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Mamma sta mettendo la valigia in macchina, stranamente oggi papà è qui. Non ha tempo per vedere sua figlia diplomarsi ma per vedermi andare in vacanza si, c'è qualcosa che non mi quadra. Papà mi adorava, credo che preferisse me a Marco, aveva due modi così diversi di trattarci ed ora non si interessa più nemmeno a me. A casa non c'è quasi mai. Il rumore dello sportello che si chiude mi ricorda che devo sbrigarmi, non posso fare tardi, non sono mai in ritardo infatti sto uscendo mezz'ora prima di casa per evitare impicci. Il problema del traffico non c'è perché partirò direttamente dal lago. Tra il verde delle piante e sull'acqua cristallina del lago vedo apparire quello che ha tutta l'aria di essere uno yacht. La famiglia di Antonio credo sia la più ricca in zona, nonostante ciò lui non è venuto su proprio bene, da quanto ne so ha dei trascorsi con la droga e da qualche giorno mi chiedo se ne facesse parte anche Davide. Lo yacht è enorme, bianco con delle rifiniture azzurre, sulle fiancate sono appesi dei salvagente e sul ponte ci sono quattro lettini. "Buongiorno a tutti!" Urla Antonio per attirare la nostra attenzione dopo che sono arrivati anche gli altri. "Potete salire." Aggiunge, ha su un occhio una benda da pirata e non so se ridere o piangere. Arianna mi sorride e Alessandro la stringe a lui, poi come un gentiluomo mi saluta. Sto per salire e mi sta prendendo il panico, il ponticello che collega la terra ferma alla barca si muove ed ho una paura pazzesca. La valigia inoltre pesa e questo rallenta le miei azioni, "Dai muoviti, ci sono altre persone che devono salire. Non sei l'unica e sembri incapace!" Non credo di riuscire a sopportare dieci giorni quell'essere lì. Giorgia gli lancia un'occhiataccia e lui abbassa lo sguardo. "Ti aiuto io!" Alessandro prende la mia valigia e la porta sulla nave, è proprio gentile, Arianna è fortunata. Prendo un po' di coraggio e salgo sulla nave: sento già la mancanza di mamma e papà. Davide e la sua amica Martina salgono poco dopo. Giorgia da un bacio sulla guancia di Antonio, spero che non sia una vacanza tra coppiette. Antonio e Giorgia in realtà non stanno insieme, ma hanno avuto dei trascorsi più di una volta. "Eccomi, scusate il ritardo." Dice Mattia giusto in tempo, stavamo per andar via. Non indossa una delle sue camicie a quadri, ma una semplice t-shirt ed è strano, ha gli occhi rossi. Faccio finta di niente. "Prima di andare nella villa faremo un giro in barca e chi vuole può scendere di sotto per vedere dagli oblò. Che stupidaggine! Chi vorrebbe vedere il fondale di un lago." Ride, io, Arianna ed Alessandro scendiamo di sotto; Mattia non ci segue, continuo a pensare che questo ragazzo possa nascondere qualcosa, il vecchio lui sarebbe sceso per ammirare la natura e la botanica sottomarina invece è rimasto con Davide e gli altri. Arianna mi guarda ed entrambe alziamo le spalle, il suo fidanzato ci guarda come se fossimo aliene, "Che c'è?" Le chiede Arianna, "Cosa siete, telepatiche?" Ridiamo e la coppietta si scambia un bacio a stampo. Il fondale del lago è più pulito di quanto mi aspettassi, ci sono pesci e piante di ogni tipo. La stanza in cui siamo è una camera da letto matrimoniale, non è molto grande ma il letto è comodissimo. Dopo qualche minuto torniamo di sopra, Davide e Martina limonano come se non ci fosse un domani, è rivoltante! "Stiamo per arrivare alla villa!" Annuncia Antonio. Ed eccola qui, una casa enorme fatta di legno e pietre, è circondata da una siepe fiorita e la nave si ferma nel piccolo porto. Alessandro si offre di scendermi la valigia proprio come ha fatto all'andata. Ora che sotto i miei piedi c'è dell'erbetta verde mi sento più tranquilla. Il prato sembra essere stato tagliato con forbici e righello per fa si che l'erba fosse tutta alla stessa altezza. Una porta enorme di un materiale a me sconosciuto ci divide dall'interno. Antonio apre la pesante porta che lascia spazio alla hall, tutto in legno e pietre, proprio come l'esterno. Davanti a noi c'è una scalinata enorme ricoperta da un tappeto rosso, la ringhiera invece è ferro e non c'è nemmeno una traccia di ruggine. "Venite di qua, vi faccio vedere la zona giorno!" Antonio è entusiasta di averci portato qui, noi lo seguiamo e ci ritroviamo in un salotto strepitoso con un divano ad angolo che occupa parte della stanza, è posizionato proprio davanti la tv a sessanta pollici appesa sul caminetto vecchio stile che credo non venga utilizzato da diversi anni ormai, ora ci sarà sicuramente il riscaldamento per mezzo di una caldaia a nocciolino o pellet. C'è persino l'angolo bar e una parete tutta di vetro e si affaccia sul retro del giardino. Il soffitto è ornato con travi a vista, è tutto bellissimo. La cucina è la cucina che ogni chef vorrebbe: grande, con mille sportelli e ripiani, un'isola al centro della stanza e su di essa i fornelli, un frigorifero enorme e una dispensa. "Alla vostra destra c'è la sala da pranzo." Antonio sembra essere la guida turistica di un gruppo di studenti durante una gita scolastica. Anche questa come tutte le stanze è enorme ed ha un vecchio caminetto simile a quello che si trova in salotto, al centro della stanza c'è un tavolo per circa venti persone. "Lì c'è il bagno ma non ve lo mostro, lo vedrete quando lo userete. Ora andiamo a vedere il giardino sul retro." Il padrone di casa apre la portafinestra in salotto e davanti a noi si schiude quello che altri adolescenti definirebbero il paradiso. Una veranda in legno copre la cucina esterna, in mezzo al giardino c'è una piscina proporzionata alla grandezza della casa con una forma strana, non è la solita piscina rettangolare. Un punto della piscina è leggermente più rialzato, si tratta dell'idromassaggio. In torno alla piscina ci sono sdraio e lettini e tra due alberi è legata un amaca matrimoniale. Da un bordo della piscina si innalza una parete in pietra con sopra una televisione poco più piccola di quella del salotto, E' possibile tenere una televisione così vicina all'acqua? Non è pericoloso? E in caso di pioggia? "E' impermeabile." Mi ha letto nel pensiero? Accende il televisore, è connesso ad un impianto stereo sparso per tutto il giardino. Sarebbe l'ideale per mio fratello e le sue partite di rugby, gli piacerebbe vederle a tutto volume mentre se ne sta tranquillo disteso su un materassino gonfiabile.  "Dietro il muro ci sono le docce e il bagno." Questa non è una casa è qualcosa di fantastico ma che allo stesso tempo mi spaventa, il lusso vizia. A un lato del giardino c'è una scalinata che porta sul tetto dove c'è un terrazzo con altre sdraio e tre cannocchiali astronomici. "Questa porta conduce al primo piano, dove sono alcune delle vostre stanze e la sala giochi. Al secondo piano ci sono altre stanze e nel seminterrato abbiamo la sala cinema e la cantina che i miei hanno chiuso pensando che non riuscirei comunque a prendere il vino." Mostra una forcina per capelli e fa un sorriso malefico.

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Buongiorno a tutti! Io non so più che dirvi. Spero che la storia vi stia piacendo e che vi stia incuriosendo almeno un po'.

02/07/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora