Penso sia abbastanza difficile spiegare con calma e precisone come sia cambiata la nostra vita nell'ultimo mese. Io e Riccardo siamo finalmente diventati genitori.
Le nostre due bimbe sono nate il quindici di Settembre, con ben dieci giorni di ritardo. Hanno voluto prolungare la loro permanenza dentro di me, sotto le continue suppliche del papà che le chiedeva di uscire e di volerle vedere. Gli ultimi due mesetti di gravidanza sono stati veramente pesanti e distruttivi. Riuscivo appena a camminare, e anche stendermi sul letto era diventato un serio problema. Fortunatamente, ogni singola sofferenza e ogni singolo dolore sono stati del tutto archiviati, quando le ho viste. Dopo la corsa in ospedale e le forti e continue contrazioni, alle quindici e ventitré sono venute al mondo Bianca e Clarissa. Quando le infermiere le hanno appoggiate sul mio seno scoperto, ho realmente sfiorato la felicità e un'infinita quantità di sollievo. Aspettavo questo momento da quando sono rimasta incinta, e credo proprio che non esista una giusta descrizione per viverlo di nuovo.
Riccardo è sempre stato al mio fianco, stringendo la mia mano e sopportando le mie continue torture. Quando ha sentito il pianto delle bimbe è scoppiato a piangere, accasciandosi poi contro il pavimento, privo di sensi. Con l'aiuto del dottore è riuscito a riprendere conoscenza, ritornando in sé. Ha accarezzato le bimbe per ore guardandole con amore e gioia. Anche io ho fatto lo stesso, ma poi sono crollata per riposare un po'. Ero davvero esausta.
Adesso sono assolutamente certa di una cosa: ho sempre letto ovunque che la nascita di un figlio, sia un evento che riempie la vita, un gioiello che illumina le giornate, e adesso che l'ho realmente provato sulla mia pelle, posso assolutamente confermarlo. Tutti i sogni, le aspettative, le conquiste, gli obiettivi non sono nulla paragonate alla gioia di una nuova vita che varca questo immenso mondo. Diventare genitori è un evento sensazionale, che rende prezioso ogni nuovo giorno.
Ed è davvero sbalorditivo crescere due piccoli noi. Crescere qualcuno con delle caratteristiche diverse rispetto alle nostre, ma comunque qualcuno che raffiguri noi. L'unione di due persone, io e Riccardo, una mamma e un papà.
Dopo questa bellissima esperienza, penso proprio che la maternità sia una forma d'amore davvero profonda. Il legame tra un genitore e il proprio bimbo è la cosa più bella, incondizionata e assoluta che esista: si ama un figlio semplicemente perché c'è, non perché sia fatto in un certo modo piuttosto che in un altro.
Adesso, io e Riccardo ci troviamo stesi sul letto, a fissare con amore le due principesse al nostro fianco. Facciamo così praticamente sempre, e sono più che certa che continueremo ancora per un po'. Guardarle mentre dormono è una cosa veramente eccezionale. Amo fissare i loro lineamenti perfetti, le labbra rilassate, gli occhietti socchiusi e le manine strette in due piccoli pugnetti. Ogni tanto si lasciano scappare dei lunghi respiri, che sembrano seguire quelli miei e del loro papà.
Quando riposano, in casa regna il silenzio, ma devo dire che sento la mancanza dei loro mugolii e pianti continui, soltanto perché hanno bisogno di mangiare o di ricevere un po' di coccole.
"Queste nostre principesse sono una meraviglia" Sussurra Riccardo, accarezzando le piccole dita di Bianca. È così delicato e leggero, e la cosa mi fa sorridere.
"Si, confermo. Sono davvero una meraviglia"
Nonostante siano già passate più di tre settimane dalla loro nascita, sono certa che non mi abituerò facilmente a questa bellissima sensazione che riempie il mio cuore quando parlo di loro.
