi con sé. Sbuffo, provando ad afferrare quel poco di forza che mi serve per poterlo cacciare via. Mi mordo il labbro e guardo i suoi occhioni blu; hanno un colore più scuro rispetto al solito e sono certa di non averli mai visti così.
"Entra qui dentro" Obbliga, senza un briciolo di emozione.
"Tu lasciami."
Si fa scappare uno sbuffo, che immediatamente caccia via con trasparenza. Solleva le dita dalla mia pelle, diminuendo la presa sul braccio immediatamente. Mi scappa un piccolo sospiro di sollievo, mentre mi accarezzo il punto lievemente fragile e arrossato.
"Ti prego entra" Ripete. Quasi mi supplica. Ma la vera domanda è: per quale motivo lo sta facendo? Cosa vuole da me? Santo Cielo.
Sospiro e faccio un passo verso la piccola stanza, sentendo i battiti del mio cuore aumentare notevolmente come se tutto fosse normale. Socchiude la porta, girando la chiave lentamente, prima di riportare lo sguardo di nuovo su di me. Questo bagno è davvero piccolo, troppo piccolo. Faccio quasi fatica a respirare, ma non riesco a capire se tutto ciò è dovuto al fatto che l'ambiente sia ristretto, o al fatto che Riccardo sia qui con me.
"Che dannazione ci fai qui?" Mi chiede, cacciando via il suo ribelle ciuffo di capelli.
"Sono venuta a bere qualcosa. Mi lasci andare per piacere?"
"No" Afferma tranquillo. Cosa dobbiamo fare? Guardarci negli occhi per la prossima mezz'ora?
"Tu cosa ci fai qui, invece?" Gli chiedo girandogli la domanda. Mi guarda schiudendo un po' le labbra, irrigidendo i muscoli e stringendo le palbepre con una lentezza davvero esasperante.
"Avevo bisogno di toglierti dalla testa per un po'"
Le sue parole mi ghiacciano il cuore e in tutta sincerità, non trovo nessun modo per poterlo sbloccare un attimo. Non riesco a dargli un attimo di pace, ma perché dev'essere sempre tutto così difficile?
"E a quanto vedo stai riuscendo a farlo con quella biondina ossigenata, no?" Faccio spallucce, incrociando le braccia al petto. Guardo il suo viso, volendo disperatamente allungare una mano verso la sua direzione, soltanto per lasciargli una delicata carezza.
"Sei gelosa o sbaglio?" Mi smaschera, regalandomi un sorriso. Io sospiro.
"Si, ti sbagli. Non sono gelosa, stavo semplicemente sottolineando il concetto"
Oh dannazione, ma a chi voglio prendere in giro? Certo che sono gelosa, e questa cosa è abbastanza evidente, ma l'ho praticamente cacciato via dalla mia vita, per cui è sbagliato esserlo, devo soltanto prenderemi un po' di tempo per abituarmi alla sua assenza.
"Bel modo di sottolinearlo, Federica... davvero bello" Commenta, con voce roca. Dio, è terribilmente sexy. Mi prendo qualche istante per osservare il suo abbigliamento con cura, sentendo l'agitazione salire alle stelle. Ha una maglietta bianca che rende visibile ogni suo muscolo che si trova al di sotto della pelle, e un classico jeans nero che fascia in maniera perfetta e aderente le sue lunghe gambe. Sembra uno di quei attori americani che tanto mi fanno impazzire. "Cosa c'è, prof? Mi sta guardando come se volesse spogliarmi da un momento all'altro..." Osserva, risvegliandomi dai miei stupidi pensieri privi di senso. Sento un leggero calore propagarsi lungo le guance, infuocandole piano piano, ma mi faccio forza e sollevo il capo, trovando un luminoso e malizioso sorriso riempire il suo viso. Lo fisso imbarazzata, mordendomi il labbro inferiore come se fosse il mio unico punto di supporto in questo momento.
