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"Scusami per il ritardo!" Davide è in piedi vicino la sua macchina, indossa una semplice t-shirt scura e dei jeans, "Tranquilla." Mi riassicura lui, "Sarei arrivata prima ma l'autobus ha fatto tardi." Lui alza la testa, "L'autobus? Se avevi problemi sarei potuto venire io a prenderti." Mi abbasso per allacciarmi meglio la scarpa, "No, va bene così. Sono abituata a prendere l'autobus, inoltre ne ho approfittato per spiegare la situazione ad Arianna, i miei sanno che sono a cena lì." Lui ride, "Stai diventando diabolica!" Mi apre la portiera della macchina, "Dove andiamo?" Chiedo sedendomi, "Puoi scegliere tra due opzioni: pizzeria oppure mc." Mette in moto, "Wow, addirittura due opzioni. Fammi pensare...mc!" Esulto come una bambina, "Come mai tutta questa felicità?"
"I miei ritengono i fast food cibo spazzatura, in effetti lo sono, non mi danno mai il permesso di andarci."

"Non so come fai, io non resisterei una settimana senza mangiare porcherie." Rido, me lo immagino con un naso da maialino mentre mangia patatine alla paprica.

"Beato te. Delle volte penso a tutto quello che ho, la mia è una famiglia facoltosa eppure non sono libertina come accade alle famiglie come la mia nei film; non posso fare praticamente niente senza il permesso dei miei genitori. Mia madre è più moderna di mio padre, lui ha proprio la mente di un'altra epoca."

"Si, Marco mi ha parlato di come si è comportato con lui." Davide guarda fisso la strada e non si lascia distrarre da niente, "Eccoci arrivati." Dice dopo minuti di silenzio. "Il paradiso della pancia." Annuncia in seguito scatenando una mia risata. Mi prende per mano ed entriamo nel locale, è spazioso e ci sono bambini che urlano e corrono dappertutto. Mi siedo al primo tavolo libero che trovo mentre Davide va ad ordinare. "Numero ventisette." Posa il numero sul tavolo. Il mio stomaco inizia a brontolare, non ci hanno ancora portato le ordinazioni e nessuno dei due dice niente. Mi sembra di non avere argomenti di cui discutere. "Ecco a voi, scusate l'attesa." Dice una cameriera, Davide la squadra per bene. Per non pensarci prendo la mia porzione di patatine grandi e ci metto dentro più ketchup possibile, poi addento il panino. "E' proprio buono." Dico con la bocca piena, Davide ride, "Mangia piano o ti sentirai male. Per non parlare di tutto quel ketchup, non è troppo?" Mi blocco, "Non accetto rimproveri dal Re mangia schifezze, e poi non ci vengo mai qui, l'unica volta che ci vengo lasciami esagerare." Un bambino si presenta al nostro tavolo, fa una pernacchia sputazzando sul nostro tavolo e poi corre via. "No, che schifo! Io odio i bambini!" Io rido, "Dai non dire così, è solo un bambino." Pulisco il tavolo con un tovagliolino, "Sarà pure un bambino ma è maleducato." Io lo guardo, nemmeno tu sei la persona più educata di questo pianeta visto che solo una settimana fa hai preso a cazzotti un ragazzo, per non parlare di Federico; penso, "Non sono tutti maleducati i bambini, guarda quella bambina ad esempio: non sta dando nessun problema ai genitori o ad altri." Indico una bimba bionda seduta vicino l'ingresso. "Ma quella è una femmina, voi femmine siete diverse da noi maschi." Non ha tutti i torti, "Non siamo qui per discutere su i sessi, oppure di bambini." Lui annuisce, "Ben detto." Afferma, "Vorrei che mi dicessi qualcosa in più su di te." Fa una faccia scocciata, posa il panino e si tira un po' indietro con la sedia. "Cosa vuoi sapere?" Mi chiede, "Non lo so, qualcosa su di te. Ad esempio: tu non vivevi con i tuoi nonni?" Lui mi guarda, "Si, ci vivevo. E' un po' di tempo che abito da solo. Vedi, quando mio nonno è morto non me la sono sentita di vivere in quella casa." I suoi occhi diventano rossi, "Mi dispiace per tuo nonno." Sospira, "E' così che va la vita, purtroppo non possiamo farci niente." Poggio la mia mano sulla sua per tirarlo su di morale, "E tua nonna?" Distoglie lo sguardo dalle nostre mani e torna a guardarmi in volto "Nonna vive ancora lì, non si è ancora ripresa dalla morte di nonno e forse non sarei dovuto andarmene." Lo guardo anche io, "Da quanto tempo è morto?" Azzardo a chiedere, "Quasi un anno e mezzo." Non ci posso credere, ha davvero lasciato lì sua nonna a soffrire da sola la morte della persona che ha amato per tutta una vita? "E' nonna a pagarmi l'affitto con la sua pensione,  lo so è sbagliato ma io non riesco a mettere di nuovo piede in quella casa. So che dovrei andare a trovarla, magari anche per ringraziarla per tutto quello che fa per me; ma io proprio non ci riesco." I suoi occhi sono lucidi ma non versa una lacrima, "Io non te ne faccio una colpa, hai ragione è sbagliato, ma deve essere difficile tornare lì sapendo che tuo nonno non ti aspetta più. Lo so per esperienza." Mi guarda come se non si aspettasse questa mia affermazione. "Magari un giorno potremmo andare insieme a trovare tua nonna. Sempre se vuoi, ovvio." Non risponde, capisco che è ferito ma sua nonna non può restare sola e lui non può dipendere sempre da lei senza nemmeno ringraziarla. Forse con un aiuto lui potrebbe tornare in quella casa e affrontare le sue paure, magari quell'aiuto potrei essere io. Davide riprende a mangiare e io bevo un sorso della mia coca-cola grande. "Non posso credere che mangi così tanto!" Stiamo tornando alla macchina quando Martina ci ferma. E' spuntata così dal nulla, con lei c'è un ragazzo non l'ho mai visto. "Davide!" Urla con la sua vocetta stridula, Davide non le risponde, " Vedo che sei passato dalle stelle alle stalle." Mi ha palesemente lanciato una frecciatina, "Non pensavo fosse durata così a lungo tra voi due." Ride, quanto è falsa? "Beh, a me sembra che stia durando." Ribatte Davide stringendomi a sé. "E' ancora presto per parlare, non credi? Sappiamo bene di cosa parlo, non fingere di non saperlo." Davide la ignora e senza salutare mi trascina via da lì. "Mi dispiace, non starla a sentire. Inventa solo cazzate." Credo che pian piano mi stia iniziando a fidare di Davide, siamo più uniti di prima.

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Buongiorno amici! Davide si sta finalmente aprendo con Madison, cosa ne pensate? Domani finalmente uscirò con le mie amiche, mi serve proprio un po' di compagnia. Voi cosa avete in programma per i prossimi giorni?

07/08/2019

Il segreto per essere feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora