Capitolo 59.

926 53 7
                                    

Il mio stomaco viene improvvisamente inondato da fitte e vuoti improvvisi quando domando 'chi è?' attraverso il citofono e la voce di Luca mi riempie le orecchie. Mi sento morire, ma cerco di rimanere tranquilla. Devo assolutamente farlo.
Riccardo fa irruzione in salotto nel momento in cui io apro sia il cancello che la porta d'ingresso a Luca per farlo entrare.
"Chi è alla porta?" Mi chiede. Ha i capelli scompigliati e l'aria confusa. Quest'immagine mi fa sorridere. È tremendamente bello, Santo Cielo.
"È Luca. Il mio-"
"Che cazzo ci fa qui?" Sbotta, prendendomi alla sprovvista. La rabbia inizia a riempire il suo viso e questa cosa mi scotta un po' il cuore. Sapevo che si arrabbiasse, ma non immaginavo lo facesse in questo modo, e proprio adesso.
"Non ne ho idea. Gli avevo detto che ero a cena dai miei, eppure si è presentato qui" Spiego velocemente, sperando che si calmi almeno un po'. L'ultima cosa che voglio fare in questo momento è litigare con lui.
"Mandalo via."
"Non posso, che cosa gli dico? 'Luca, vai via che io e Riccardo dobbiamo scopare? Ah riguardo a questo... volevo avvisarti che ti tradisco. Nulla di che, spero che tu capisca questa situazione' Dio, Riccardo! Non posso dirgli una cosa del genere."
"Lascialo, Federica. Non ho nessuna intenzione di fare l'amante, e questo lo sai bene" Sbotta immediatamente. Io sospiro.
"Lo so"
"Devi lasciarlo o io lo farò per te, Federica."
Il suo tono mi fa rabbrividire, e le sue parole mi mettono con le spalle al muro, ma nonostante ciò, so quanto siano giuste. Ha ragione.
Non ho nessuna intenzione di prendere in giro Luca. Devo dirgli la verità e penso proprio che sia arrivato il momento.
Il diretto interessato varca la soglia di casa mia il secondo dopo, poggiando immediatamente il suo sguardo su di noi. Lo alterna da me a Riccardo, ponendosi milioni di domande soltanto con gli occhi.
Io sospiro, volendo disperatamente essere risucchiata dal pavimento. Non pensavo di ritrovarmi in una situazione del genere proprio oggi. Avevo immaginato una serata diversa per noi, invece ha preso la piega sbagliata, maledizione!
"Disturbo?" La voce di Luca è roca e trasparente, riuscendo a farmi sentire quanto sia alta la tensione che lo riempie in questo momento.
"Umh, n-no" Balbetto. Non so realmente come gestirmi tutto questo. È molto più difficile di quanto pensassi.
"Tu non eri a cena dai tuoi? Cosa ci fai ancora a casa?"
"Si, ho solo avuto un imprevisto" Mento, grattandomi la nuca. Spero che Dio mi dia la forza per affrontare ogni sua frase, ogni sua parola, ogni suo respiro.
"È lui il tuo imprevisto, vero?" Domanda di rimando, indicando Riccardo. Lui si irrigidisce immediatamente, e io spero con tutta me stessa che non scoppi all'improvviso. "Adesso ho capito cosa diavolo ti prende! Tu sei innamorata di lui, ecco tutto, Federica! Cosa diavolo siete? Una coppia? State insieme?"
Sospiro per queste sue domande a raffica e pizzico le mie dita con le unghie smaltate di rosso. "Stavi con me, e nello stesso tempo ti facevi scopare da lui? Giocavi con due mazzi di carte, dico bene?" Alza un po' la voce. Il suo viso si colora di una lieve sfumatura di rosso.
"Io e lui stavamo insieme già diverso tempo fa, e soltanto quando l'ho realmente perso ho capito che-"
"Cos'hai capito, Federica? Che lo ami?"
"Si, lo amo. Più di qualsiasi altra persona al mondo. Voglio solo essere felice, tutto qui. Credo di non chiedere molto"
"La cosa che più mi fa imbestialire è che mi hai solo preso per il culo!" Sbotta, fuori di sé.
"Non è vero, non l'ho fatto!"
"Sono solo cazzate, l'hai fatto eccome. Hai giocato con i miei sentimenti, mentre io l'innamorato di te, tu mi usavi per dimenticare lui. Sei una stronza!"
Quando sto per ribattere, Riccardo mi precede, minacciandolo con voce dura.
