Oggi Davide ed io andremo a fare shopping, prima però andremo a trovare nonna Marina. "Sicura che vuoi che esca? Perché se non ti senti di rimanere da sola posso sempre chiamare Davide e dirgli che ci andremo un altro giorno." Mamma oggi sta molto meglio, sta pulendo tutta casa. "Tranquilla vai pure, io sto bene. Inoltre fra poco dovrebbe arrivare Marco." Le sorrido, "Va bene, allora io vado." Le do un bacio sulla guancia ed esco. "Buongiorno." Davide mi stava aspettando appoggiato alla sua macchina, indossa vestiti scuri ed ha i capelli più in disordine del solito. "Buongiorno." Rispondo io. Quando sono con lui sento i miei problemi scivolarmi addosso, mi sento libera, spensierata. "Oggi per caso hai anche scuola guida?" Mi chiede Davide guidando con cautela, "Ci andrò domani. Perché?" Abbassa il volume della radio, "Chiedevo, così possiamo organizzarci meglio la giornata." Rido, "Tu da quando organizzi qualcosa." Mi guarda per un minuto, "Okay, hai ragione: io non organizzo niente nella mia vita, ma tu si. Voglio sapere come si svolgerà la giornata." Abbasso il parasole, "Allora, ora andremo da Nonna Marina e staremo lì per un'ora e mezza massimo due ore, poi andremo a fare shopping e infine pensavo di fare una camminata." Avevo programmato il tutto sul cellulare, per non dimenticare niente. "Perfetto."
***
"Ecco qui i miei giovani preferiti." Marina ci fa accomodare in cucina, "Questa crostata l'ho fatta io, assaggiatela." Oltre alla solita cioccolata, quest'oggi Nonna Maria ci sta offrendo anche una crostata alle fragole. Ne prendo un pezzo non troppo grande, "Mhh, buonissima." Mette sul tavolo anche della coca cola, una bottiglia d'acqua e una bottiglia di succo tropicale. "Tu Davide che cosa vuoi?" Guarda il suo nipotino ormai cresciuto, "Tranquilla nonna, se voglio qualcosa me lo prendo da solo. Tu siediti e rilassati." Marina sorride e si siede affianco a noi, "Madison, ma tu le hai viste le foto di Davide da bambino?" Davide arrossisce, "Nonna! Non c'è bisogno che le veda." La rimprovera lui, "In realtà non le ho mai viste e vorrei vederle." Rido, Davide distoglie lo sguardo mentre la nonna si alza e scompare in corridoio. "Sei un po' sporca di marmellata." Mi guarda le labbra e con il pollice mi pulisce l'angolo della bocca: ora sono io ad arrossire. Marina torna in cucina con due album in mano, "Da quale vuoi iniziare? Battesimo oppure foto quotidiane?" Lancio uno sguardo complice all'anziana signora, "Iniziamo dal Battesimo, teniamoci le foto più belle per dopo." Guardare le fotografie sta diventando uno dei miei passatempi preferiti, a casa di Arianna mi sono divertita molto specialmente quando Alessandro la prendeva in giro. "Quanti mesi aveva quando lo hanno battezzato?" Chiedo curiosa, era piccolino. "Aveva due mesi precisi. Guarda come era carino!" A Marina brillano gli occhi. Davide guarda quelle fotografie come se quei momenti non potessero tornare. Guardo il neonato tra le braccia della donna che gli ha donato la vita, affianco a lei c'è suo marito. "Passiamo alle altre foto, queste sono orribili." Gli trema la voce e il suo tono è aspro come i limoni vicino al lavandino. Il sorriso sul volto di Marina si spegne, "Vado in bagno, torno subito. Voi guardate pure." Mi volto verso il mio ragazzo, "Perché le hai detto così? Si stava divertendo, l'hai offesa." Si guarda le dita, "Perché guardare quelle foto mi fa male. So che quei momenti non posso tornare, la spensieratezza di quel bambino e scomparsa quando il padre ha ferito la madre, quando non l'h trattata più come una donna ma come una macchina per i soldi. Quella spensieratezza non può tornare." Ora mi guarda dritta negli occhi mentre i suoi si gonfiano di lacrime. "Sai, alla fine non siamo così diversi: le nostre famiglie sono cadute a pezzi." Fisso il vuoto e appoggi la testa sulla sua spalla. "Si ma tra tutte queste macerie ci siamo trovati, forse non ne siamo usciti illesi ma le ferite guariscono prima o poi." All'inizio ho giudicato male Davide, ho guardato il suo aspetto e ho iniziato a giudicarlo per quello che non è; ed ora sto scoprendo che in realtà siamo più simili di quanto potessimo immaginare. Marina è tornata in cucina, "Allora sfogliamo l'altro album?" Davide annuisce. Ci sono foto di tutti i tipi, una in particolare mi ha colpito più delle altre, raffigura Davide con una matita in mano e un foglio ancora bianco davanti. "Quanti anni aveva qui?" Marina sfila la foto dall'album, la gira e legge la data. "Aveva tre anni e pochi mesi." Lo guardo sorridere, "Scommetto che da quel giorno è iniziata la tua passione per l'arte e per il disegno." Davide torna a guardare la foto, "E' possibile." Non ci sono molte foto imbarazzanti, "Questo qui è Spiderman, te lo avevamo appena regalato. Ricordi?" Il cane sdraiato nella sua cuccia alza un orecchio sentendo il suo nome. "Ricordo appena, ero solo un bambino." Marina continua a girare le pagine dell'album fotografico, "Eri solo un bambino ma eri molto intelligente. Ora che ricordo: in soffitta dovrebbero esserci ancora i tuoi vecchi album da disegno. Quando vuoi puoi venirli a prendere." Sarei curiosa di vedere i suoi vecchi disegni, però Davide è molto riservato sulla sua passione e raramente riesco a sbirciare tra i suoi album. Spero che un giorno mi mostri i suoi lavori.
"Nonna, noi ora dobbiamo andare. Torneremo un'altra volta e prenderò anche i miei disegni." Marina annuisce, "Va bene, allora ci vediamo." Mi abbraccia e poi saluta suo nipote. Saliamo in macchina diretti al centro commerciale.
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Buongiorno! Abbiamo raggiunto il capitolo 60, sono molto fiera di me e spero che la storia vi stia piacendo. Nei prossimi capitoli avremo tante novità, scene romantiche e colpi di scena. La fine di questo splendido percorso è sempre più vicina. Oggi purtroppo non riuscirò a pubblicare due capitoli come vi avevo detto ieri, ci proverò domani.
31/08/2019
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Il segreto per essere felici
RomanceGli opposti si attraggono? E se invece alcune volte si è uguali? Forse la storia di Madison e Davide potrà rispondere a queste domande. La loro storia è un po' diversa, i protagonisti non sono uguali mas nemmeno del tutto opposti, si troveranno e si...