Capitolo 61.

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Passano alcuni secondi di silenzio. L'unico rumore che accompagna me e Riccardo in questo momento è soltanto quello dei nostri respiri. Sono lenti e delicati, e riesco perfettamente a cogliere quell'infinita felicità riempire le nostre anime. Il mio cuore è molto più leggero di prima, e sapere di aver detto la verità a Luca, riesce a farmi stare molto meglio. Non mi sentivo in questo modo da diversi mesi, forse anni.
"Quindi adesso che succede?" Riccardo spezza questo silenzio all'improvviso, obbligandomi a sollevare il capo per poterlo guardare in quegli occhi azzurri che si ritrova e che tanto amo. Non sono più pieni di rabbia o delusione, ma l'unica emozione che riesco a scorgere è solo tanta gioia e quiete.
Prima di rispodergli, gli accarezzo il viso con delicatezza, facendolo sorridere all'istante. Sul suo viso disegna un bellissimo sorriso, che mette perfettamente in mostra i suoi denti bianchi e lucidi.
"Beh, viviamo la nostra vita, ma questa volta, la viviamo insieme. Ti prometto che sarà bellissimo"
"E di questo ne sono assolutamente certo" Mi risponde. Io continuo a guardarlo. Dio mio, è così bello. L'atmosfera che riempie il mio salotto è leggera, e riesco a respirare soltanto tanto amore. Il nostro amore.
"Mi dispiace aver picchiato Luca di fronte a te" Sussurra a pochi centimetri dal mio viso.
"Lo so"
"Ero solo arrabbiato" Si giustifica. Era assolutamente evidente.
"Va bene, basta... baciami e smettila di parlare"
Lui annuisce semplicemente. Lascio scivolare le dita fra i suoi capelli e mi sollevo, mentre lui preme le sue labbra contro le mie. Credo di non aver mai avuto così tanta voglia di baciarlo.
Sorrido quando le sue mani accarezzano i miei fianchi, e questo gli permette di far scontrare le nostre lingue, che prendono a stuzzicarsi diverse volte.
Diversi brividi mi riempiono il corpo, fermandosi in un punto particolare: il cuore. Esso riceve una, due, tre scosse, che iniziano a farlo vibrare maggiormente.
Le sue mani mi sfiorano con esperienza, modellando ogni mia curva; io faccio lo stesso, un po' impacciata, ma lo faccio.
Ci stacchiamo soltanto per riprendere fiato, ma subito dopo, la sua bocca è un'altra volta sulla mia. Mi regala un altro delicato bacio, seguito dall'ennesimo abbraccio, che dura qualche secondo.
"Andiamo a mangiare? Ti prometto che dopo sarò tutta tua" Bisbiglio sulla suo collo, per poi mordergli dolcemente il lobo dell'orecchio.
"Mmh, non vedo l'ora. Giuro"
"Lo so" Incrocio le nostre dita sulla mia pancia, girandomi e spingendo la mia schiena contro il suo petto. Lui solleva prontamente la mia maglia, lasciando scivolare le dita sulla mia pelle che diventa sensibile a causa del suo contatto dolce ma allo stesso tempo anche intenso.
La sua scia di carezze sale su per il seno, sfiorando il contorno del reggiseno in pizzo che indosso. Il respiro mi si mozza in gola, mentre lo sento sorridere dietro di me.
"Dai, lasciami andare in cucina. Ti prego" Piagnucolo. Odio essere così sensibile a causa sua. L'effetto che mi fa è davvero indescrivibile.
Lui non mi ascolta e supera la concavità del mio reggiseno, stringendo fra le dita il capezzolo sensibile e caldo. "Riccardo, dai..." Sussurro con un filo di voce, ma contemporaneamente lascio andare la testa all'indietro, permettendo alle sue labbra di poggiarsi nell'incavo del mio collo.
"Giuro che sei bellissima mentre sussurri il mio nome"
"Lasciami andare"
"Prima dammi un bacio" Risponde velocemente. Io giro la testa e lo bacio dolcemente, ruotando del tutto il mio corpo verso la sua direzione. Lo sento sorridere e sono soddisfatta di esserne io la causa.
Prima che possa continuare le sue torture, afferro la sua mano, che lentamente scivola giù per la mia pancia, e la poggio sul suo bacino. Lui ridacchia, leccandosi il labbro inferiore lentamente. "Andiamo a mangiare, bambola" Mi stuzzica con un sorrisino divertito. Una scossa mi pervade all'istante, ma cerco di non farci molto caso.
Mi lascia andare, raggiungendo poi la cucina a passi lenti e rilassati. Io lo seguo, socchiudendo lentamente gli occhi e prendendo un profondo respiro per tranquillizzare i miei spiriti bollenti.
Apparecchio la tavola con l'aiuto di Riccardo, per poi sederci e mangiare con molta calma. Non facciamo altro che scambiarci occhiate e sorrisi, che fanno letteralmente gonfiare il mio cuore di gioia e amore. Questi momenti sono la cosa più bella del mondo, e credo di non essere stata mai così felice come oggi. Ho tutto. Ho lui e questo mi basta e mi basterà per tutta la vita.
Nell'istante in cui terminiamo di mangiare e riordinare, sento le sue braccia stringermi i fianchi per l'ennesima volta. Mi attira a sé, abbracciandomi. "Devo dirti una cosa, piccola"
