CAPITOLO 6

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Mi sveglio con una luce che mi arriva dritta in faccia.

Alzo lo sguardo e noto di non essere in camera mia.

Com'è che si dice? Ah si...il buongiorno si vede dal mattino.

Mi alzo di scatto e appena vedo Camilla, Jennifer, Tiffany ed Emily mi rilasso.

"Ragazze sveglia forza!" urla Cami lanciandoci cuscini addosso.

"Io sono già sveglia scema" dico ridendo.

"Ho un mal di testa tremendo, prendetemi in braccio" dice Emily e la guardo per poi cacciarmi a ridere.

Scendiamo da basso raggiungendo la cucina e solo ora mi rendo conto di quanto sia grande questa casa.

Il salotto è grande quanto una hall di un albergo, per non parlare della cucina e della sala da pranzo.

"Scusa la domada, ma qui dentro ci vivono trecento persone?" chiedo ironicamente e Cami sorride.

"Più o meno. Qui ci viviamo io, mio fratello e alcuni amici. In totale siamo dodici."

Rimango leggermente scioccata da quello che ha appena detto.

Dodici persone?! Manco una casa famiglia.

Finito di fare colazione usciamo in giardino, ovviamente grande con una piscina altrettanto immensa.

"Allora come stanno queste donne?" chiede una voce maschile.

"Bene" dice Emily imbarazza.

Alzo lo sguardo per vedere chi c'è e vedo alcuni ragazzi di ieri sera e Josh.

Fantastico! Io ed i miei traguardi andremo molto lontani.

"E tu bionda? Ieri ti sei proprio data alla pazza gioia" dice un altro ragazzo divertito e lo guardo male.

"Ti prego non parlarmi di ieri sera che mi viene il vomito al solo pensiero" dico alzandomi dal lettino.

Dopo aver giocato a quello stupido gioco con Emily ho iniziato a bere per dimenticarmi della discussione con Josh.

Non so perché, ma ero talmente offesa e arrabbiata che volevo solo scordare tutto.

Saluto tutti e salgo in camera di Cami a prendere la mia roba, per poi uscire e raggiungere la mia macchina.

"Non ringrazi neanche?" chiede Josh appoggiato alla mia macchina con le chiavi in mano.

"Per cosa?" dico prendendo le chiavi, "Per avermi dato della troia?"

"Senti mi dispiace, ma ero incazzato e tu hai peggiorato le cose"

Un bambino direbbe bugie più credibili delle tue.

"Ah quindi quando sei incazzato spari insulti così a caso?!"

"No io-" prova a dire ma lo blocco subito.

"Non voglio ascoltarti, né oggi né mai. Sparisci dalla mia vista" dico secca ed entro in macchina.

Io capisco quando le gente mi insultava per riattaccarmi, ma mai da darmi della troia.

Per un ragazzo quella parola sembra solo una parola senza significato, ma per noi ragazze ha più significato della parola amore.

È come se fossero delle pugnalate senza fine.

Appena arrivata a casa mi faccio una doccia veloce e dopo mi metto a fare qualche compito.

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