CAPITOLO 45

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Mi sveglio grazie alla luce del sole che entra dalla porta finestra.

Apro gli occhi e vedere di essere in camera mia mi rallegra, ma allo stesso tempo mi dispiace aver lasciato Berlino così in fretta.

Oggi Sam e Megan hanno preferito farmi stare a casa, visto che ieri siamo arrivati all'aeroporto alle tre di notte.

Come se fosse stato un problema stare a casa.

Beh in effetti.

Scendo dal letto e vado al piano di sotto, bevo un sorso d'acqua e prendo una mela.

Dopo di che torno di sopra e mi faccio una doccia veloce, poi mi vesto con un jeans a vita alta, una maglietta bianca a maniche lunghe e metto le scarpe.

Mi trucco leggermente e prendo la giacca.

Esco di casa e salgo in macchina, per poi partire verso il bunker.

Mi manca da morire la mia squadra, ma soprattutto voglio vedere con i miei occhi Zac.

Non saprei seriamente cosa aspettarmi, magari mi trovo davanti un uomo diverso e comprensivo o semplicemente un uomo ancora più arrogante e scontroso del solito.

Appena arrivata parcheggio la macchina fuori ed entro.

Vedo Emmet che studia delle carte, Caleb alla solita postazione da nerd e Jack al telefono.

"Ciao" dico chiudendo la porta alle mie spalle e loro si bloccano subito e mi guardano.

"Ariet!!" dice Emmet euforico e corre ad abbracciarmi.

La stessa cosa la fanno anche Jack e Caleb stritolandomi tra le loro braccia forti e possenti.

"Così però mi uccidete" dico ridendo e si allontanano.

"Scusa" dice Caleb sorridendo.

"Allora come vanno le cose qui?"

"Ma chissene frega! Voglio sapere di Berlino, tutto quanto anche le volte in cui sei andata al bagno!" dice Emmet e ridiamo.

Ci sediamo al tavolo e inizio a raccontare loro tutto il viaggio, ogni minimo particolare e Emmet sembra un bambino di cinque anni che ha appena visto babbo natale.

"Ariet" dice una voce maschile, mi giro e vedo Zac entrare. "Non sapevo fossi già tornata"

"Sono arrivata ieri e ho pensato di passare.." dico confusa mentre lo squadro per bene.

Ha il viso spento e non credo dorma spesso, è dimagrito e gli occhi sono lucidi e rossi.

Non dirmi che si droga?!

"Hai fatto bene, gli altri arrivano? Ho una cosa da fare e mi servono"

"Si, ho già avvisato Josh, stanno arrivando" dice Jack e lui annuisce per poi entrare nel suo ufficio.

"È così da quando sei partita, penso che Mary ti abbia già detto quello che è successo alle gare" dice Emmet e annuisco.

In quel momento la porta si apre di scatto e Cami e Mary si fiondano su di me.

"Mi siete mancate tanto"

"Anche tu non puoi capire che schifo stare qui senza di te" dice Cami.

Dopo di loro anche i ragazzi mi abbracciano.

"Nanetta non andartene più, senza di te i miei voti in matematica sono calati" dice Nate e rido.

Josh è lì davanti a me con le mani in tasca che mi fissa.

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