La sua voce mi soffia all'orecchio, provocandomi la pelle d'oca in ogni angolo del corpo.
"Cosa?"
"Lo so, posso sembrare ripetitivo, ma ho voglia di fare l'amore con te... tante ma tante volte" Mi sussurra. Io sorrido. Ogni volta che me lo dice, è come se fosse la prima. Le sensazioni che mi provoca rimangono immutate e terribilmente belle.
"Anche io" Mormoro, circondando il suo collo con le braccia. "Vieni, andiamo in camera da letto"
Sulla sua bocca si spalanca un sorrisino malizioso, che immediatamente nascondo poggiando le mie labbra contro le sue. Mentre ci dirigiamo al piano superiore, mi occupo di slacciare la sua cintura e afferrare i lembi della sua leggera maglia per poi sollevare l'indumento velocemente. Lui fa lo stesso con me, gettandola in un angolo impreciso del corridoio.
Quando varchiamo la soglia della stanza, siamo entrambi in intimo, e nel momento in cui noto il riflesso dei nostri corpi mezzi nudi sullo specchio, mi scappa un sospiro. Siamo talmente impazziti e innamorati, che non riusciamo ad aspettare qualche minuto per poter fare l'amore. Ci sentiamo come se fosse l'unico obiettivo per noi, come se fosse la cosa che aspettiamo da mesi, o forse anni. Onestamente non lo so, ma giuro che è bellissimo. Sento quanto questo momento sia lievemente diverso dagli altri, forse perché da oggi entrambe le nostre vite hanno veramente subito dei cambiamenti radicali, che spero ci uniranno per tutta la vita.
"Ti prego, spogliami. Non ce la faccio più" Lo prego, impaziente. Il tempo sembra triplicare a vista d'occhio e ogni secondo che passa non fa altro che aumentare la mia voglia di viverlo di nuovo.
"Ti accontento subito, principessa"
Inizia a baciarmi il collo, la clavicola, in mezzo ai seni e la pancia, per poi far scivolare via le mie mutandine in pizzo. Sfiora il punto fra le mie gambe con le punte delle dita e poi risale lentamente, sganciando ed eliminando del tutto con un solo movimento il reggiseno.
Eccitata e vogliosa, spalanco le gambe, invitandolo a piazzarsi al centro soltanto per farmi impazzire un po'. È questo ciò che voglio. Ciò che vogliamo.
Con un veloce gesto fa scorrere via i suoi boxer, posizionandosi sopra di me per potermi riempire, mentre io chiudo gli occhi di scatto. "Oddio si... ti amo, Federica. Davvero da impazzire, cazzo." Non c'è cosa più mozzafiato che sentirgli dire che mi ama mentre facciamo l'amore.
"Anche io. Da sempre"
Esce da me e rientra velocemente, facendomi inarcare la schiena per le forti sensazioni che mi hanno appena attraversato il corpo. I miei gemiti e le sue imprecazioni costanti riempiono la stanza, rendendola tutt'altro che silenziosa.
Poggio una mano sulla sua schiena, mentre l'altra la lascio scivolare fra i suoi capelli, che tiro bruscamente quando le sue spinte aumentano improvvisamente.
Essere al suo fianco mi completa. Totalmente. Lo amo. Amo quest'uomo con tutta me stessa. È davvero un pezzo di me.
Giuro che potrei scoppiare a piangere per l'intensa felicità, ma cerco di trattenermi. Devo farlo, per forza.
Siamo stati divisi per troppo tempo, e adesso, ci ritroviamo qui, pazzi l'uno dell'altra, circondati da tanto amore e un'infinita passione. "Sei l'unica donna che amo. L'unica che voglio"
Vorrei che lo ripetesse per sempre. Sono delle bellissime parole.
"Più veloce, ti prego"
I suoi respiri accelerano, e io contraggo i muscoli delle gambe, aumentando la stretta sul suo corpo nudo e duro.
Nel momento in cui raggiungo l'orgasmo, urlo il suo nome, godendo a pieno di ogni brivido che mi scorre nelle vene. Lui mi segue a ruota, gemendo intensamente sulla pelle del mio orecchio. Osservarlo mentre arriva al limite grazie a me, è una delle ottave meraviglie del mondo. "Cazzo"
Si accascia accanto a me, con il respiro pesante e la pelle imperlata di un leggero strato di sudore.
"Non dire parolacce, Riccardo" Lo rimprovero schiaffeggiandogli il braccio, per poi avvicinarmi a lui e appoggiare la testa sul suo petto.
"Si, scusami... non lo farò più" Sorride, sollevando le braccia. "Riposati un istante e poi ricominciamo" Io alzo gli occhi al cielo, ridendo.
"Sempre più insaziabile, Marcuzzo"
"Fino ad alcuni secondi fa non la pensavi esattamente così" Mi smaschera. Io arrossisco di colpo per ciò che ha appena detto. Stronzo. "Voglio proprio vedere cosa farai quando fra qualche minuto sarò con la testa tra le tue gambe a farti urlare il mio nome"
"Oh Dio, ti prego! Smettila" Mi copro il viso con entrambe le mani, sperando con tutta me stessa che non mi veda arrossire a causa sua.
"Sei tutta la mia vita, mia piccola porcellina" Sorride, baciandomi la tempia con dolcezza. Io sorrido.
"Anche tu"

Capitolo calmo e molto dolce. Dunque, volevo comunicarvi che questa storia durerà ancora per molto tempo, spero ne siate felici.💥❣
Vi mando un bacio🥰
-Roberta💞

Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora