"Perché mentirei, dannazione. È questo ciò che voglio, ma ho paura. Ho così tanta paura, maledizione!" Urlo. Un leggero strato di lacrime ricopre i miei occhi, rendendomi la vista lievemente opaca e confusa. Vedo il suo volto come se fosse interamente coperto da una cascata d'acqua, ma nonostante ciò la sua bellezza resta comunque immensa e imparagonabile.
"Shh, basta. Lasciati andare, ne ho bisogno" Bisbiglia in confusione, ma sembra così terribilmente sincero che mi fa davvero venire i brividi. Chiudo gli occhi quando la sua bocca è sulla mia, è davvero una sensazione magica. Guida le nostre labbra in un bacio dolce, leggero, delicato e sensibile, applicando un pizzico di pressione per intensificare il contatto.
Il cuore mi ringrazia e in tutta sincerità, capisco all'istante di aver fatto la scelta giusta. Ho deciso di lasciar stare il passato e concentrarmi sul mio presente e sul mio futuro. Non so cosa diamine succederà, ma questo non è il momento per pensarci.
Quel lieve bacio appena accennato, diventa pian piano sempre più intenso, più profondo, fino a farmi spezzare letteralmente il respiro. La sua lingua è nella mia bocca per cercare la mia, e non appena la sfioro lentamente, lo sento rilassarsi e sorridere. Il suo dannato sapore mi manda in estasi, le sue labbra sanno perfettamente come farmi perdere il controllo, e le sue mani sulle mie guance, accendono in me quell'intensa sensazione di stringerlo e non mollarlo più per tutta la vita. Dio, mi mancava esattamente questo. Mi mancava lui.
Il mio corpo cede del tutto, e anche io. Il modo in cui sto baciando Riccardo e lui sta baciando me, è davvero intenso e impossibile da spiegare. Ed è ancora più impossibile da spiegare come qualche secondo dopo, mi ritrovo in camera da letto. Non ho la forza di replicare e dire nulla, per cui lo lascio fare. Rimango immobile, mentre inizio ad odiare quel dannato letto che mi stringe fra le braccia, quando Riccardo mi adagia su di esso. Trascino su di me l'uomo che è stato mio per un po' -e forse lo sarà ancora- riuscendo a percepire perfettamente ogni singola e piccola parte del suo corpo. Butto ogni briciolo di ragione fuori dalla finestra, prima di lasciar scivolare le mie dita al di sotto del bordo dei suoi jeans. Accarezzo la sua pelle morbida con lentezza, mentre continuiamo a baciarci. Riesce a strapparmi un piccolo sospiro quando succhia e morde lentamente il mio labbro inferiore, obbligandomi ad allungare il collo all'indietro.
"Stai ferma..." Mormora, provocandomi la pelle d'oca, non appena sento la sua voce soffiare lungo il mio orecchio.
"Non credo di farcela"
"Posso continuare?" Mi domanda, un attimo prima di poggiare le mani sull'estremità della mia leggera maglia.
"Si, non azzardarti a fermare" Mugolo, completamente priva di forza. Lo vedo sorridere, mentre mi bacia dolcemente. Si allontana soltanto per eliminare il mio indumento che in questi ultimi secondi non ha fatto altro che sfiorare soltanto con le dita, per poi riprendere quel dolce e delicato contatto che ci legava.
Scende a baciarmi la pancia, prima di fermarsi proprio fra le mie gambe e premere la punta del naso contro il tessuto della mia tuta. Sospiro rumorosamente, mentre afferro i suoi capelli.
"Mi sei mancata" Mormora, sollevandosi. Io lo guardo, mentre sbottona i suoi jeans e li fa scivolare via dalle sue gambe. Si occupa di togliere anche i miei pantaloni e non appena lo fa, spalanco le gambe, facendolo atterrare su di me per l'ennesima volta.
"Lo so"
"P-posso togliertelo?" Mormora a bassa voce, indicando il reggiseno in pizzo nero. Sul suo viso è spalancata un'espressione di eccitazione e più lo guardo, più impazzisco. Lo voglio e il resto non importa.
"Si"
Non perde altro tempo: mi fa sollevare la schiena, mentre sgancia il gancetto del reggiseno e fa scivolare via entrambe le bretelline, lasciando il mio seno nudo sotto ai suoi occhi vogliosi.
"Oh cazzo" Borbotta, spalancando un po' gli occhi. Inizio a ridacchiare, ma quando allunga una mano su uno dei miei seni e lo stringe, mi si mozza letteralmente il respiro. La forza applicata è davvero intensa, e riesco a notarlo da quelle piccole vene che fanno spessore sulla superficie della sua mano. Abbassa il capo e stringe prima un capezzolo e poi un altro fra i suoi denti. Fa tutto in maniera lenta, torturandomi piano, come sa fare lui. Ha sempre fatto così e ogni dannata volta, mi faceva impazzire. Riesce a farmi provare le medesime sensazioni anche adesso, nonostante sia passato già un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo fatto l'amore.
La sua notevole eccitazione sfrega contro la mia gamba, riuscendo a farmi scappare più di un sospiro. Mentre lui continua a stuzzicarmi il seno, io mi occupo di giocherellare un po' con l'elastico dei suoi boxer, guadagnandomi un sorrisino e un gemito di impazienza da parte sua.
Stanca di farlo soffrire, li faccio scorrere lungo le sue gambe, e non appena struscia la sua pelle nuda sul mio ventre, mi sento morire.
Mi bacia con trasporto, pizzicando di volta in volta le mie labbra con i denti. Allunga una mano fra le mie cosce, tirando lentamente l'elastico delle mutandine, mentre continua ad accarezzarmi la pelle per poi sfilarmi l'ultimo tessuto che ci separa. Le scaglio via con un piede facendolo immediatamente sorridere.
"Mi sei mancata tu e mi è mancato tutto questo" Bisbiglia, un attimo prima di penetrarmi con un dito. Un gemito lascia la mia bocca, risuonando su e giù per le pareti di questa stanza. Dio, non ci credo che sta realmente accadendo tutto questo.
Muovo lievemente i fianchi, dimenandomi per l'immenso piacere. Le sensazioni sono davvero troppo intense.
Fisso le sue labbra, vogliosa di sentire di nuovo il suo dolce sapore. Lui lo capisce all'istante, congiungendole subito dopo in un bacio non troppo ingenuo.
Assecondo i dolci movimenti, mentre lui muove contemporaneamente le labbra, facendo schioccare diverse volte come se fosse l'unica cosa da fare.
Le sue dita applicano una leggera pressione, continuando ad arricciarsi dentro di me con dei lenti e rotatori movimenti. Gemo rumorosamente quando le ritrae, circondandole con la punta della lingua.
"Un preservativo" Mormoro con un filo di voce e il respiro irregolare.
Mi lascia un bacio sullo stomaco e si solleva, estraendo dal suo portafoglio una bustina argentata. Ritorna sul letto, prima di strapparla con i denti.
"Vieni, ti aiuto" Sorrido, prima di stringerlo con le dita.
Lo faccio scivolare lungo la sua lunghezza, e quando termino il mio lavoro, ritorno sdraiata, aspettando che ritorni sopra di me, per fare l'amore. Forse come non l'abbiamo mai fatto.
Inizia a baciarmi il viso, facendomi chiudere gli occhi di scatto. Mi lascio andare, appoggiando entrambe le mani sui suoi glutei, lasciando che lui entri dentro di me. Mi riempie immediatamente, facendomi impazzire.
"Oh Riccardo..."
Geme nel mio orecchio, iniziando a muoversi con ritmo alquanto pacato.
Oh Santo Cielo, è bellissimo. Ha gli occhi chiusi, mentre mi ricopre di tante piccole attenzioni. "Più veloce, ti prego!"
"Mmh"
Lo fa all'istante, facendo letteralmente tremare ogni singolo centimetro del mio corpo. Ansimo il suo nome senza nessun controllo, e vorrei davvero che questo momento durasse per sempre. Mi sembra di cadere, è davvero una forte sensazione.
"Fede... è così bello" Bisbiglia, continuando a spingere. Quest'uomo è fatto per me. È fatto decisamente solo per me.
"Oh Dio!"
Inizio a sentire di star davvero raggiungendo il limite della sopportazione, per cui rilasso i muscoli, mentre un bruciore immenso mi attraversa lo stomaco.
Allungo il collo all'indietro, mordendomi forte il labbro inferiore, e alzando le lenzuola di cotone chiuse in un pugno, per poi sbatterle con prepotenza sul materasso.
"Cazzo!"
L'orgasmo ci travolge nello stesso momento, riuscendo a farci sfiorare il cielo con un dito. Riccardo si accascia sul mio seno, completamente privo di forze, mentre le mie braccia stringono con dolcezza la sua testa, accarezzandogli le punte dei capelli.
Riprendiamo fiato, ascoltando con cura i nostri respiri e i battiti dei nostri cuori. Chiudo gli occhi, beandomi ancora di questo dolce contatto dei nostri corpi. Non mi pento di nulla. Né di averci parlato, né di averlo baciato e neanche di averci fatto l'amore. Rifarei esattamente ogni cosa. Ogni cosa.Finalmente!
Bene, godetevi questi momenti.😌😏
Buon pomeriggio a tutte.
-Roberta
STAI LEGGENDO
Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019)
FanficFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si rincontrano all'improvviso dopo mesi... I loro cuori si incastrano ancora alla perfezione proprio come una volta, ma i loro pensieri diversi e le paure di lei saranno la causa di altre ed infinite incomprension...