Fa scivolare l'indice lungo il mio collo, percorrendo con lentezza il contorno della scollatura dell'abito che indosso. Accidenti a lui, sa perfettamente dove toccare e con quale intensità farlo. Impreparata da questa cosa, spalanco gli occhi di scatto, ma rimango comunque immobile a causa delle intense sensazioni che stanno attraversando il mio corpo in tutta la sua lunghezza. La pelle viene rincorsa da tantissimi brividi che riescono a rendermi una piccola e fragile piuma. Oddio, sono un vero e confuso casino.
Il suo tocco continua a bruciarmi e a scendere lungo il centro del mio seno, perfettamente coperto dal tessuto. Avvolta dal piacere, getto la testa contro la parete, iniziando a sentire la voglia di riaverlo farsi sempre più prepotente. "Perché non mi chiedi di tornare?" Bisbiglia, inclinando lievemente il capo. Ferma i suoi movimenti, ma continua a tenere le mani su di me, regalandomi solo tanta delicatezza.
Nel momento in cui incrocio il suo sguardo, l'eccitazione sembra essere sparita, ma riesco a palpare soltanto tanta, troppa sincerità.
"Perché non posso. Te l'ho già detto"
"Se ti ho seguita in bagno, l'ho fatto solo per riportarti da me. Solo ed esclusivamente per questo, Fede" Continua, non smettendo di fissarmi.
"N-non si può... non si può davvero" Balbetto, in confusione. "Ritorna dalla tua ragazza"
"Non è la mia ragazza"
Per un attimo avverto una sensazione di sollievo, ma subito dopo riacquisto qualche grammo di lucidità.
"Quello che è, Riccardo... vai da lei e basta"
"No, vieni a casa con me. Ti prego"
"Oh no, porta lei a casa tua e dimenticami"
Alle mie parole, fa scivolare il dito giù dalla mia pelle, stringendo a pugno le sue mani.
"Tu riesci ad essere cosciente del fatto che non voglio nessuno a parte te?" Sbotta improvvisamente, riuscendo a prendermi alla sprovvista. "Del fatto che non riesco a fare l'amore più con nessun'altra donna, perché voglio farlo solo con te? Riesci a capirlo, cazzo?"
"Si, ma continuiamo ad andare avanti come abbiamo provato a fare in questi ultimi giorni. Fallo per me, ti prego" Sussurro appoggiando entrambe le mani sulle sue spalle. "Riusciremo a dimenticarci"
"No, non posso permetterti di scappare un'altra volta." Stringe i denti, allungando un braccio verso la mia direzione e bloccando il palmo della mano proprio accanto alla mia testa, impedendomi di andare via.
"Lo farò comunque"
"Che idiozia..."
"Lasciami passare" Mormoro.
Lui sospira, non riuscendo a dire altro. Si scosta e mi guarda, aspettando che me ne vada del tutto. L'ultima volta che l'ho visto, sembrava realmente un addio, eppure non lo è stato. L'ho rivisto oggi, ma spero con tutta me stessa che questo lo sia davvero.
"Ciao, Riccardo" Accarezzo la sua guancia con dolcezza, provocandogli un piccolo sospiro.
Lui non risponde, non dice nulla, forse preferisce rimanere in silenzio, e penso sia la cosa più giusta da fare. Mi allontano e appoggio le dita sulla piccola chiave, girandola lentamente verso sinistra per sbloccare la porta. La apro il secondo dopo, prima di andare via da lì e raggiungere Marta.Buon pomeriggio!
Mi dispiace se ieri non ho aggiornato, ma ho scritto taaaanti capitoli belli belli solo per voi. Tenetevi pronte😈
Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio e a presto🥰
-Roberta
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Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019)
Fiksi PenggemarFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si rincontrano all'improvviso dopo mesi... I loro cuori si incastrano ancora alla perfezione proprio come una volta, ma i loro pensieri diversi e le paure di lei saranno la causa di altre ed infinite incomprension...