"Io adoro questa vita, è ufficiale" Sospira, sorridendomi. "Ma ti rendi conto di quanto sia favolosa? È veramente tutto così strano, e anche un po' incredibile... adesso siamo in quattro e fatico a crederci" Continua, lievemente in confusione. È come se stesse per avere uno squilibrio e questa cosa mi fa ridere. "Cioè, io e te abbiamo fatto l'amore e poi boom... improvvisamente ti è cresciuto un pancione enorme. Queste due creaturine sono state dentro di te per ben nove mesi, nutrendosi di tutto ciò che tu mangiavi... e poi sono nate, incontrando la luce del sole come tutti i bambini del mondo" Il suo breve ed intenso riassunto riesce a farmi venire il batticuore. La sua espressione riesce a farmi venire il batticuore. "E adesso siamo qui... come una vera famiglia" Una vera famiglia. La mia famiglia.
Inclino lievemente la testa, sorridendogli con amore. Allungo una mano verso il suo viso, accarezzandogli lo zigomo, per poi scendere molto delicatamente lungo il collo.
"Non ti sei pentito di nulla, vero?"
"Assolutamente no! Quasi quasi, mi vien voglia di farne altri due" Mi stuzzica, pizzicandomi i fianchi. Io sussulto all'istante, tirandolo verso di me, e facendo combaciare i nostri petti. Stringo le sue spalle con dolcezza, fissando il suo luminoso sorriso.
"Non mi sembra il caso, facciamo passare qualche anno. Va bene?" Rido, guardandolo.
Lui annuisce, aumentando la presa sui miei fianchi.
"Mmh, e va bene... vedremo"
Scosta via i miei capelli, spingendo un po' di più le ginocchia contro il materasso soltanto per baciarmi le labbra. Nell'attimo in cui le nostre bocche si uniscono, il mio cuore si fa spazio fuori dal petto soltanto per poter incontrare il suo, vivo e felice.
Faccio scivolare entrambe le mani sul suo collo, e quando sento la sua lingua invadere la mia bocca, un intenso brivido mi pervade la spina dorsale.
Dopo il parto, anche coccolarci in maniera più profonda è diventato un po' difficile. Il nostro tempo è lievemente dimezzato, e la cosa non mi sorprende affatto. Penso sia normale, no?
"Ti amo, lo sai vero?" Borbotta contro la mia pelle, non appena ci stacchiamo. Il suo respiro è lievemente irregolare, il mio non moltissimo, ma comunque un po' pesante.
"Lo so, e ti amo anche io"
Le mie dita scivolano dolci fra i suoi capelli, accarezzandoli e pizzicandoli con dei lenti movimenti.
Bacio la punta del suo naso rapidamente, fissando i suoi occhi brillanti. "Adesso che le bimbe dormono, ne approfitto per fare una doccia, okay?"
"Si, vai. Io sto qui con loro. Rilassati e goditi ogni istante"
Annuisco e dopo avergli regalato un ultimo sorriso, scendo giù dal letto. Afferro il cellulare dal comodino, e rispondo a mia mamma che mi chiede di Bianca e Clarissa. Le dico che stanno alla grande, e che in questo istante dormono beatamente.
Prima di chiudermi in bagno, le lancio un veloce sguardo, notando un'espressione alquanto serena riempire il loro piccoli visini. Sorrido immediatamente, avanzando verso la porta e correre in corridoio.
Ho davvero bisogno di qualche minuto di tranquillità e spero con tutta me stessa di poterli vivere al massimo.Buon pomeriggio🥰♥️
STAI LEGGENDO
Il resto lasciamolo al destino - Federica e Riccardo (#Wattys2019)
ФанфикFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si rincontrano all'improvviso dopo mesi... I loro cuori si incastrano ancora alla perfezione proprio come una volta, ma i loro pensieri diversi e le paure di lei saranno la causa di altre ed infinite incomprension...