Prendo un'altra sedia e mi metto di fronte a lui.
"Mettiamo in chiaro una cosa, io non sono qui per uccidere nessuno. Tanto meno per mano di quell'essere insignificante di Zac" dico seriamente.
"E allora cosa vuoi?"
"Risposte, che mi darai visto che so che tu sei più che disponibile verso i miei confronti, dopo aver ucciso i miei genitori come se nulla fosse"
Appena finisco la frase spalanca subito gli occhi.
"Ariet Evans? Credevo fossi morta a Londra, come?"
"Quella di Londra è una lunga storia. Ma siamo qui per parlare di quella sera, perciò: perché avete ucciso i miei genitori?"
Lui mi guarda un attimo, per poi sbuffare e sistemarsi sulla sedia.
"Non dovevamo morire, non era quello il piano"
"Allora perché nel cimitero di New York ci sono le loro tombe?"
"C'è anche la tua" dice e lo guardo male, "Il piano era entrare in casa, prendere i soldi dalla cassaforte e andarsene. Peccato che i tuoi genitori la cassaforte la tenevano in banca e non in casa"
Mi sembra più che logico, no?!
"Voi credevate sul serio che la cassaforte fosse in casa?! Dio e poi sono io quella stupida"
Ride, "Zac voleva il PIN, per accederci, ma i tuoi opposero resistenza così uccise tuo padre per far cedere tua madre. Peccato che non funzionò e volle provarci con te, e lei sembrò volerglielo dare ma lo colpì alle spalle per scappare e lui le sparò"
Ogni sua parola è una lama che mi trafigge.
Mi ricordo benissimo quella notte, le urla e gli spari. Ricordo tutto.
"Perché la mia famiglia? Insomma non era tra le più ricche del quartiere"
"I tuoi genitori erano amici di Zac. Tua madre era fidanzata con lui e rimase in cinta, ma lui non voleva figli così l'abbandonò e tuo padre le diede una mano" dice sorridendo, "Una mano che durò tutta la vita"
"Zac ha fatto tutto ciò, non per i soldi, ma perché voleva vendetta?" chiedo ed annuisce. "Una cosa non mi è chiara: quando scappaste per l'arrivo della polizia, cosa successe dopo?"
"I membri della gang era furiosi con lui, perché il piano non era quello di spargere sangue e così lui li uccise tutti quanti"
Davvero un atto di grande valore, i miei complimenti.
"Perché tu no?" chiedo confusa.
"Perché io gli servivo per non lasciare tracce di nessuno di noi"
"Anche adesso fai il suo gioco?"
"Si, ma non dirò nulla di te, se tu non dici nulla di me"
"D'accordo. Perché non ebbe vendetta? Mio padre era morto e mia madre anche"
"Mancavano i figli" dice seriamente. "Dopo il funerale dei tuoi, tu e i tuoi fratelli eravate stati divisi e vi cercò per molti anni. Finché l'anno scorso non iniziò a cercare delle persone nuove per la gang"
Scommetto che parla di Josh e gli altri.
Come possono stare con un criminale, assassino?
"Ti chiederai come mai stanno con lui se è un assassino. Beh semplice, li ricatta tutti quanti. Se loro fanno un passo falso, lui li sbatte in cella in un secondo"
Ti pareva.
Sto per parlare quando sento delle voci e dei passi avvicinarsi all'appartamento.
STAI LEGGENDO
Promised
RomanceAriet White, o meglio Ariet Evans, bionda e due occhi azzurri quasi grigi, è una ragazza con un passato difficile alle spalle. All'età di otto anni fu costretta ad andare a vivere con lo zio e la zia a Chicago per problemi familiari e lì proverà a l...