"Non ti permetto di parlare così, coglione! Abbassa i toni o sarò costretto a passare alle maniere forti! Hai capito?"
Furioso, lo guarda, sollevando l'indice soltanto per marcare tutto ciò che ha appena detto. Dio mio. Io rimango senza parole.
La prima cosa che faccio è stringere la sua spalla, rassicurandolo. Con lo sguardo triste e vuoto, cerco di mormorargli con gli occhi di non dire nulla. Luca potrebbe esplodere e dare la colpa a lui, piuttosto che a me, e onestamente, questa è l'ultima cosa che voglio.
"Tu stanne fuori, per piacere!" Sbotta l'uomo proprio di fronte a noi. I miei respiri diventano irregolari, mentre la situazione si appesantisce improvvisamente.
"No, non lo faccio. Le stai mancando di rispetto e se permetti, voglio difendere la mia donna, testa di cazzo!" Grida Riccardo. Le sue urla sovrastano ogni mio pensiero e paura, facendomi precipitare in un baratro di confusione.
"La tua donna? Oddio, non farmi ridere ti prego" Gli risponde lui, concludendo la frase con un'amara risatina.
Purtroppo, tutto ciò che succede dopo non riesco ad evitarlo in nessun modo: Riccardo divincola le sue spalle dalla mia presa, raggiungendo e scaraventando contro la parete il corpo di Luca, che a sua volta stringe i palmi delle mani sul collo di Riccardo.
Io caccio un urlo di paura, volendo mettere pausa a questo momento e farlo ripartire quando si sia già concluso.
"Oddio no, vi prego! Smettetela" Esclamo. La voce mi trema, prima che inizi a percepire un lieve strato di lacrime riempire i miei occhi piccoli e chiusi in due piccole fessure. Tutto questo mi fa davvero male. Vederli litigare e sapere di essere la causa di questo, mi distrugge il cuore. Interamente.
Nonostante sia terrorizzata e impaurita da ogni cosa, anche la più piccola, mi catapulto verso la loro direzione, con l'obiettivo di separarli.
Mi lascio sfuggire un altro urlo quando Luca spinge Riccardo contro il pavimento, mollando un pugno sul suo viso già lievemente arrossato. Non l'avevo mai visto così. Luca è sempre stato un uomo calmo e pacato, e non immaginavo potesse realmente avere questo lato violento. La cosa mi fa rabbrividire.
"Sei un coglione!" Gli urla contro, arrabbiatissimo.
"Figlio di puttana, ti pentirai di tutto ciò che stai dicendo" Borbotta Riccardo a denti stretti, un attimo prima di capovolgere la situazione e far scontrare la schiena di Luca contro il pavimento.
Io guardo la scena, senza parole, vedendo l'uomo che ho sempre amato picchiare violentemente l'uomo che è stato al mio fianco per qualche mese. Vorrei davvero fermarli, ma è come se i miei piedi fossero inchiodati al pavimento. È assurdo come la situazione possa cambiare in pochissimi minuti: fino a poco fa, stavo per fare l'amore con Riccardo, adesso sono sull'orlo di una crisi di pianto per la disperazione.
"Non ti permetterò di rovinare ciò che voglio da anni, non te lo permetterò, cazzo!" Sbotta Riccardo, un attimo prima di colpire la mandibola di Luca. Le sue parole riescono a darmi uno scossone e far rompere questa cascata di ghiaccio che ricopre il mio corpo e lo rende immobile.
Corro verso di lui, stringendo le sue spalle per allontanarlo.
"Ti prego, fermati un attimo, Riccardo. Fallo per me"
"No, dannazione. Devo dare a questo bastardo ciò che si merita per averti trattato in quel modo!" Risponde all'istante. Irrigidisce ogni muscolo, ma nel momento in cui lo costringo a guardarmi negli occhi, vedo le sue iridi azzurri rilassarsi per una manciata di secondi. Sospiro per il sollievo.
"Ti prego, non ne vale la pena" Ripeto a bassa voce. Quasi lo supplico. Non voglio che la situazione ceda del tutto.
Lui abbassa lo sguardo e sospira, arrendendosi e lasciando che le mie braccia lo guidino lontano da Luca, un po' dolorante e terribilmente fuori di sé.

Penso proprio che non smetterò mai di farvi venire l'ansia😂😈🤦‍♀️
Un bacio a tutte.♥️
-Roberta

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora