CAPITOLO 26

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Usciamo dal magazzino e raggiungiamo l'officina.

Prendiamo le armi e saliamo nelle rispettive auto.

"Appena torniamo qui io e te dobbiamo parlare" sussurra Logan e lo guardo.

Non gli rispondo e saliamo in macchina.

"Okay Ariet, noi saliremo al secondo piano ci saranno delle guardie che metterò fuori gioco io e tu prenderai il direttore. Chiaro?" chiede Jack mentre guida.

"Si" dico quasi sussurrando e guardo fuori dal finestrino.

"So che ti preoccupa questa cosa, ma non sei l'unica, anche gli altri non l'hanno mai fatto prima d'ora"

"Da come parli sembra che per te non sia la prima volta"

"No infatti. Sto con Zac da prima di loro, molto prima e certe cose ormai non mi sono nuove"

"La libertà ve la potete prendere in un altro modo, ma non così"

"Ariet hai la possibilità di avere una cosa che desideri da anni, ma non la vedi. Dimmi che non andresti anche solo per esserne sicura"

Non gli rispondo perché ha ragione, la mia curiosità e la voglia di sapere c'è da quando ero piccola.

Andrei eccome, ma il punto è che so cose che tutti loro non sanno, sto mentendo e sto mettendo in pericolo tutti loro.

Possiamo evitare che si facciano male facendoli andare via.

Bisogna trovare il modo per farlo.

Arrivati alla banca Jack parcheggia lontano e così anche gli altri.

Nate, Caleb e Matt entrano come se fossero clienti normali e dopo di che scendiamo tutti noi.

Appena sentiamo la porta principale chiudersi lanciano i fumogeni nei condotti dell'aria ed entriamo poco dopo.

"State tutti a terra e non vi sarà fatto del male" urla Emmet e la gente si accascia per terra tossendo.

"Andiamo" dice Jack e saliamo al piano di sopra.

Tre guardie della sicurezza ci raggiungono e Jack si fa avanti.

Ma da dietro di noi ne arrivano altri due.

Okay ora ci divertiamo.

Tiro un pugno al primo e un calcio al secondo. Poi colpisco il primo in faccia con il ginocchio, ma il secondo mi colpisce e cado a terra.

In quel momento Jack gli spara alla gamba e li lega alle colonne.

"Vai!" urla e corro nell'ufficio del direttore.

"Ferma!" urla puntandomi la pistola contro. "Non ti muovere"

"Ragazzi siamo di sotto, la cassaforte c'è dovete dare il PIN" dice Mary al woki toki.

"Ariet il direttore" dice Jack.

"Senta metta giù la pistola, io non voglio farle del male lo giuro" dico avvicinandomi e lui carica la pistola.

In quel momento tiro fuori le mie due pistole e glie le punto contro.

"Adesso mi ha stancata, metta giù l'arma e mi segua o giuro su dio che sparo e non farò un buchino da nulla" dico seriamente e lui inizia a sudare.

Sparo un colpo e si spaventa.

"Okay okay vengo, ma non sparare" dice e si avvicina a me.

"Di quello che ti chiedono e non fare mosse da eroe" dico e lo lascio nelle mani di Jack.

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